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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

15 gennaio 2006

Non apriamo quella porta !

Quando un popolo perde la tensione morale è destinato a soccombere.

Ieri la sinistra ha appoggiato, oltre ad una patetica (con slogan riesumati dagli anni settanta) manifestazione veterofemmista a favore dell’aborto, una manifestazione di omosessuali per il riconoscimento legislativo delle loro “unioni”: i cosiddetti Pacs.

Sgombriamo subito il campo da un equivoco, agitato come la foglia di fico dietro cui si nasconde lo squallido progetto di dare una regola di stato alle “unioni” omosessuali”: i Pacs non servono alle coppie eterosessuali.

Non servono perché c’è già l’istituto del matrimonio che è il regolamento legislativo della vita di coppia.

Ma, dicono: e se due non vogliono sposarsi ?

Appunto: non vogliono, una libera scelta che comporta vantaggi (possono ambedue intestarsi una casa come “prima abitazione”, il coniuge divorziato mantiene l’assegno cui eventualmente avesse diritto) e svantaggi (in tema di successione) che, peraltro, possono essere (in tutto o in parte) superati con altre formule legislative (ad esempio il testamento).

E, con la facilità con la quale è concesso il divorzio (dopo soli tre anni di separazione) non si può neppure obiettare “se due non possono”.

Perché allora dare una regola ulteriore che legiferi come un doppione ?

Sì, perché le regole della convivenza non potrebbero essere diverse da quelle sul matrimonio, pena la realizzazione di una legislazione di privilegio e di comodo: non si può avere una regola (il matrimonio) che stabilisca diritti e doveri e una (l'unione civile di fatto) che conceda solo diritti.

Quindi nessuna coppia normale, eterosessuale, avrebbe mai interesse ai Pacs.

Allora l’interesse è, unicamente, di quella parte della popolazione che è omosessuale e qui torniamo alla frase iniziale:
quando un popolo perde la tensione morale è destinato a soccombere.

E non c’è dubbio che storicamente l’omosessualità ostentata e praticata in modo diffuso è stata l'anticamera delle cause che hanno introdotto elementi destabilizzanti nella integrità dei costumi e che hanno portato al crollo di imperi secolari, minati al loro interno, nella volontà e nella consapevolezza dei suoi reggenti e cittadini, prima che dalle spallate nemiche, arrivate quando ormai gli imperi erano un guscio vuoto.

Nel 1984 l’Oms ha depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie: per le pressioni delle lobby omosessuali.

Ma è indubbio che se la situazione degli omosessuali fosse così pacificamente “normale”, la questione non sarebbe, ancor oggi, oggetto di discussioni e ripensamenti.

Quindi che sia “malattia”, “perversione”, “anomalia”, è comunque un qualcosa che esula dalla naturale espressione dei normali istinti sessuali, in caso contrario non staremmo qui a discutere.

Su questo tema suggerisco la lettura dei post di Pensiero Conservatore : qui, qui e qui .

Ma il riconoscimento legislativo dell’ omosessualità come forma “normale” con cui possono manifestarsi gli istinti e i rapporti sessuali, è anche la porta dalla quale possono, poi, surrettiziamente, entrare altre e diverse forme di anomalia, ben più devastanti e fuori controllo, tali da portare al crollo prima morale, poi anche istituzionale e politico una società.

Una legge deve anche avere una sua funzione sociale: quale sarebbe quella di una norma che riconoscesse le “unioni” tra omosessuali ?

Una sintetica (e negativa) risposta viene da un commento ad un post de Il Cannocchiale : Le ragioni per tutelare il matrimonio tra uomo e donna sono evidenti: li' nasce, cresce e si educa la persona. Le unioni omosessuali, ovviamente sterili, non hanno tale funzione sociale, pertanto non sono socialmente altrettanto tutelabili. Ma e' cosi' difficile da capire?.

No, non sarebbe difficile se si guardasse ai semplici interessi generali e non a quelli particolari di chi, pur di strappare qualche voto in più alle elezioni, si rende disponibile per imbarcare qualsiasi istanza.

Purtroppo in Italia chi urla molto raggiunge spesso gli obiettivi che si prefigge (o arriva comunque a far spendere molti soldi al prossimo per farsi dire di “no”).

Lo abbiamo visto in quasi tutte le iniziative radicali successive al referendum sul divorzio del 1975, lo abbiamo visto in settimana con la (benedetta !) bocciatura di amnistia e indulto, lo abbiamo ricominciato a vedere ieri con la manifestazione di Roma.

I diritti civili e umani di ogni persona sono pienamente rispettati anche senza pacs.


Non apriamo quella porta.

28 commenti:

Otimaster ha detto...

Splendido post Monsoreau, onestamente a me hanno infastidito molto di più le pulzelle in piazza per il diritto all'omicidio ma sono du facce della stessa medaglia: l'idea malata di società che nasce dalla sinistra.

Anonimo ha detto...

ahi ahi Kagliò...anche tu sei scivolato sulla buccia di banana....
Poche cose condivisibili anche in questo tuo post, fra l'altro anche poco corrette: ti dimentichi di molti diritti non tutelati dalle vigenti leggi...

Anonimo ha detto...

ossignore...

inteeressante. Dunque sarebbe stata l'omoessualità a far crollare l'impero romano. Teoria un po' balzana. Per carità. accettabile, ma allora mi permetto di avanzare l'idea che la colpa sia di saturno in trigono col capricorno. Più o meno, a livello storico e scientifico siamo li.

Inoltre ti posso garantire che l'omosessualità non è ne malattia, ne perversione e neanche anomalia. E' un normalissimo istitinto sessuale. Magari non per te, ma per un omosessuale non c'è istinti più naturale.

La funzione della legge sui PACS è quella di regolamentare una cosa che esiste già: le unioni di fatto. Perchè che ti piaccia o no l'Italia è piena di coppie gay e lesbiche che convivono stabilmente. Peccato che se uno dei due finisce in ospedale i medici non sono autorizzati a parlare con il suo compagno. Perchè non c'è nulla che certifici la loro unione. Ecco un esempio di cosa potrebber servire i PACS.

Poi dici che le unioni gay sono sterili. Oibò. Allora bisogna sciogliere per decreto tutti quei matrimoni etero in cui uno dei partner è sterile. E poi ti svelo una cosa. Molte coppie gay i figli già ce li hanno. Spesso li hanno avuti in relazioni etero precedenti e ora i figli crescono in una sanissima e allegrissima famiglia gay o lesbica. E tu non ci puoi fare assolutamente niente.

A te, e a quelli come te, i PACS non vanno giù perchè sarebbe l'ultima e definitiva conferma di un dato di fatto: i gay e le lesbiche esistono, sono felici di esserlo e conducono delle vite bellissime. Puoi fare quello che ti pare, quella porta noi la apriremo quando vogliamo.

Un bacio dove sei più maschio.

Anonimo ha detto...

Ultimo anonimo
non é vero che i gay sono felici. Sono come tutte le altre persone, ma con un problema in più. Solo che oggi si vuol far passare una minoranza esigua in una folla. Prpaganda.Propaganda.Propaganda.
Purtroppo il vizietto a causa di questa propaganda, va allargandosi e quello che vedo io in un paese dove la lobby gay é molto potente, é che si cerca di far passare il messaggio che tutti sono in potenza omosessuali.
Io rispetto l'esigua minoranza che é veramente omosessuale, ma disprezzo tutti i militanti omosessuali. Egoisti, edonisti, irresponsabili.

Massimo ha detto...

*Master: sull'aborto ho commentato il tuo post e la manifestazione di Milano mi è solo sembrata un dejavu d'altri tempi, una nostalgia dei tempi che furono. Sugli omosessuali e il voto, beh, non so quanto affidamento possiamo fare: a te èiacerebbe averne uno che ti guarda le spalle ? :-D

*Inyqua: io voglio essere politicamente scorretto, scorrettissimo. Almeno finchè ci sarà libertà di esprimere le proprie opinioni lo farò, senza condizionamenti.
Non mi risultano, poi, diritti inibiti agli omosessuali in quanto tali.

*Anonimo. " per un omosessuale non c'è istinti più naturale" .. anche per un pedofilo non c'è istinto più naturale che appagare i suoi appetiti sessuali ... :-D
"i gay e le lesbiche esistono, sono felici di esserlo e conducono delle vite bellissime": allora che se la godano. Perchè volere anche dei privilegi legislativi ? :-D

Anonimo ha detto...

Monsoreau non parlavo di omosessuali, ma diritti dei conviventi...essere politicamente scorrtti è condivisibilissimo...essere ciechi e sordi un po' meno...

Massimo ha detto...

Quali diritti dei conviventi, Inyqua ?
La reversibilità ?
L'eredità ?
L'assistenza ?
Ma tutto questo è connaturato al matrimonio e non c'è nulla di ostativo al matrimonio tra eterosessuali.
Solo la loro volontà.
Perchè si dovrebbe fare una legge per concedere SOLO diritti a costoro, quando c'è un istituto consolidato e ben regolamentato che, correttamente, attribuisce diritti e doveri ?

Il Temporeggiatore ha detto...

Non tutte le "cose che esistono già" devono essere legalizzate e regolementate: ad esempio l'omicidio ......
Mi sembra che le motivazioni che spingono a sostenere un rapporto contro natura siano alquanto speciose.
Forse più per esibizionismo che per effettivo interesse, per essere "alal moda", che per effettiva necessità.
Poi ci sono quelli che, purtroppo per loro, quella situazione vivono.
Forse non tanto bene, forse se la suonano e se la cantano tra loro.
Ma se sentono il bisogno di esibirsi come a Roma o come nei gay pride, allora è qualcosa dentro di loro che non funziona.
Non sarà una malattia, ma ci va molto vicino.
Allora, piuttosto che assecondarli in questa deriva, non sarebbe meglio stimolare e finanziare le ricerche per trovare una cura all'omosessualità ?

Anonimo ha detto...

P.A.C.S. :

Pederasti Anti Cristiani Schiamazzanti.

Anonimo ha detto...

Monsoreau, perchè sposarsi è una scelta che molti possono non condividere, ma i diritti civili sono un'altra cosa...
Sul fatto che il matrimonio indichi diritti e doveri mi spiace ricordarti che è così solo in teoria...oppure non ti guardi mai attorno? (intendo che fedeltà e diritto al reciproco sostentamento spesso non sono osservati dai coniugi....)

Anonimo ha detto...

Star&stripesforever: è talmente stupida questa tua affermazione che merita solo una liberatoria risata....ma credi davvero che tutto quello che non riesci (per tuoi limiti...) a capire sia da 'curare'?

Anonimo ha detto...

Ma guarda !
Ecco Monsoreau ! Ecco dove eri finito !
Atlantide è chiusa,purtroppo,e qui ti ritrovo !
E gli altri, dove son finiti ?

Anonimo ha detto...

All'anonimo amico.

Sono padre di un ragazzo ex-omosessuale. Ora sposato e guarito da quella condizione transitoria grazie alle cure di uno psicanalista. Cosa che dimostrerebbe lo stato di malattia di questa condizione.
Ora mio figlio è sereno; non lo era ai tempi della sua relazione. Che lo rendeva triste, depresso e confuso.
Ed ancora adesso, vedendo certe manifestazioni,dice di trovare buffonate il rendere pubblico con enfasi certe cose che appartengono al privato .
Prima di parlare con leggerezza dell'omosessualità,bisognerebbe chiedere ai genitori,che spesso conoscono attraverso i figli tormenti che non danno felicità.
Tormenti che segnano un'intera famiglia incasinata ed allargata come quella del sottoscritto,che per decenni si è schierato a sinistra.

Francesco Cassini ha detto...

Inyqua scusa ma perché AHI AHI KAGLIO' ? ;)
Io non ho proprio parlato ...

Massimo ha detto...

* Inyqua, il fatto che non condividano la scelta del matrimonio, non giustifica una legge ad hoc che ne riproduca gli effetti, così possono avere i medesimi senza chiamarlo "matrimonio".
Oppure è solo per avere diritti e vantaggi e non i relativi doveri ?
Che spesso non siano rispettati, è un altro paio di maniche che riguarda l'aspetto sanzionatorio, ma si parla troppo spesso di "diritti" e si sorvola sui "doveri".

*Ex ulivoforever, siamo tutti nel Castello http://ilcastello1.blogspot.com/
Tutti noi di Destra, naturalmente, ma se sei veramente "ex" allora sei arrivato a casa.

Anonimo ha detto...

Kagliostro: ho semplicemente fatto un po' di confusione...sai l'età...:-)

Monsoreau: i doveri per due persone che scelgono una vita assieme già gravata da tutte queste difficoltà credo siano impliciti. Nei matrimoni del resto sono palesi, ma assai poco rispettati, mi risulta....:-)

Massimo ha detto...

Nulla quaestio, Inyqua sull'ultimo punto.
Allora perchè pretendere un duplicato di una forma contrattuale, chiamata "matrimonio" che già esiste ?

Anonimo ha detto...

"storicamente l’omosessualità ... portato al crollo di imperi secolari".
Mi sembra che questa sia una tesi assolutamente antistorica.
Nella grecia classica l'omosessualità era praticata e accettata praticamente i tutte le città, in prima fila Sparta e Atene, che dominarono la scena per almeno 2 secoli. A Sparta il rapporto omosessuale era accettato e rientrava fra le consuetudini dell'agoghe, l'addestramento militare severissimo che forgiava l'esercito più potente del tempo. Nella stessa Atene l'omosessualità non era considerata disdicevole. I famosi tirannicidi, Armodio e Aristogitone, sembra che av essero agito per gelosia omosessuale.

Anonimo ha detto...

I re macedoni che guidarono la conquista dell'asia, sconfiggendo con un esercito di ridotte dimensioni l'organizzazione militare più imponente del tempo, erano dediti a rapporti omosessuali. L'impero di Alessandro si dissolse dopo la sua morte, non per scarsa integrità dei costumi, ma per un'innata tedenza alla litigiosità. Peraltro i regni di alcuni diadochi durarono quasi tre secoli.
A Roma nell'età di Cesare e Augusto l'omosessualità era accettata, le battute su Cesare si sprecavano. E l'impero romano crollò solo 4 secoli dopo. E non per colpa dell'omosessualità, che nel frattempo era diventata inaccettabile sotto la psinta moralizzatrice del cristianesimo.

Anonimo ha detto...

"non si può avere una regola (il matrimonio) che stabilisca diritti e doveri e una (l'unione civile di fatto) che conceda solo diritti."
Vero, in parte anche condivisibile. I diritti che i PACS do vrebbero assicurare sono comunque limitati (es. eredità, possibilità di assistenza).
Basterebbe un po' più di tolleranza, di accettare le inclinazioni altrui, anche quando si pensa che siano "malattia", "perversione" o "anomalia", almeno sino a che non ledono direttamente i nostri diritti.

Massimo ha detto...

Se si cita, è meglio farlo per intero:
"storicamente l’omosessualità ostentata e praticata in modo diffuso è stata l'anticamera delle cause che hanno introdotto elementi destabilizzanti nella integrità dei costumi e che hanno portato al crollo di imperi secolari.
E la parte eliminata cambia (e molto) l'assunto dal quale parte la tua difesa dell'omosessualità che, ne siamo tutti consapevoli, era ed è presente (come l'omicidio e la pedofilia, tanto per fare due esempi) sin dall'antichità, ma proprio i frizzi e i lazzi contro Cesare dimostrano che se era tollerata, non per questo veniva considerata positivamente.
E la storia dice che gli imperi (e le civiltà) sono crollati al loro interno quando è venuta meno la tensione morale che forgiava le classi dirigenti, dando spazio a luussuria, perversione e abiezione morale.

"I diritti che i PACS do vrebbero assicurare sono comunque limitati (es. eredità, possibilità di assistenza)".
Ecco, vedi, quel che si vuole è una normativa che dia solo diritti, in pratica si rifiuta la via maestra del matrimonio per scelta e non per necessità e solo per proprio comodo si chiede una legislazione di privilegio.

La tolleranza non è in discussione (nessuno sta proponendo di usare per gli omosessuali il "metodo iraniano") ma non bisogna confondere la tolleranza con il legittimare una situazione di anormalità.

Il Temporeggiatore ha detto...

Le reazioni dei sostenitori della tesi sulla "normalità omosessuale" hanno molto in comune con la sinistra: quando li si contraddice diventano isterici e distribuiscono patenti di ignoranza e di saggezza, di civiltà e di razzismo.

L'omosessualità è sempre stata un problema perchè era la porta dalla quale entrava il vizio e, quindi, il crollo.

Anonimo ha detto...

oddio che roba...

che ci fa il logo della fortitudo bologna in mezzo a quest'immondizia???

Massimo ha detto...

"che ci fa il logo della fortitudo bologna in mezzo a quest'immondizia"

Eccone un altro che non tenere distinta la politica dallo sport ... :-D

Anonimo ha detto...

La citazione non l'ho riportata per motivi di spazio, i puntini, per un lettore interessato, stanno a significare: vai a leggere sul testo originale.
Potevano anche prenderlo in giro Cesare, ma la cosa era diffusa e spesso ostentata. Così in grecia, dai tempi di Licurgo fino a quelli dei diadochi.
I PACS non sostituiscono il matrimonio, sono semplicemente una forma di unione diversa, implicano diritti differenti. I doveri, al massimo, possono essere reciproci, personalmente penso che dovrebbero implicarne (anche se spesso è difficile far rispettare per legge quelli implicati dal matrimonio).
Si rifiuta la via del matrimonio per scelte dettate da vari motivi: persone dello stesso sesso (non mi sembra che tu sia per i matrimoni omosessuali), persone sposate precedentemente, persone che dividono la vita quotidiana senza rapporti sessuali ma con legami di amicizia, magari troppo vecchi o disillusi per cercare una relazione sentimentale.

Massimo ha detto...

Nell'antichità l'omosesualità poteva essere praticata, tollerata od ostentata, ma nessuna mente perversa l'ha mai santificata con unione formali benedette dalle leggi.
E l'mosessualità è sempre stata l'anticamera di una sentina di vizi che hanno portato alal scomparsa di quella specifica clase dirigente o civiltà.

Sul secondo punto: non si può legiferare per soddisfare ogni capriccio individuale, come non si può legiferare e dirigere ogni aspetto della vita umana: sarebbe liberticida.
Le leggi per soddisfare quel tipo di rapporti che hai elencato, ci sono già: si utilizzino quelle.

Anonimo ha detto...

"E l'mosessualità è sempre stata l'anticamera di una sentina di vizi che hanno portato alal scomparsa di quella specifica clase dirigente o civiltà."
affermazione assolutamente priva di fondamento, come dimostrato sopra.
"Le leggi per soddisfare quel tipo di rapporti che hai elencato, ci sono già: si utilizzino quelle."
Quale legge consente a Fabio, convivente di Ettore cui è legato da una relazione affettiva, di entrare in ospedale ed assisterlo qualora quello sia in fin di vita in seguito a un'incidente?
Ti sembra un capriccio personale? Di Fabio o di Ettore? Consentirlo significa santificare l'omosessualità o riconoscere un fenomeno presente nella storia umana da sempre?
Quale legge consente a Caterina, convivente e legata sentimentalmente a Claudia, ragazza madre, di avere in affido il di lei figlio Paolo qualora perisca in un incidente stradale?
E' un altro capriccio?

Massimo ha detto...

L'affermazione è fondata: tutte le civiltà, gli imperi, le classi dirigenti, sono crollate quando è venuta meno la forza morale e l'omosessualità è la porta attraverso la quale entra ogni genere di perversione.
E' come in una barricata, se cede una parte, cede il tutto.
E la Storia è lì che aspetta solo di essere studiata.

Nano, tu fai esempi di due coppie omosessuali che, per quanto mi riguarda, non sono meritevoli di una legislazione ad hoc.
E, comunque, il diritto privato offre forme di tutela persino in quei casi estremi.
Utilizzando le forme contrattualistiche per l'affidamento dei propri beni, utilizzando lo strumento dell'adozione.