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19 maggio 2006

Gli itaglioni contro il Ponte Silvio


La furia iconoclasta del governo nato dai verbali degli scrutini elettorali ha individuato i primi obiettivi: il ponte sullo stretto di Messina e la legge Biagi.
Sulla legge Biagi avremo modo di ritornare, visto che per meglio distruggere hanno pensato bene di duplicare il ministero del welfare.
Del resto, in base al noto principio per cui il peggiore dei nostri è comunque migliore del migliore dei loro, per raggiungere la produttività di un ministro del Governo di Silvio Berlusconi, a sinistra avrebbero bisogno anche di decuplicare i dicasteri.
Soprattutto se affidano un lavoro ad un sindacalista …
Il ponte sullo stretto di Messina, che affettuosamente abbiamo già in passato chiamato “Ponte Silvio”, è invece un simbolo della politica del “fare” che era espressione del Governo di Centro Destra.
Un fare produttivo e creatore di ricchezza contrapposto alla politica della devastazione che è propria della sinistra.
Non ci si può ragionevolmente aspettare altro da chi ha passato la vita nell’errore e nel distruggere e, ancora oggi, pur di okkupare i vertici istituzionali – sia pur con tutte le ombre che derivano dalla mancata verifica indipendente dei verbali e delle schede nulle – non ha avuto vergogna di allearsi con chi ha fatto della distruzione la politica abituale nelle proprie manifestazioni di piazza.
Il Ponte Silvio aveva già i fondi per essere realizzato.
Lanciata la gara di appalto, al via il progetto e poi una bellissima opera dell’ingegno e della capacità dell’Uomo.
Una prospettiva di lavoro per migliaia di persone, una prospettiva di apertura e di maggiori collegamenti, a costi inferiori, tra la Sicilia e la penisola.
Un volano per l’economia meridionale, attorno al quale si potranno lanciare ulteriori iniziative imprenditoriali, per strappare terreno alla mafia ed alla ndrangheta, riducendo progressivamente l’isolamento di vaste zone del territorio.
Ma per pensare in grande ci vogliono menti aperte e che sappiano proiettare visioni di un futuro ricco e non gramo come quello cui ci vogliono portare i verdi e i loro degni alleati comunisti.
Non possiamo, invero, pretendere aperture mentali da una sinistra che manifesta una congenita inferiorità culturale e intellettuale, al punto da aver paura della Libertà – che è anche libertà di mercato e nel mercato – per rifugiarsi nel più comodo protezionismo di un assistenzialismo statalista pagato da chi lavora a beneficio di chi è lavativo.
Così uno dei nuovi ministri del governo – quello indicato dal partito del Diliberto dalle “mani grondanti sangue” - si è scagliato contro il Ponte Silvio, subito appoggiato dal Pecoraro ridens ai funerali.
Se passasse la loro velleitaria posizione che guarda al passato, si perderebbero miliardi di finanziamenti europei, privati, probabilmente si dovrebbero pagare penali per tutte le attività avviate e, soprattutto, si perderebbe una occasione straordinaria di costruire la prima grande opera d’arte del terzo millennio.
Questi itaglioni che okkupano il governo sono tali e quali il sindacalista sindaco di Bologna che, per affermare la propria autorità, volle cambiare i progetti della metropolitana progettata da Guazzaloca e che aveva già ottenuto i finanziamenti per la sua realizzazione.
Oggi i bolognesi non hanno né i finanziamenti, né la metropolitana.
Siciliani e calabresi, grazie a quei figuri che altri itaglioni hanno eletto, rischiano di veder ancora una volta rinviata la costruzione del Ponte Silvio, a tutto beneficio delle cosche che potranno ancora sfruttare la povertà e l’isolamento di quelle terre.
I passatisti, i pauperisti che ci vorrebbero tutti in gramaglie, a scaldarci col fuoco, abitando nelle caverne, devono però rassegnarsi: l’Uomo ha sempre progredito a dispetto loro e dei loro antenati.
Il Ponte Silvio si farà, anche se con un ritardo da addebitare esclusivamente agli itaglioni che hanno mandato al governo (forse ...) queste scorie marxiste degne di essere rinchiuse per sempre in un museo degli errori e degli orrori.

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10 commenti:

marshall ha detto...

avete citato due campioni - grondans e ridens - che quanto a lavoro, nella vita privata non hanno mai fatto un granchè, se non addirittura niente: non conosco il loro passato e quindi non mi permetto di andare oltre nel mio giudizio su di loro.
So soltanto che grondans prende una barcata di soldi di pensione dall'INPS, quale ex dirigente sindacalista, mentre un invalido, quale io sono, si deve accontentare di 430 euro al mese, dopo 29 anni di contribuzione. Altrettanto, ridens, cosa ha mai fatto nella vita?
Prodi dovrebbe vergognarsi di aver dato un ministero ad un elemento che ai funerali di stato di vittime del terrorismo è uscito con la sua bella risata, ripresa da tutti gli organi di stampa internazionali.
Questo è l'inizio del governo Prodi.E se il buon giorno si giudica dal mattino, devo arguire che non sarà un buon giorno.

Eleonora ha detto...

Marshall, purtroppo nessuno di loro si vergogna, sono daccordo con te. Anzi, ti dirò di più, se fossero stati "ragionevolmente" intelligenti, avrebbero capito anche che non riusciranno a governare con quelle cifrette e si sarebbe tornati al voto, evidentemente quello che interessava di più a prodi e compagnia di merende è il potere. Prevedo che l'UNICA legge del Governo Berlusconi che lasceranno così com'è, sarà quella sui punti della patente... sempre che le altre riescano a modificarle o a cancellarle del tutto. Da ingenuotta confido su una opposizione serrata...

marshall ha detto...

grazie Eleonora,
vedo che sei sulla mia linea di vedute.
Ciò mi conforta e mi spinge a continuare a dedicare del tempo anche alla politica.
Grazie.

Anonimo ha detto...

bel post, e detto da un bolognese oltretutto Virtussino che vorrebbe la Metropolitana del Guazza, e che riempie di complimenti un Fortitudino, direi che è proprio lampante.
Continua così, ti leggo sempre.

Ciao
Ainpospiò.
http://ainpospio.splinder.com

Lo PseudoSauro ha detto...

To': a Bologna ci sono anche i bolognesi... pensavo ci fossero solo i comunisti. Fate figli ragazzi, perche' se no tra gli uni e gli altri e' un po' un casino.

Otimaster ha detto...

Fortunatamente non è stato ancora costruito altrimenti lo minavano.

Massimo ha detto...

Master: loro sono i Distruttori ...
Sauro: Bologna è migliore di chi la rappresenta ...
Ainpospiò: le persone intelligenti mantengono le divisioni sportive nell'ambito dei palazzetti e degli stadi ... ;-)
Eleonora: pensare che uno di sinistra sia "ragionevolmente intelligente" è come chiedere ai coccodrilli di volare ... :-)
Marshall: grazie per i tuoi commenti e complimenti. Siamo molto più di quanti uno possa immaginare. Il Castello vuole anche proporsi, nel rispetto dell'individualità di ognuno - che è una forza del Centro Destra - fornire un punto di riferimento per tutti quelli che, avvicinandosi alla Rete, vede solo in evidenza un monotono monocolore. Ma non è così e le elezioni lo hanno dimostrato. Impegnarsi in politica è sempre opportuno, oggi più che mai.

Anonimo ha detto...

ma qualcuno di voi che si riempie la bocca con il "ponte silvio" e' mai venuto in sicilia e ha preso un treno?? da palermo a trapani 100 KM 3,5 ore da palermo a messina 200 km dalle 6 alle 7 ore quandova bene. ma di che parliamo?? di strade meglio di no le tre arterie principali sono continuamente piene di cantieri per andare ad agrigento c'e' solo una statale in cui muoiono ogni anno un sacco di persone e voi continuate a parlare di ponte. ma che cavoo c'e' na facciamo del ponte se non ci possiamo spostare all'interno??

siculo

marshall ha detto...

Rispondo io a siculo.
Sono orgogliosamente lombardo di nascita e adozione, perchè i miei vengono dal centro sud.
Mia moglie lo è altrettanto della sua sicilianità. Caratteristica che, grazie a lei, ho imparato ad amare ed apprezzare più di qualche siciliano d'ok.
Ti sei mai chiesto che forse il Ponte potrebbe essere l'inizio di un cambiamento radicale per il profondo suditalia? Cambiamento che tutti vanno invocando "a parole" e che sento pronunciare da quando sono nato?
Fai l'accostamento: l'Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani. Il Ponte è fatto, ora bisogna fare tutto il resto.
Ma se non si parte dall'inizio, non si può arrivare alla fine.
A onor del vero, dopo le elezioni "rocambolesche" mi sono espresso, in un mio post, contrario al proseguimento del progetto Ponte, mentre prima ero totalmente favorevole. Ma il mio "ripensamento" è scaturito da ragioni completamente diverse da quelle espresse dalla coalizione di centrosinistra.

Anonimo ha detto...

Hem, Mons, l'ho messo tra virgolette apposta eh?