Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 agosto 2006

Non si dialoga con chi ci odia


La vicenda Mastella/Casini e l’indegna pubblicità a pagamento dell’Ucoii, ripropongono la questione del “dialogo” che addirittura, in alcune teste, sfocia nella "grande coalizione".
Questione appesantita dalla incauta decisione della Casa delle Libertà di votare a favore della scampagnata in Libano decisa entusiasticamente da una sinistra che spererebbe di mettersi a fare “pum!” contro uno dei più forti eserciti del mondo e a difesa dei loro sodali di passeggiate tra le macerie che sono i terroristi musulmani di hetzbollah.
Credo che nei rapporti privati e professionali, quando si incontra una persona che ripetutamente ti offende, quando si incontra un’azienda che cerca di “mangiare” la tua, quando si incontra un collega la cui missione è farti lo sgambetto, il minimo che una persona normale possa fare è troncare ogni rapporto.
Così in politica abbiamo la sinistra che ha passato 12 anni ad insultare e diffamare Silvio Berlusconi (e adesso continua nella sua persecuzione ad personam riproponendo quella enorme baggianata del "conflitto di interessi") e, a cascata ed a seconda dei momenti, anche tutti i sostenitori, militanti ed elettori, della Casa delle Libertà.
Una sinistra che, per cinque anni, non ha fatto altro che odiare il Governo, contrastare ogni sua iniziativa anche diffondendo ad arte, tramite pennivendoli compiacenti, colossali baggianate pur di creare ostacoli all’azione di Governo.
Una sinistra che, conquistata una maggioranza, peraltro risicatissima, per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, tenta di scardinare l’impianto riformatore del Governo Berlusconi.
Una sinistra che, dopo aver cercato di puntellare Saddam con ripetute manifestazioni di piazza, ambisce ad un posto al sole come forza di “interposizione”, cioè di protezione dei terroristi di hetzbollah.
Mi domando: come si può anche solo pensare di dialogare con una simile sinistra ?
E questo vale anche per i rapporti con gli islamici.
Per farla breve.
I musulmani hanno una storia di splendori e miserie.
Oggi per loro sono rimaste solo le miserie di una subcultura, che segna il passo, come minimo, a sei secoli fa.
Odiano l’Occidente, odiano gli Occidentali, odiano il nostro sistema di vita, odiano il nostro modello di sviluppo, ma vorrebbero beneficiarne, incamerandone il benessere.
Ci odiano e ci vogliono distruggere per sostituirsi a noi, senza sapere che il nostro benessere non discende dal cielo, ma è frutto di un lavoro integrato in un modello di sviluppo e in un Civiltà che ci consente questo tenore di vita.
Mi domando: come si può anche solo pensare di dialogare con chi ci odia al punto da programmare ripetutamente attentati contro di noi ?
E’ opportuno riflettere su questo, perché è sin troppo facile proporre discorsi grondanti “buoni” sentimenti che suscitano commozione e fanno brillare una lacrimuccia negli occhi.
La vecchia saggezza popolare diceva che “le strade per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni”.
Se non ci rendiamo conto che illudersi dell’onestà intellettuale della sinistra o illudersi che le seconde o terze generazioni dei musulmani divenuti con troppo facilità cittadini italiani, mette a rischio la nostra Civiltà, il nostro Benessere, la nostra Libertà, siamo già nel baratro degli anni bui.
Non si dialoga con chi ci odia.

Entra ne

30 agosto 2006

Ma che ci vanno a fare in Libano ?


Una missione militare deve, ha l’obbligo, di portare un utile alla nazione che la organizza.
Qual è l’utile per gli Italiani nell’andare in Libano ?
Nessuno.
Andiamo e difendere nostri connazionali ?
NO!
Andiamo a difendere nostri interessi economici ?
NO!
Andiamo a estirpare il cancro del terrorismo musulmano ?
NO!
L’utile ci sarebbe se affiancassimo l’esercito israeliano per dare la caccia ai terroristi di hetzbollah sulla base del principio che un mondo nel quale ogni giorno fosse disinnescato un terrorista sarebbe un mondo migliore.
Ma così non è, anzi andiamo in Libano per “interporci” tra i terroristi e chi dà loro la caccia.
A simili condizioni questa missione non è la "mia" missione come come lo furono quelle in Afghanistan e Iraq e la sento estranea.
E il mio “NO” al Libano è totale e senza appello.
Mi dispiace vedere che la Casa delle Libertà si presti al gioco della sinistra, fornendole copertura morale e politica con il voto favorevole.
E’ un dato sul quale riflettere, visto e considerato che in tanti nel Centro Destra mi sembra di vedere solo ed esclusivamente contrarietà.
Berlusconi ha però ancora alcuni giorni, fino al voto sul decreto, per ravvedersi e dare soddisfazione agli Italiani che l'hanno votato, esprimendo un secco rifiuto a rendersi complice di una simile, inutile, esibizione propagandistica, costosa e rischiosa, senza peraltro una finalità di pregio.
Se Prodi e D'Alema voglio "interporsi" per salvaguardare i terroristi musulmani hetzbollah che senza la tregua sarebbero stati ridotti all'osso, mandino i loro adepti, non le truppe Italiane.
Proteggerli dalla giusta punizione che può arrivare per mano israeliana è un autogol di cui ci pentiremo quando in Italia arriveremo al redde rationem con gli immigrati islamici: perché non illudiamoci, ci arriveremo e più passa il tempo, più la deflagrazione assomiglierà ad un autentico big bang, soprattutto se la sinistra riuscirà a far passare le sue follie sulla cittadinanza e la revisione della Bossi-Fini.
Interporsi, non scegliere, essere "equivicinanti" tra il Bene e il Male, significa schierarsi con il Male che in Libano è rappresentato dal terrorismo islamico di hetzbollah.
Ed il ridicolo tracima nel leggere le dichiarazioni di D'alema che, entusiasta della missione, dice che il nostro ruolo deriva dal fatto che siamo "amici" di entrambi i contendenti.
Poichè i contendenti sono gli Israeliani e i terroristi musulmani, forse sarà lui amico dei terroristi, io no di certo e quindi mi dissocio dall'iniziativa: NOT IN MY NAME !


Entra ne

29 agosto 2006

La figura di kopros l’ha fatta Mastella,non Casini


Fa notizia l’intervista di Mastella al Corsera (alla ricerca di riconquistare copie dopo il suicida endorsement alla sinistra) nella quale, in sostanza, dice che:
1) Casini gli telefona ogni giorno per chiedergli di abbandonare la sinistra;
2) Lui (Mastella) non si fida perché Casini gli ha già tirato un bidone quando ha rotto un “patto segreto” che prevedeva, una volta approvata la legge elettorale proporzionale, di fare una lista centrista;
3) Casini ha giustitificato il suo comportamento e le sue telefonate per spingere ad una grande coalizione che metta fuori causa Berlusconi cui Casini si sostituirebbe
4) Casini mira a destabilizzare la Casa delle Libertà per costringere alla resa Berlusconi e prenderne il posto.

E sarebbe uno scoop, questo ?
Chiunque non abbia gli occhi foderati di … mortadella, aveva capito da tempo il disegno di Casini, ma anche Berlusconi non è né cieco, né sordo.
L’ambizione di Casini non è in discussione.
E’ una ambizione legittima, come lo sono tutte.
Meno legittimo sarebbe complottare per esautorare Berlusconi.
Ma Casini, voglio qui ricordarlo, nel 1996, dopo la sconfitta elettorale, a differenza di Mastella, non abbandonò il Centro Destra per puntellare il governo D’alema.
E Casini, ricordiamocelo, ha sempre militato nel Centro Destra, scegliendo, nel momento in cui la DC deflagrò, la strada forse più difficile: l’alleanza con Silvio Berlusconi contro la “gioiosa macchina da guerra” dei cattocomunisti di Ochetto.
E’ vero, il grande passo lo fece assieme a Mastella (i “dioscuri” li chiamavano) ma poi Mastella non si mostrò affidabile.
Ma soprattutto: che razza di persona è uno (che tra l’altro ricoprirebbe l’incarico – temporaneo - di ministro della giustizia !!!) che spiattella a un quotidiano progetti e colloqui presumibilmente di natura riservata ?
Quale affidabilità può avere ?
E se lo ha fatto per mostrare ai suoi alleati di sinistra la sua “fedeltà”, come questi possono fidarsi di uno che riferisce alla stampa i colloqui con gli amici ?
La figura di kopros l’ha fatta Mastella,non Casini.
Confermata anche dopo che, intervistato da Emilio Fede nel TG4 delle 19 di ieri, ha parzialmente rettificato il tiro.

Entra ne

28 agosto 2006

Le ombre rosse sulle banche si sono ora materializzate


Un anno fa, il 15 luglio 2005 ne Il Castello ancora non trasformato nell’attuale aggregatore di area, a margine della vicenda che occupava la stampa sulle scalate mancate di Unipol e BPI, facemmo accenno a Bazoli e Passera di Banca Intesa, titolando, appunto, “Ombre rosse sulle banche”.
Quindi segnalammo come i principali esponenti di banca (dai già citati Bazoli e Passera, a Profumo, a Salza) si erano disciplinatamente messi in fila per votare alle primarie della sinistra, gettando così la maschera e dichiarando la loro appartenenza politica, nella speranza – centrata – di ottenere cospicui vantaggi.
Ed ecco che giunge il momento di passare all'incasso.
In prima battuta con le sovietizzazioni che impongono l’abolizione del contante e l’uso coatto di carte di credito, bonifici e assegni per pagare le prestazioni dei professionisti, dando così il via alla più gigantesca schedatura di regime appaltata (ovviamente con benefici in termini di aumento della clientela e imposizione di commissioni vantaggiose) alle banche.
Quindi, pronubo Prodi, benedicendo una maxiaggregazione bancaria tra Banca Intesa e San Paolo-Imi.
Molto avrete già letto.
Quanti dipendenti (oltre centomila).
Quanti sportelli (oltre seimila).
Quanta capitalizzazione (65 miliardi di euro).
Quanti clienti (13 milioni).
Singolarmente sono già apparsi gli organigrammi:
Giovanni Bazoli (Banca Intesa) presidente del consiglio di sorveglianza,
Enrico Salza (San Paolo) presidente del consiglio di gestione,
Corrado Passera (Banca Intesa) amministratore delegato e
Pietro Modiano (San Paolo) direttore generale.
Un bel quadrumvirato per non negare una poltrona a nessuno.
Utilizzando, tra l’altro, la riforma del diritto societario del Governo Berlusconi che, rivedendo le norme del 1942 sulle società, ha introdotto nel nostro ordinamento il sistema duale che è, appunto, quello utilizzato dai nuovi quadrumviri perchè nessuno rimanga senza cadrega (e pensare che adesso i giornali che disprezzavano quella riforma chiamandola “falso in bilancio”, si spellano le mani per applaudire cotanto genio e modernità !).
I numeri sono stati dati e gli ambienti finanziari sono entusiasti.
Ma è tutt’oro quello che luccica ? Vediamo alcuni aspetti, peraltro noti, che sintetizzo in sequenza.

Banca Intesa e San Paolo avevano già approfittato delle amicizie politiche (di sinistra) per diventare quello che sono ora.
Tutte le fusioni bancarie, infatti, sono state architettate ed eseguite nel quinquennio 1996-2001, quando al governo c’era la stessa coalizione di oggi.
Sgravi fiscali (poi bocciati persino dall'europa), percorso (fondo solidarietà del credito) ad hoc per collocare gli “esuberi” di personale, percorsi studiati per l’acquisto da parte non di chiunque (veggasi lo stop giudiziario imposto solo un anno fa a BPI su Antonveneta a, in altro campo, all'acquisizione del Corsera da parte di Ricucci), ma specificatamente di quei personaggi che, come abbiamo visto, appertengono alla stessa "parrocchia".
Così avvenne che il presidente di una piccola banca privata, Giovanni Bazoli, divenne il numero uno di una aggregazione che comprendeva le potenti Casse di Risparmio della Provincia Lombarda (Cariplo) e persino la Banca Commerciale Italiana, oltre a altri istituti minori come Friuladria, Cariparma e numerose casse di risparmio del centro Italia.
Analogamente sul versante torinese, vennero concessi Cardine (il gruppo delle ricche casse di risparmio di Padova, Venezia, Bologna, Udine e Pordenone) e anche il Banco di Napoli, per nulla “ricco”, ma capillarmente presente nel meridione.

Per “sistemare” i grossi bocconi trangugiati, i vari istituti dovettero organizzarsi e chi ne fece le spese se non clienti e dipendenti ?
Emblematica l’operazione con la quale la futura Banca Intesa vendette oltre cento sportelli “tutto incluso” a tre istituti: la maggior parte all’Unipol (toh, chi spunta!), Banca Popolare di Vicenza e Cassa di risparmio di Genova.
“Tutto incluso” significa, compreso di arredi, mura e … clienti e dipendenti (sui giornali adesso si legge di un surplus tra i 300 e i 600 sportelli: piatto ricco !).

Ma non bastava.
Così si ricorse al fondo “esuberi”: per Banca Intesa furono oltre 7000 i dipendenti messi anticipatamente in pensione, fruendo dell’apposito accordo recepito con decreto del ministro del lavoro e oggi già prorogato al 2020 rispetto alla scadenza iniziale del 2010 (sui giornali adesso si legge che i dipendenti in eccesso sarebbero 15.000!).

Mentre tutto questo veniva posto in essere, i dirigenti continuavano a percepire remunerazioni altissime, chiedendo peraltro ai dipendenti di “sacrificarsi” con mobilità, rinuncia al premio aziendale, accollo di sempre maggiori carichi di lavoro, essendosi ridotti di numero, ma con la medesima quantità di lavoro (persino aumentata grazie a tutti gli adempimenti burocratici anche voluti dalle associazioni dei consumatori sulla “trasparenza”) e altri “interventi” per ridurre i costi su vari aspetti della vita aziendale.

Adesso si ricomincia.
Una fusione che è la più grande in assoluto mai proposta in Italia.
Una fusione che porta la nuova banca a detenere il 44% del capitale di … Banca d’Italia: come a dire che un solo istituto detiene il 44% di chi ne dovrebbe controllare l’operato.
Una fusione che porterà inevitabilmente con se, qualche leggina ad hoc e, se non saranno di nuovo sgravi fiscali, potrà essere una revisione dell’età pensionabile per consentire di accollare all’Inps (cioè alla collettività nazionale) i dipendenti troppo … “esuberanti”.
E se qualcuno pensa che il cittadino “qualunque”, cioè l’imprenditore, il piccolo artigiano, il professionista, il dipendente di altri settori, il pensionato, possa avere dei vantaggi, si tolga ogni illusione dalla testa.
Abbiamo già visto come la nuova banca terrà salde posizioni in chi (Banca d’Italia) dovrebbe controllarla.
Ma questa operazione, riducendo il personale porterà ulteriori rallentamenti nella operatività di ogni giorno ed essendo condizionata dagli azionisti, avrà una dirigenza che dovrà presentare conti sempre in progressivo, cospicuo utile, che non può esser realizzato se non tramite una politica particolarmente aggressiva all'esterno e all'interno.
Porterà a veder ridotta la concorrenza perché si ridurranno le banche in competizione.
Vi ricordate quando in campagna elettorale Silvio Berlusconi elencava tutte quelle corporazioni okkupate dai cattocomunisti?
Enti, grosse industrie indebitate, media (stampa e televisione), magistratura ... e invitava a non regalare loro anche il potere politico che, unico, era rimasto tra loro e il regime ?
Ancora una volta il Cavaliere aveva ragione e torto i suoi detrattori, e nessuno di quelli che prima, favoleggiando su fantasiosi retroscena, strepitavano contro Berlusconi sembra voler fare ammenda: improvvisamenti ciechi, sordi e muti.

Entra ne

26 agosto 2006

Solidarietà al Capitano Piccinini e alla Marina Militare


Oltre al danno la beffa
Ricky con il suo nuovo blog ha ripreso una notizia e un invito relativo alla vicenda che coinvolge il Capitano di Fregata Piccinini, Comandante del Pattugliatore “Minerva”.
Già noi Italiani subiamo il danno di dover raccogliere gli illegali che cercano di approdare sulle nostre coste con costi materiali ed umani notevoli e tutti prelevati dalle nostre tasche, invece di adottare il respingimento all’australiana e lasciare che sia – come dovrebbe essere – la comunità internazionale a farsene carico.
Già dobbiamo a questi disgraziati dare un alloggio e, magari, ospitarli a lungo o addirittura, per sempre con scuse varie, invece di provvedere all’immediato rimpatrio coattivo.
Già svolgiamo un servizio generoso con le nostre navi militari che potrebbero essere meglio impiegate per gli scopi propri di una nave militare.
Ma che si debba anche leggere che, per i morti causati dal sovraffollamento del barcone degli illegali, viene indagato “per disastro colposo” il Comandante della nostra nave militare che si prodigava per salvare il salvabile, credo sia troppo.
Riporto pertanto integralmente il pezzo che trovate anche nel blog “Il mio mondo”


"Ieri il comandante Piccinini è stato indagato per il naufragio di una carretta del mare, come riportato dall’agenzia sottostante. Premesso che se proprio vogliamo parlare di responsabilità, almeno di natura morale, ne siano coinvolti anche coloro che intendono promulgare leggi volte ad incentivare l’immigrazione clandestina nel nostro Paese. Pur essendo convinti che essi risponderanno - forse a sè stessi - ma certamente davanti alla giustizia di D_o. Vi sarei grato se inviaste un Vostro messaggio di solidarietà al Capitano di Fregata Piccinini, Comandante del Pattugliatore Minerva direttamente allo Stato Maggiore della Marina (maristat.ucom@marina.difesa.it ). Facciamolo in massa e diffondiamo questo appello il più possibile. Grazie.Alberto/Hurricane
Tutta la mia solidarietà per la messa sotto inchiesta del capitano della nave che ha soccorso i clandestini che ci stanno invadendo. Il mondo si è capovolto! 24 ago 14:01 Immigrazione: indagato comandante nave militare Minerva
La Procura di Agrigento ha indagato il comandante della nave “Minerva” della Marina militare nell’ambito dell’inchiesta per il naufragio di un barcone di clandestini avvenuto al largo di Lampedusa sabato. Il reato ipotizzato e’ quello di disastro colposo. Nell’incidente sono morti 10 immigrati, altri 30 sono stati i dispersi. (Agr)"

Entra ne

25 agosto 2006

E se domani ?


Il maldestro skipper coi baffetti dalle pessime frequentazioni, approdato alla Farnesina, dichiara che il movimento hetzbollah non è terrorista, come tutti noi abbiamo sempre pensato, ma un movimento politico importante del Libano.
Leggendo i quotidiani di ieri, apprendiamo che Lidia Menapace, che era stata candidata dalla sinistra a presiedere la commissione difesa al senato, considera hetzbollah “una forza politica armata.
Ambedue le dichiarazioni hanno l’intonazione a rendere credibile il movimento terrorista come valido e legittimo interlocutore.
A parte ogni considerazione morale (materia sconosciuta alla sinistra) e preso atto che il comportamento della sinistra è coerente, visto che ha sempre legittimato i movimenti terroristi, dai palestinesi ai vietcong, dai tupamaros ai batbudos cubani e alle bande di Guevara, proviamo ad immaginare uno scenario italiano di fine estate.
E se domani Berlusconi e il Centro Destra si rompono le scatole delle manfrine della giunta per elezioni che non decide sulle contestazioni ?
La Casa delle Libertà dichiara decaduto il parlamento, forma un governo libero e arma i propri sostenitori.
Nucleo centrale del Governo Libero d’Italia è il Lombardo Veneto, dove confluiscono i sostenitori (armati) della Casa delle Libertà e vengono promulgate disposizioni di legge fatte osservare dalla Milizia Volontaria della Libertà.
E così accade che:
- le tasse vengono ridotte ad una flat tax del 10% per tutti;
- la criminalità viene perseguita senza “se” e senza “ma”
- l’immigrazione illegale è solo un ricordo
- la parte più produttiva del paese, con il Governo delle Libertà, diventa lo stato più ricco dell’europa con aumento del PIL che fa concorrenza a quello cinese
- la giustizia diventa finalmente Giustizia (con la “G” maiuscola) grazie a giudici scelti tra avvocati e giuristi di chiara fama ed esperienza e a pubblici ministeri eletti dal Popolo
- si vara una costituzione federalista e presidenziale, riducendo all’osso i costi e la presenza del pubblico con contestuale ampliamento di ogni libertà
.
Bel sogno !
Secondo voi la sinistra al potere in quel collassato parlamento bizantino che diventerebbe Roma senza il Centro Destra, accetterebbe tutto questo ?
In base alle dichiarazioni dello skipper della Farnesina e della senatrice, presidentessa mancata (per fortuna!) della commissione difesa del senato, si dovrebbe dire di sì.
In fondo la CdL rappresenta il 50% (e forse più) degli Italiani, quindi sarebbe un importante movimento politico, sia pur “armato”, legittimato dalle stesse parole dei sinistri.
Eppure, chissà perché, mi punge vaghezza che a sinistra squittirebbero al colpo di stato, alla rivolta armata, e chissà quante altre amenità.
Allora perché si dovrebbe accettare la presenza di una milizia armata, per di più terrorista, in Libano senza l’ordine di disarmarla, anche manu militari ?

Entra ne

23 agosto 2006

Basterebbe la normale diligenza del buon padre di famiglia


Non possiamo nasconderci dietro un dito o inseguire un ipocrita buonismo che conduce alla rovina.
Il Cardinale Giacomo Biffi, con un discorso che resterà nella storia , ci aveva già ammonito sui rischi di una immigrazione selvaggia e, soprattutto, sulla follia di una mancata selezione degli immigrati in base alla loro possibilità e volontà di integrarsi.
Quasi nello stesso periodo ritroviamo gli stessi temi, preannunciati da un rappresentante della comunità musulmana di Roubaix (Francia).
L’intervista è stata ripresa anche da La Voce del Sud del 29/1/2000 ed ora circola via mail, grazie a qualche meritevole persona di buon senso.


Perchè in questi anni c’è stato un così grande flusso migratorio, possibile che solo ora da questi paesi ci sia questa spinta a "cercare lavoro a stare meglio " ma 30 40 50 fà non stavano ugualmente male come oggi?
La domanda nasce spontanea "COSA C’E' SOTTO"?In un intervista rilasciata da un rappresentante della comunità musulmana di Roubaix (Francia) Mohamed Salaui, al giornalista franco-algerino Philippe Aziz che l'ha inserita nel suo recente libro "Le Paradoxe de Roubaix".
In Italia tale intervista è stata pubblicata dal periodico torinese "Il Nuovo Osservatorio Cattolico" n° 16 settembre 1999.

A- Il risveglio generale dell'islamismo nel mondo intero, non dovrebbe suscitare certi timori nel mondo occidentale, e particolarmente francese?
S - Sicuramente. L'impero islamico, che fu un tempo più grande di quello di Roma, si irradiava su una grande parte del mondo come era stato comandato dal profeta. Quindi come volete che non riprenda il posto che è suo?
A- D'accordo ma in Francia la vostra religione è largamente ammessa e rappresentata. basta considerare il numero delle moschee, più di 1500!
S- No! perchè le leggi della vostra repubblica non sono conformi a quelle del Corano, e non devono essere imposte ai musulmani che non possono essere governati che dalla Sharia.. Noi quindi andremo ad operare per prendere questo potere che ci è dovuto. Cominceremo da Roubaix che è attualmente, per oltre il 60% una città a maggioranza musulmana.
A- Credete che l'intero 60% di musulmani di Roubaix voteranno per eleggere un sindaco musulmano? Certuni, bene integrati, non vorranno saperne di un tale programma.
S- Ricordatevi che sulle vostre antenne della televisione, il Re del Marocco in persona da dichiarato che un arabo resta sempre un arabo, e il Corano ci dice che anche un bambino nato da un'unione tra un arabo e una infedele resta e permane un arabo, come anche i suoi figli, per sette generazioni. Avete avuto una magistrale dimostrazione di questa solidarietà fra arabi, musulmani o non, quando il nostro fratello Khaled Lelkel, compromesso con gli attentati del metrò di Parigi del '95. ricercato da tutte le polizie, e morto martire, fu alloggiato, nutrito e spalleggiato dall'insieme della popolazione araba di seconda o terza generazione. Ciò mostra la vostra ingenuità.
A- Per ritornare a Roubaix, che cosa farete allora dei non arabi/non musulmani?
S- E' già previsto. la minoranza cristiana avrà lo statuto dei DHIMMI (gli infedeli assoggettati al potere islamico). Sarà una categoria a parte di gente che potrà riscattare le sue libertà e diritti pagando un'imposta speciale. Inoltre, faremo quanto necessario per condurli mediante la persuasione dalla nostra parte. Coloro che rifiuteranno, malgrado i nostri sforzi di convertirsi, saranno trattati come si deve. se noi siamo i più forti è Dio che l'ha voluto: non abbiamo le costrizioni dell'bbligo cristiano di portare assistenza alla vedova, all'orfano, ai deboli, e agli handicappati. Al contrario, possiamo schiacciarli, se costituiscono un ostacolo, soprattutto se sono degli infedeli!
A- Ciò che dite è sconvolgente!
S- sembrate dimenticare le vostre crociate, le vostre colonizzazioni e le vostre cristianizzazioni. D'altronde non date alcuna importanza alla fecondità delle nostre donne arabe che seguono i precetti del Corano e i parti delle quali, 4,5,6 figli o più per donna, vi sommergeranno. Paradossalmente, col vostro bisogno di considerarci come francesi, finanziate e nutrite coloro che diventeranno i vostri padroni.
A - Dubito assai che possiate contare su tale armata di ombre.
S- Avete la memoria corta. ricordatevi che alle ultime elezioni che si sono svolte in Algeria nel corso del '96, più di 2 milioni di algerini residenti in Francia sono andati a votare per solidarietà. la mobilitazione ha funzionato bene.
A- Ma allora, che cosa attendete per agire?
S- La nostra invasione "pacifica" a livello europeo, ben condotta, non è ancora terminata. Vogliamo agire simultaneamente in tutte le nazioni ospitanti. Avete creato delle leggi per punire quelli dei vostri che avessero dei propositi razzisti a nostro riguardo. Vedete fin dove arriva la vostra cecità. "

Non ci vuole una intelligenza superiore per capire che quel che nel 1999 e nel 2000 sembrava solo un allarmismo, oggi è tragica realtà.
Purtroppo gli “equivicinanti” non posseggono, nonostante la spocchia che mostrano, neppure un briciolo di quel minimo buon senso comune.
A buon intenditor …

Entra ne

21 agosto 2006

Non cali l’oblio sulla bestialità comunista


"Nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1968 i carri armati del Patto di Varsavia entrarono in Cecoslovacchia per soffocare quella che sarebbe passata alla Storia come la “Primavera di Praga”."
Iniziava così il mio post del 21 agosto 2005 , in memoria di una delle tante bestialità figlie dell’ideologia comunista.
Una ideologia che ancora oggi, nonostante tutto quello che è accaduto e tutto ciò che si è dimostrato di sbagliato in essa, continua a traviare e accecare molte persone.
Al punto che in Italia gli epigoni del comunismo hanno occupato le massime cariche dello stato e dettano legge ad un governo nato per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, cioè con il tipico sistema comunista di occupazione del potere.
Comunisti che intravedono la loro rivincita, appoggiandosi al fondamentalismo terrorista islamico, in cui ritrovano larga parte delle loro parole d’ordine, a cominciare dall’odio viscerale verso la Civiltà rappresentata dalla democrazia, dalla libertà individuale, dai Valori dell’Occidente, dagli Stati Uniti d’America.
Non c’è differenza tra l’odio antiamericano e antioccidentale dei comunisti negli anni che, dopo la seconda guerra mondiale, sono arrivati fino al quel novembre 1989 che sembrava potesse dare un nuovo slancio all’Umanità e l'odio antiamericano e antioccidentale dei musulmani portatori di una visione del mondo fondata su una religione che ha fermato la loro evoluzione ad almeno sei secoli fa.
Non c’è differenza tra l’invasione del Kuwait nel 1990 da parte del musulmano Saddam Hussein e quella dell’Ungheria nel 1956 e della Cecoslovacchia nel 1968.
Non c’è differenza tra le brigate rosse, la RAF (che non è l’aeronautica di Sua Maestà ma bensì le brigate rosse tedesche della banda Baader Meinhof), i tupamaros, i vietcong, i barbudos cubani, e hamas, hetzbollah, al quaeda, i talebani.
Sono frutto dello stesso odio antioccidentale che nega la Civiltà, nega la Democrazia, nega la Libertà.
E infatti a sostenere hamas, hetzbollah, al quaeda, talebani, sono scese in piazza le scorie ancora attive di quei partiti comunisti che, in epoche precedenti, hanno sempre combattuto dalla parte sbagliata.
Contro la Nato, contro i Pershing e i Cruise, contro l’Occidente, contro gli Stati Uniti.
Anche per questi motivi non devono essere coperte dall’oblio le bestialità commesse in nome del comunismo, perché sono le stesse bestialità che commettono i terroristi islamici e sono gli stessi comunisti (ex, post, neo, vetero che sia) a giustificarle, tollerarle, comprenderle, perseverando nel loro errore.
Onorare le vittime del terrorismo imperialista comunista, significa onorare le vittime del terrorismo imperialista musulmano.
Ricordarle, significa lasciare aperta la porta alla speranza che i nostri figli non debbano più confrontarsi con simili aberranti bestialità e con i loro rivoltanti tedofori.

Entra ne

18 agosto 2006

D'alema:dimmi con chi vai e ti dirò chi sei


Il proprio dna non si riesce a mascherare.
Se uno ha lanciato molotov (e se ne vantò pure) da giovane, non può non apprezzare chi lancia missili sulle città israeliane.
Così il signor D'Alema, sfortunatamente nostro ministro degli esteri, si è esibito in una romantica passeggiata - con sullo sfondo le macerie di Beirut - con un deputato al parlamento libanese, appartenente al gruppo terrorista hetzbollah.
Naturalmente è tutto in linea con una coalizione che ha messo in parlamento ex terroristi, no global e personaggi sotto processo per atti di vandalismo nelle città.
Con simili premesse stiamo per mandare qualche migliaio di soldati in Libano, senza neppure conoscere ancora le regole di ingaggio.
Una mossa azzardata che, stante il favore con la quale è stata accolta negli ambienti pacifinti, e le premesse contenute nelle dichiarazioni e nelle compagnie frequentate da D'Alema, ci dice molto male.
Se poi aggiungiamo che il comando della spedizione sarà affidato ai francesi, recidivi in Libano e ben conosciuti per abbandonare le posizioni, perdere le guerre e scaricare sul prossimo le incombenze di difendere le posizioni (veggasi prima e seconda guerra mondiale, Algeria, Libano appunto e Indocina) possiamo solo augurarci che i nostri soldati riescano a limitare i danni, perché la spedizione nasce sotto pessimi auspici e non crediamo di essere lontani dal vero se diciamo che, prima o poi, i francesi daranno forfait (stanno già, come si suol dire, "tirando il culetto indietro" mentre i tedeschi manderanno solo una squadra navale) e al loro posto dovranno subentrare e raccogliere i cocci gli Anglo Americani o gli Israeliani dovranno portare a termine ciò che hanno appena iniziato (cosa che sarebbe stato sensato lasciare che facessero senza soluzione di continuità che rafforza solo le difese terroriste).
Ogni buon Italiano non può quindi che manifestare apertamente la propria totale dissociazione dalle dichiarazioni, dalle compagnie, dagli atteggiamenti, dalle passeggiate di D'Alema (che probabilmente sarebbe più produttivo se passasse il suo tempo a navigare con la sua barca) e ci chiediamo il perché l'ala moderata della sinistra (se c'è) taccia persino davanti a simili comportamenti.
Rimane la speranza che l'avventura cui la sinistra ci sta portando in Libano sia la tomba di questo governo, come l'avventura delle Falklands fu la tomba del regime argentino di Galtieri, ma senza danni per le nostre incolpevoli Forze Armate.

Entra ne

16 agosto 2006

In Libano solo se serve per neutralizzare gli hetzbollah


Sono contrario alla missione in Libano, così come si prospetta.
I motivi sono gli stessi che, in modo elegante, ha esposto Paolo Guzzanti ne Il Giornale di Ferragosto (articolo purtroppo non in linea nel sito del quotidiano), dal quale apprendo con soddisfazione che lui voterà comunque contro.
Bisogna evitare ogni ipocrisia e dire che la missione dovrebbe consistere in una forza combattente che abbia come scopo il disarmo e la neutralizzazione dei terroristi di hetzbollah.
Cioè l’obiettivo che si era prefissato Israele e che non è riuscito completamente.
Intendiamoci.
I terroristi hanno perso: sono stati costretti a sloggiare dal sud del Libano e dovranno accettare la presenza dell’esercito regolare libanese e delle forze onu in una zona che, fino a un mese fa, era loro territorio riservato.
Ma Israele, purtroppo, non ha vinto, perché i terroristi sono ancora armati, continuano a ricevere armi dalla Siria e dall’Iran e abbiamo potuto constatare come l’arsenale e la preparazione acquisita grazie al disinteresse di chi avrebbe dovuto vigilare, rendono necessaria un’azione repressiva e di neutralizzazione delle bande terroriste.
Purtroppo di tutto questo non c’è traccia nell’intendimento della sinistra di inviare truppe.
Anzi è apparso evidente lo sbilanciamento verso i musulmani di D’Alema, che ha visitato Beirut e Il Cairo, ma non Gerusalemme ed ha rilasciato dichiarazioni che non possono certo essere considerate un buon viatico per la missione dei nostri militari e neppure "equivicinanti".
Se, quindi, la missione sarà solo di mettersi in mezzo tra due contendenti, senza agire per rimuovere le cause della tensione che sono rappresentate dalla presenza di una milizia terrorista musulmana armata, allora tanto vale restare a casa e lasciare che, alla prossima scintilla, Israele completi, anche nel nostro interesse, l’operazione di bonifica nel Libano.
Anche perché non sono ben chiare le regole di ingaggio alle quali i nostri militari dovrebbero attenersi.
Potranno perquisire i mezzi che arrivano nel sud del Libano ?
Potranno imporre il disarmo dei terroristi ?
Potranno sparare per primi se valuteranno di essere in una situazione di pericolo ?

L’interesse dell’Italia non è di difendere i resti delle milizie terroriste, ma quello di neutralizzarle definitivamente, per chiudere uno dei fronti esterni che minacciano la nostra sicurezza.
L’altro fronte, quello interno, appare fortemente compromesso da una maggioranza nata per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, nella quale allignano forze politiche organizzate manifestamente antisraeliane e che simpatizzano per i terroristi (che loro chiamano “resistenti”).
Un fronte interno nel quale cominciano torbide manovre come la bomba esplosa a Milano, senza danni, con una rivendicazione che, se interpreta il sentimento di moltissimi italiani (soprattutto dopo il ddl sulla cittadinanza, la legalizzazione di centinaia di migliaia di immigrati, la liberazione di migliaia di extracomunitari, i fatti di Padova, il barbaro assassinio della ragazza pakistana a Brescia, i falliti attentati di Londra e l’elenco potrebbe continuare) ha però il sospetto sapore di un trappolone per i soliti babbei.
E ancora una volta chiniamoci davanti alla brillante matita di Forattini , che ha saputo, con la vignetta pubblicata ne Il Giornale del 15 agosto, cogliere l’essenza dell’invio delle nostre truppe in Libano.

Entra ne

14 agosto 2006

Non è mai troppo tardi


La vittoria per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere della sinistra alle elezioni dell’aprile scorso, ci aveva fatto pensare a perdite economiche, tasse e clientele che sarebbero state foraggiate a piene mani.
Quello che sta accadendo, invece, ci induce a ritenere che siamo finiti nelle mani di incapaci, il che è ancora peggio che essere nelle mani di delinquenti perché questi ultimi, almeno, ogni tanto si riposano.
Dopo uno sventato attentato che avrebbe causato migliaia di vittime, chi dovrebbe guidare il paese rilascia dichiarazioni kafkiane su quanto si diverte (salvo poi correre a Roma alla vigilia di Ferragosto per cercare di far quadrare le istanze contrapposte della sua coalizione arlecchino).
Uno dei suoi vice, attribuisce la situazione alla “avventura Americana in Iraq”, rimuovendo completamente il crimine commesso l’11 settembre 2001 materialmente contro New York e Washington, sostanzialmente contro l’intera civiltà, da parte dei terroristi musulmani e che è stato la causa scatenante della reazione bellica, paragonabile a quella posta in atto dopo le ripetute aggressioni nazionalsocialiste e giapponesi che diedero il via alla seconda guerra mondiale.
L’altro vicepresidente del consiglio e ministro degli esteri, invece di solidarizzare con Israele, vittima di continue aggressioni terroriste, blatera di “equivicinanza” (evidentemente tra Israele e i terroristi di Hetzbollah) e di “reazione sproporzionata” di Israele a tali aggressioni.
Fornendo così il destro a Forattini di disegnare una splendida e pienamente azzeccata vignetta , pubblicata ne Il Giornale dell’11 agosto.
In tale disegno, si vedono i maggiorenti della sinistra in corteo a favore degli Hetzbollah, con Amato che dice a D’Alema:
Capo a Londra hanno sventato attentati terroristici agli aerei”.
E il D’Alema forattiniano che risponde:
Mi sembra una reazione esagerata”.
In quel disegno c’è tutta la sinistra italiana !
La stessa sinistra che si ostina a difendere un provvedimento suicida come il disegno di legge che facilita l’acquisizione della cittadinanza italiana, che libera con l’indulto anche immigrati illegali, che non considera terroristi i “guerriglieri”, che legalizza centinaia di migliaia di immigrati senza alcun criterio o esame dando così un pessimo segnale a quanti vorranno ancora venire a casa nostra.
La stessa sinistra schizoide che a Padova costruisce un muro per dividere una zona residenziale da un agglomerato abitato da extracomunitari illegali e criminali, preferendo, invece di catturarli ed espellerli, espropriare ai cittadini una porzione del loro territorio per concederlo, in una sorta di extraterritorialità, alle bande degli immigrati.
La stessa sinistra che, dopo l’accoltellamento di un suo “volontario” (provenienza cgil/arci, quindi con una impostazione ideologica tale per cui possiamo bene immaginare con che spirito sia andato a Gerusalemme), invece di puntare l’indice sui palestinesi e fare il “mea culpa” per aver, come sempre, sbagliato nel valutare chi merita e chi no, ipotizza responsabilità israeliane e giustifica fino all'inverosimile persino l'assassino, attribuendo la responabilità ad un generico "clima di violenza", nascondendo la testa sotto la sabbia, come se non fossero i palestinesi, i musulmani responsabili di tale clima.
Quella stessa sinistra che vorrebbe fuggire dall’Iraq e dall’Afghanistan, lasciando campo libero ai terroristi, invece di braccarli e sterminarli, come meritano.
E cresce la nostalgia per l’Italia di Berlusconi.
Cresce il rimpianto per non aver contestato subito, con forza e in piazza un risultato elettorale che ci convinciamo sempre più, non sia il frutto del voto degli italiani.
Perché gli italiani non possono essere così sciocchi da voler essere guidati da questa manica di pericolosi incapaci.
Non è mai troppo tardi.

Entra ne

12 agosto 2006

Piove, governo ladro !


Sabato d’agosto con la pioggia, insistente, tutto il giorno.
Un’ottima occasione per immergersi nella lettura.
Le scelte non mancano: sul comodino (che poi non è il comodino, ma la vecchia scrivania, compagna di tante battaglie) ci sono sempre dei libri da leggere.
Le librerie sparse nelle varie stanze, poi, ne hanno molti e molti di più pronti per essere riletti.
Saggio o romanzo ?
Andiamo sul leggero.
Ho appena finito di rileggere Cesare Beccaria , Dei delitti e delle pene , che mi ha fornito lo spunto per alcune considerazioni in favore della pena di morte , allora vada per un romanzo.
Anche qui la scelta non manca, tra gialli e fantascienza … ma ho appena finito di leggere l’inedito fresco di stampa di Clifford Simak “Là dove alberga il male” e, a seguire, la mia copia numerata della Contrada delle stelle, il
Vargo Statten de “Il numero dell’infinito” ...
Avventura o storia ?
Già, storia.
Perché non proseguire con la storia romana, riveduta e corretta da Colleen McCullogh (sì, quella di “Uccelli di rovo” ) ?
A che punto ero arrivato ?Ah, sì, “Le donne di Cesare .
Bei tempi quelli della Roma di e dei Cesari … !
Mi vedrei bene nella parte di Publio Aurelio Stazio , il senatore epicureo, amico dell’Imperatore Claudio, talmente pieno di rendite da non doversi preoccupare se qualche liberto gli spilla sesterzi perché lui, diretto dall’abile penna di Danila Comastri Montanari , indaga e scopre perfidi assassini.
E maghrebini e palestinesi del tempo, sottomessi e disinnescati.
Magari c’è ancora tanto da imparare su come Roma, 2000 anni fa, riuscì a gestire un impero.
Forse è sufficiente leggere Cicerone per capirlo:
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace”.
Magari dovremmo ricordarci più spesso delle nostre radici e dell’insegnamento degli Antichi.
Piove, governo ladro !

Entra ne

11 agosto 2006

O noi, o loro


Sventato attentato a Londra: i terroristi musulmani, cittadini britannici di seconda generazione, volevano far esplodere in volo una decina di aerei.

sembra tutti giovani cittadini britannici di origine pachistana o dell'Asia meridionale” (ANSA)

A British police official says the suspects are "homegrown," though it was not immediately clear if all of the people in custody are British citizens. The official says police investigating the foiled attack are working closely with the South Asian community” (CBS NEWS)

E adesso, cattocomunisti al governo ?
Siete ancora così incoscienti da voler elargire la cittadinanza italiana con tutta la faciloneria prevista dal vostro disegno di legge ?
Siete ancora così incoscienti da voler legalizzare centinaia di migliaia di illegali ?
Siete ancora così incoscienti da lasciar liberi, in pieno agosto, migliaia di extracomunitari, senza arte né parte, già assicurati nelle nostre galere ?
Siete ancora così incoscienti da considerare onorevoli guerriglieri chi recluta per ingrossare le file dei terroristi ?
Siete ancora così incoscienti da voler scappare dall’Iraq ?
Siete ancora così incoscienti da teorizzare l’equivicinanza tra Israele e i terroristi hetzbollah ?

Se sarete ancora così incoscienti da continuare nella politica che avete perseguito sino ad oggi, senza alcun ripensamento, sarà solo colpa vostra tutto quello che potrà accadere.
Ora più che mai appare evidente che l’alternativa non è tra guerra e pace, ma bensì tra sicurezza e resa.
L’alternativa è tra noi, la Civiltà, il benessere, il progresso che l’Occidente ha assicurato al più vasto numero di persone mai beneficiato nella storia dell’Umanità e loro, il fondamentalismo musulmano, sanguinario, la barbarie, la miseria e l'ignoranza per il maggior numero di persone raggiungibili.
O noi, o loro.
Con noi, la vita; con loro, la morte.

Entra ne

09 agosto 2006

A me Madonna è sempre piaciuta


Non era mia intenzione scrivere sullo spettacolo messo in scena all’Olimpico di Roma domenica sera, ma leggendo ieri ne Il Resto del Carlino l’articolo indignato (cui non ho trovato link) dell’on.Luca Volontè (Udc, cioè di quel partito che per 5 anni ha messo i bastoni fra le ruote di Berlusconi e che ora, nel pieno e morale rispetto della volontà degli elettori sta lanciando segnali di fumo alla sinistra) mi è venuta l’ispirazione di scrivere un breve commento, in controcorrente rispetto a quelli che ho letto finora.
Sarà perché alle elementari, all’età di 7 anni, mi dissero di stare zitto e non cantare perché facevo stonare anche gli altri, sarà quindi perché di musica non capisco nulla e continuo allegramente a stonare in ogni coro (materiale e figurato …) ma a me Madonna è sempre piaciuta.
Tanto che nella mia cdteca sono 16 i cd di Madonna, dal “The first album” a “Confession”, con la serie intenzione di continuare.
Certo, anche Beatles e Battisti, Country e colonne sonore di film – western e non - a cominciare da quelle di Ennio Morricone, oltre a svariati “minori” (per me, praticamente tutti gli altri), mi piace variare ...
Oltre all’on. Volontè, anche alcuni parlamentari della Margherita hanno vibratamente contestato lo spettacolo (scusate, ma proprio non riesco a chiamare “concerto” una esibizione di musica leggera) di Madonna: da che pulpito !
Quei parlamentari hanno cavalcato l’onda della notizia esattamente come Madonna cavalca l’onda della provocazione.
Ma mentre Madonna una sua coerenza in 23 anni di carriera l’ha avuta, quei signori la coerenza non sanno neppure dove stia di casa.
O si sono dimenticati di stare in una coalizione (e ogni singolo parlamentare – soprattutto se senatore - in quella ammucchiata è determinante per la sua sopravvivenza) che loro puntellano, pur avendo delle azioni che sono fortemente in contrasto con l’insegnamento di quella chiesa che vorrebbero difendere.
Così vediamo alcune checche eccitate tra gli intervisti dai tg, entusiaste di Madonna, mentre coloro che fustigano moralmente l’esibizione della stessa cantante si apprestano a proporre o comunque appoggiare l’unione tra persone dello stesso sesso.
Vediamo barbudos degni di Castro e dei centri sociali felici spettatori di quello spettacolo che tali parlamentari contestano, rimuovendo il fatto che capi degli stessi centri sociali e financo ex terroristi allignano in parlamento e in posti di rilievo grazie anche al loro voto.
Vediamo alternativiprogressisti” che applaudono la pop star criticata dai pudibondi parlamentari “cattolici” che, però, si tengono un ministro che ha ribaltato i criteri sulla ricerca embrionale in sede europea.
Ma Madonna ha passato e archiviato numerosi periodi storici e politici.
Divenne celebre nel 1983.
Esisteva l’Urss, Reagan era presidente degli Stati Uniti, la Thatcher Primo Ministro britannico, in Italia c’era Craxi, solo cinque anni prima la vicenda Moro e sei anni prima la rivolta degli “autonomi”.
Madonna archiviò quel periodo dando, anche spettacolarmente il via, all’epoca degli “yuppies”.
E poi il crollo del comunismo sovietico e la guerra del Golfo, tangentopoli e la rinascita dell’Italia con Berlusconi ed ora il ritorno agli anni bui.
Forse sarebbe troppo, anche se temporalmente e concettualmente corretto viste le grandi diversità che si appalesano tra il 1983 ed oggi, recitare “ea si nomò: due secoli, l’un contro l’altro armati sommessi a lei si volsero, come aspettando il Fato” , ma sicuramente Madonna ha rappresentato una continuità nella musica pop, pur nella obbligata discontinuità (così sono contenti anche i pruriginosi parlamentari “cattolici”) di comportamenti e stile che le ha consentito di rimanere per 23 anni al vertice.
Non darei neppure tanto peso ai suoi “messaggi” politici, tesi più che altro ad incantare qualche migliaio di individui (quelli poco sopra approssimativamente elencati) visto che anche Madonna non può certo pensare che professionisti di mezza età vadano oltre rispetto all’acquisto dei suoi cd.
Anche la “politica” è strumento di promozione del proprio prodotto, una volta individuato il target.
Piuttosto ci sarebbe da pensare che ben poca cosa sono coloro che si lasciano irretire da un messaggino in mezzo a un paio d’ore di musica e canzoni.
Un po’ come quelli che parlano di “banca etica” se qualche istituto di credito organizza kermesse buoniste di raccolte fondi, anche per mascherare il modo in cui realizza i propri cospicui utili (magari aiutati anche dai provvedimenti votati da certi parlamentari “cattolici” … e il riferimento all’obbligo di pagare i professionisti con bonifici e carte di credito in modo da creare un gigantesco sistema di spionaggio tributario che passa obbligatoriamente attraverso i servizi bancari, è esattamente voluto).
Ma ben più dei messaggini opportunisti, ad usum delphini, Madonna rappresenta la vittoria dello spirito libero, individualista, dell’iniziativa privata e della caparbia volontà del singolo.
Come infatti giudicare altrimenti un successo che dura ininterrottamente da 23 anni, nonostante reiterate stroncature – soprattutto per le esibizioni da attrice - che non ne hanno scalfito l’immagine ?
Come giudicare la trasformazione, sempre restando al vertice, di quella grassoccia e non certo bella né alta, cantante italoamericana, in una icona del sesso e della musica pop, che a due passi dai 50 anni sfoggia una energia e una silhouette che molte ventenni non possono (e forse non potranno mai) esibire ?
Allora, più che il Manzoni potrebbe essere il caso di citare Alfieri: “volli, sempre volli, fortissimamente volli”, perché il successo di Lady Ciccone è la vittoria della volontà e della caparbietà.
Un insegnamento per tanti che si nascondono, che hanno paura, che non rischiano, che preferiscono il sicuro di un impiego pubblico, invece di una attività nel privato o nelle professioni.
Madonna ci può indicare la strada – quella della volontà e dell’impegno, non quella del pop ! - che è una strada di libertà e di individualismo, nettamente contrapposta a quella grigia dell’assistenzialismo che in troppi, tanti perseguono e pretendono.
E, per finire, veniamo alla sua provocazione religiosa che è una costante di tutta la sua carriera.
Io non sono un praticante, purtroppo mi manca la capacità di avere Fede, ma se lo fossi un potrei dire che se Madonna (e non solo) ha preso di mira la mia religione, lo fa perché è una religione universale, importante e che caratterizza gran parte della esistenza di tutti.
E’ mirare al “bersaglio altoperché qualsiasi altro non darebbe egual ritorno … grazie anche ai parlamentari “cattolici” che si indignano ma vanno a braccetto con chi vorrebbe tappare la bocca al papa e ai vescovi (tranne quando espongono idee loro utili, come ad esempio su amnistia e indulto: allora sì che possono parlare !).
E allora, cari amici Cattolici (quelli veri, non quelli che vanno a braccetto con comunisti atei e rosapugnettari laicisti) possiamo tornare a citare il nostro amato Manzoni, cattolicissimo: “nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lei del creator suo spirito più vasta orma stampar”.

Avvertenze: prima che qualche piattola proponga sciocche puntualizzazione, ricordo che ho “tradotto” al femminile quel che il Manzoni riferiva al maschile …


Entra ne

07 agosto 2006

Battlestar Galactica


Bella donna, vero ?
E se vi dicessi che è un Cylon, un “tostapane” ?
Averne di “tostapane” così !
Tricia Helfer, nell’immagine, è “Numero 6”, il Cylon di cui è innamorato il dottor Gaius Balthar nella nuova serie di Battlestar Galactica, un telefilm “cult” degli anni ottanta, che dal 2003 è tornato con tre nuove serie (due delle quali in corso di trasmissione per il ciclo “Sci-Fox” dal canale satellitare Fox: le trasmissioni riprenderanno il 4 settembre).
La storia è la stessa della prima serie che si avvaleva di interpreti quali Lorne Greene (Comandante Adama, ma anche indimenticabile protagonista di una serie "cult" western: Bonanza), Richard Hatch (Apollo), Jane Seymour (Athena).

I Cylon sono robot sfuggiti al controllo dell’uomo.
Si sono evoluti.
Hanno attaccato e dopo una lunga guerra ci fu un armistizio.
Dopo 40 anni i Cylon sono tornati.
Hanno distrutto tutti i pianeti.
Si sono salvati solo in 48000, che viaggiano a bordo della Battlestar Galactica verso un pianeta da cui si dice abbia avuto origine la razza umana: la Terra.
Come nella prima serie c’è il Comandante Adama (interpretato da Edward J Olmos che qualcuno ricorderà essere stato il tenente di Miami Vice), ma c’è anche una autorità civile il Presidente Laura Roslin (Mary McDonnel) che guida il suo popolo verso la Terra.
C’è ancora Apollo interpretato da Jamie Bamber e il Dottor Balthar (James Callis).
La novità è data dall’aumento dei personaggi femminili.
Oltre alle già citate Tricia Helfin e Mary McDonnel, abbiamo un’altra Cylon (il tenente Sharon “Boomer” Valerii) interpretata da Grace Park e lo stesso personaggio di Skorpio (Starbuck in inglese) interpretato da Kate Sackoff.


25 anni sono tanti e si vedono begli effetti speciali, nella perfezione delle immagini.
Ma anche in una particolarità della storia, appena accennata, ma interessante per la sua impostazione: gli Umani credono negli Dei, i Cylon – evolutisi in forma umanoide - credono in un solo Dio.
L’anno scorso parlammo di due serie televisive di fine anni sessanta - inizio settanta, che sembrano definitivamente “chiuse”, mai più riprese: Ufo , Spazio 1999 e I Sopravvissuti .
Battlestar Galactica fa eccezione e segue il solco di Star Trek, riscuotendo un (meritato) successo anche nella nuova edizione.
Nelle fotografie: Tricia Helfer, il cast della prima serie e quello della nuova serie in corso.


Entra ne

04 agosto 2006

Un nuovo Risorgimento contro l’invasione degli immigrati


Sono di questi giorni una serie di notizie dal fronte dell’immigrazione che denunciano come si stia scivolando verso una deriva che porterà tensioni e scontri in tutta Italia.
La legalizzazione di 350000 immigrati.
L’aumento degli sbarchi degli illegali, attratti dalla facilità con la quale il governo cattocomunista concede loro di restare in Italia.
Il progetto di “ricongiungimento” che porterà una autentica invasione di vecchi e giovani extracomunitari, senza arte né parte e con la pretesa di ottenere vitto, alloggio e assistenza, il tutto a spese del contribuente italiano.
Il disegno di legge per ridurre a cinque gli anni di residenza necessari per ottenere la cittadinanza italiana.
L’applicazione dello ius soli al posto del tradizionale ius sanguinis, che comporterà l’automatica acquisizione della cittadinanza italiana a chi nasce sul nostro territorio, anche se i genitori non sono cittadini italiani.
Tutto questo porta ad un aumento geometrico delle pretese di questi immigrati, che vorrebbero introdurre in Italia leggi e dettami dei loro arretrati costumi, come reso evidente dall’assurdità di riservare porzioni di spiaggia alle donne musulmane perché possano fare il bagno con il velo (sic!) e lontano dagli occhi degli uomini(!!!).
E noi dovremmo subire tutto questo ?
Dovremmo accettare l’esproprio del nostro diritto a comandare a casa nostra ?
Dovremmo accettare l’esproprio di parti del nostro territorio per soddisfare le pruderie sessuali dei musulmani ?
Dovremmo accettare di dividere il nostro diritto di voto con degli immigrati che nulla sanno della nostra Storia, della nostra Cultura, della nostra Tradizione e che non possono quindi interpretare l’anima profonda del Popolo Italiano ?
Chi si propone di vendere l’Italia in questo modo è “equivicino” ad Efialte che alle Termopili indicò agli invasori persiani il sentiero per prendere alle spalle gli Spartani attestati a difesa delle libere città greche.
E sono i Grandi della nostra storia letteraria, che ci insegnano che l'Italia deve restare agli Italiani (quelli veri !).

L’han giurato:altri forti a quel giuro
Rispondean da fraterne contrade,
affilando nell’ombra le spade
che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte.
O compagni sul letto di morte,
o fratelli su libero suol

una gente che libera tutta,
o fia serva tra l’Alpe ed il mare ;

una d’ arme,
di lingua , d’altare , di memorie, di sangue e di cor .

Entra ne

03 agosto 2006

Silvio è tornato !


Con un appassionato discorso alla Camera Silvio Berlusconi ha ripreso le redini della Casa delle Libertà.
Rinfrancato dall’ammissione del Milan alla Champions e da sondaggi che indicano, nonostante le discussioni interne, una prevalenza sulla sinistra in calo di fiducia, Berlusconi ha esposto, nel modo migliore possibile, l’opposizione del Centro Destra alle sovietizzazioni della sinistra.
L’invasività dei provvedimenti fiscali toglie libertà a tutti fino ad arrivare ad una autentica “vendetta sociale” nei confronti di quelle categorie che la sinistra non considera “amiche”.
Le sette fiducie sette che la sinistra è stata costretta a porre persino alla Camera, dimostrano che il governo è arrivato, dopo poco più di due mesi, alla canna del gas.
Il paragone più calzante è quello con la gerontocrazia del Cremlino comunista, quando, già mummie, la nomenklatura del Pcus si presentava sulla Piazza Rossa per applaudire la parata militare e, come accade oggi per il despota cubano Castro, annunciavano che il segretario godeva ottima salute … salvo annunciarne la morte pochi giorni dopo.
L’energia con la quale Silvio Berlusconi ha capeggiato il Centro Destra nella battaglia parlamentare fa ben sperare per la ripresa autunnale, quando la Casa delle Libertà dovrà sferrare ripetuti colpi alla sinistra, mobilitando anche le piazze, informando sul regime inquisitorio, da spionaggio tributario, che si sta formando all’ombra di un ulivo rinsecchito.
Un'azione di demolizione della sinistra, prima che la metastasi derivante da questo governo corrompa tutto, che non deve avere come sbocco la "grande coalizione" il cui marcio fetore comincia a farsi sentire in tutte e due le parti della barricata.
Non è possibile pensare di trovare un qualsivoglia accordo anche con la parte ... "meno peggio" di una sinistra che ha saputo solo:
- tartassare le categorie produttive
- bloccare o ritardare le riforme di Berlusconi
- perdere il ruolo di primo piano in politica estera, abbandnando l'asse con Washington e Londra per accucciarsi ai piedi di Parigi
- promuovere un indulto ( la cui responsabilità ricade anche su un Berlusconi ancora assente che, comunque, con il discorso di ieri si è ampiamente riscattato) che ha liberato dalle carceri 13000 delinquenti (che infatti vi stanno già tornando!)
- legalizzare con un tratto di penna 350000 immigrati
- promuovere l'arrivo di un paio di milioni di immigrati per il "ricongiungimento"
- pensare di fornire addirittura una "dote", naturalmente prelevata dai conti pubblici, per gli extracomunitari che arrivano in Italia
- far perdere il 10% in tre mesi alla borsa.
Il Berlusconi di ieri alla Camera è incompatibile, come lo siamo noi, con questa sinistra e non è assolutamente pensabile un qualche accordo, tranne quello di tornare al voto.
E’ l’ora della fiducia, non quella parlamentare, ma quella di riuscire buttare a mare questa maggioranza nata per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere e che ha già mostrato la corda con la quale si impiccherà.
Basta crederci, volerlo e perseguirlo senza tentennamenti.

Entra ne

02 agosto 2006

2 agosto, ore 10,25


Per la venticinquesima volta viene commemorata la strage della stazione di Bologna compiuta il 2 agosto 1980.
Per la venticinquesima volta, in piazza Maggiore viene celebrata la triste, rituale liturgia, condita degli abituali anatemi antifascisti nel nome “della repubblica nata dalla resistenza … bla … bla … bla…”.
Per la venticinquesima volta, a 26 anni dalla strage, si plasma la realtà per fini politici e di propaganda, offendendo prima di tutto le vittime di quella strage (e di tante altre impunite).
Valerio Fioravanti e Francesca Mambro sono stati condannati per una strage che affermano di non aver commesso e che, confessandola, non avrebbe aggiunto nulla alle pene già loro inflitte (e che, grazie al regime di semilibertà, non scontano o scontano parzialmente).
La conoscenza del dossier Mithrokin (quello del “bianchetto” che costò una denuncia a Forattini da parte di D’Alema) ha portato alla luce piste diverse da quelle che, a senso unico, furono prese dagli investigatori che, come troppo spesso accade in Italia, formulano un teorema sulla base della propria impostazione ideologica (di sinistra, ça va sans dire) per poi inseguire le “prove”.
Dal dossier Mithrokin, invece, veniamo a sapere che a Bologna, in quei giorni, era presente a Bologna Thomas Kram, braccio destro del terrorista palestinese “Carlos”.
Prende corpo l’ipotesi di un atto terroristico posto in atto dai palestinesi o di uno scoppio accidentale di ordigni che i terroristi palestinesi stavano trasportando, sfruttando la “zona franca” che l’Italia era per i loro traffici.
Fortunatamente, con il tempo, si fa strada anche una maggior consapevolezza storica, una voglia di Verità che vada oltre le tesi precostituite e questo afflato verso un approfondimento che dia anche certezze e non solo ideologia, è rappresentato dal Comitato “L’ora della verità” .
Ma la propaganda ha ancora i suoi ritmi e così, per la venticinquesima volta sentiamo risuonare le parole d’ordine di un'Italia ancorata al passato, rimandando a data da destinarsi l’appuntamento con la Verità.
E, come sempre da 25 anni a questa parte, con il rito del 2 agosto, finisce la stagione politica e inizia il cazzeggio estivo.

Entra ne

01 agosto 2006

Il tardivo pentimento di LCDM


Il tripresidente (Fiat, Ferrari, Confindustria) Luca Cordero di Montezemolo ha rilasciato una intervista al Wall Street Journal nella quale ha espresso le sue critiche al governo che in due mesi non fatto “un solo sforzo reale di riduzione della spesa. Alle stesso tempo le tasse sulle imprese sono aumentate”.
Si dovrebbe dire “meglio tardi che mai”.
Purtroppo l’appoggio fornito da LCDM e dalla “sua” Confindustria, dai “suoi” poteri forti con stampa annessa, alla coalizione di sinistra ci ha portato a questo punto.
E ricordiamo che, a parte il legittimo sospetto sui verbali interni ed esteri, anzi nonostante quelle sospette attribuzioni di voti, il margine è stato risicatissimo: soli 24000 voti, come a dire un paio di quotidiani in meno dalla parte della sinistra ed a sostegno della verità e non ci troveremmo a questo punto.
Mi piacerebbe dire “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Purtroppo se adesso sono aumentate le tasse sulle imprese, a breve aumenteranno anche quelle sui privati.
Nel frattempo la borsa ha subito una bastonata non da poco (-10% dalla proclamazione del risultato elettorale) e questo è di danno per tutti noi.
Adesso anche LCDM si accorge che la sinistra non ama la produttività, soprattutto quando la sinistra è ostaggio dell’ala più estremista che non mostra alcuna vergogna a definirsi, nel terzo millennio, “comunista.
LCDM è pentito ?
Probabilmente sì.
Ma è anche probabile che la sua sortita sia un tentativo di condizionamento sulle prossime scelte governative.
Infatti LCDM ha “buttato a mare” le categorie produttive (avvocati, farmacisti, tassisti, panettieri) colpite dalle sovietizzazioni di Bersani e dei suoi accoliti.
Resta il segnale di malessere da parte di chi, con troppa superficialità, ha sostenuto la sinistra ed ora, probabilmente, si sta mangiando le mani, come tanti itaglioni che si sono lasciati turlupinare dalla propaganda rilanciata dai media e hanno stoltamente abbandonata la via certa per una strada costellata di spese, tasse e dannosa demagogia terzomondista.

Entra ne