Non era mia intenzione scrivere sullo spettacolo messo in scena all’Olimpico di Roma domenica sera, ma leggendo ieri ne
Il Resto del Carlino l’articolo
indignato (cui non ho trovato link) dell’
on.Luca Volontè (
Udc, cioè di quel partito che per 5 anni ha messo i bastoni fra le ruote di Berlusconi e che ora, nel
pieno e morale rispetto della volontà degli elettori sta lanciando segnali di fumo alla sinistra) mi è venuta l’ispirazione di scrivere un breve commento, in
controcorrente rispetto a quelli che ho letto finora.
Sarà perché alle
elementari, all’età di 7 anni, mi dissero di stare zitto e non cantare perché facevo stonare anche gli altri, sarà quindi perché
di musica non capisco nulla e continuo allegramente a stonare in ogni coro (materiale e figurato …) ma
a me Madonna è sempre piaciuta.
Tanto che nella mia
cdteca sono 16 i cd di Madonna, dal “
The first album” a “
Confession”, con la serie intenzione di continuare.
Certo, anche Beatles e Battisti, Country e colonne sonore di film – western e non - a cominciare da quelle di Ennio Morricone, oltre a svariati “minori” (per me, praticamente tutti gli altri), mi piace variare ...
Oltre all’on. Volontè, anche
alcuni parlamentari della Margherita hanno
vibratamente contestato lo spettacolo (scusate, ma proprio non riesco a chiamare “concerto” una esibizione di musica leggera) di Madonna:
da che pulpito ! Quei parlamentari hanno cavalcato l’onda della notizia esattamente come Madonna cavalca l’onda della provocazione.
Ma mentre Madonna una sua coerenza in 23 anni di carriera l’ha avuta, quei signori la coerenza non sanno neppure dove stia di casa.
O si sono dimenticati di
stare in una coalizione (e ogni singolo parlamentare – soprattutto se senatore - in quella ammucchiata è determinante per la sua sopravvivenza) che loro puntellano, pur avendo delle
azioni che sono fortemente in contrasto con l’insegnamento di quella chiesa che vorrebbero difendere.
Così vediamo alcune
checche eccitate tra gli intervisti dai tg, entusiaste di Madonna, mentre coloro che fustigano moralmente l’esibizione della stessa cantante si apprestano a
proporre o comunque appoggiare l’unione tra persone dello stesso sesso.
Vediamo
barbudos degni di Castro e dei centri sociali felici spettatori di quello spettacolo che tali parlamentari contestano, rimuovendo il fatto che
capi degli stessi centri sociali e financo ex terroristi allignano in parlamento e in posti di rilievo grazie anche al loro voto.
Vediamo
alternativi “
progressisti” che applaudono la pop star criticata dai pudibondi parlamentari “cattolici” che, però,
si tengono un ministro che ha ribaltato i criteri sulla ricerca embrionale in sede europea.
Ma Madonna ha passato e archiviato numerosi periodi storici e politici.
Divenne celebre nel 1983.
Esisteva l’
Urss,
Reagan era presidente degli Stati Uniti, la
Thatcher Primo Ministro britannico, in Italia c’era
Craxi, solo cinque anni prima la vicenda Moro e sei anni prima la rivolta degli “autonomi”.
Madonna archiviò quel periodo dando, anche spettacolarmente il via, all’epoca degli “
yuppies”.
E poi il crollo del comunismo sovietico e la guerra del Golfo, tangentopoli e la rinascita dell’Italia con Berlusconi ed ora il ritorno agli anni bui.
Forse sarebbe troppo, anche se
temporalmente e concettualmente corretto viste le grandi diversità che si appalesano tra il 1983 ed oggi, recitare “
ea si nomò: due secoli, l’un contro l’altro armati sommessi a lei si volsero, come aspettando il Fato” , ma sicuramente Madonna ha rappresentato una
continuità nella musica pop, pur nella obbligata
discontinuità (così sono contenti anche i pruriginosi parlamentari “cattolici”) di comportamenti e stile che le ha consentito di
rimanere per 23 anni al vertice.
Non darei neppure tanto peso ai suoi “
messaggi” politici, tesi più che altro ad incantare qualche migliaio di individui (quelli poco sopra approssimativamente elencati) visto che anche Madonna non può certo pensare che professionisti di mezza età vadano oltre rispetto all’acquisto dei suoi cd.
Anche la “
politica” è strumento di promozione del proprio prodotto, una volta individuato il target.
Piuttosto ci sarebbe da pensare che
ben poca cosa sono coloro che si lasciano irretire da un messaggino in mezzo a un paio d’ore di musica e canzoni.
Un po’ come quelli che parlano di “
banca etica” se qualche istituto di credito organizza kermesse buoniste di raccolte fondi, anche per mascherare il modo in cui realizza i propri cospicui utili (magari aiutati anche dai
provvedimenti votati da certi parlamentari “cattolici” … e il riferimento all’obbligo di pagare i professionisti con bonifici e carte di credito in modo da creare un gigantesco sistema di spionaggio tributario che passa obbligatoriamente attraverso i servizi bancari, è esattamente voluto).
Ma ben più dei messaggini opportunisti,
ad usum delphini, Madonna rappresenta la
vittoria dello spirito libero, individualista, dell’iniziativa privata e della caparbia volontà del singolo.
Come infatti giudicare altrimenti un
successo che dura ininterrottamente da 23 anni, nonostante reiterate stroncature – soprattutto per le esibizioni da attrice - che non ne hanno scalfito l’immagine ?
Come giudicare la
trasformazione, sempre restando al vertice, di quella
grassoccia e non certo bella né alta, cantante italoamericana, in una icona del sesso e della musica pop, che
a due passi dai 50 anni sfoggia una energia e una silhouette che molte ventenni non possono (e forse non potranno mai) esibire ?Allora, più che il Manzoni potrebbe essere il caso di citare Alfieri: “
volli, sempre volli, fortissimamente volli”, perché
il successo di Lady Ciccone è la vittoria della volontà e della caparbietà.
Un insegnamento per tanti che si nascondono, che hanno paura, che non rischiano, che preferiscono il sicuro di un impiego pubblico, invece di una attività nel privato o nelle professioni.
Madonna ci può indicare la strada – quella della volontà e dell’impegno, non quella del pop ! - che è
una strada di libertà e di individualismo, nettamente contrapposta a quella grigia dell’assistenzialismo che in troppi, tanti perseguono e pretendono.
E, per finire, veniamo alla sua provocazione religiosa che è una costante di tutta la sua carriera.
Io non sono un praticante, purtroppo mi manca la capacità di avere Fede, ma se lo fossi un potrei dire che se Madonna (e non solo) ha preso di mira la mia religione, lo fa perché
è una religione universale, importante e che caratterizza gran parte della esistenza di tutti.
E’ mirare al “
bersaglio alto”
perché qualsiasi altro non darebbe egual ritorno … grazie anche ai
parlamentari “cattolici” che si indignano ma vanno a braccetto con chi vorrebbe tappare la bocca al papa e ai vescovi (tranne quando espongono idee loro utili, come ad esempio su amnistia e indulto: allora sì che possono parlare !).
E allora, cari amici
Cattolici (
quelli veri, non quelli che vanno a braccetto con comunisti atei e rosapugnettari laicisti) possiamo tornare a citare il nostro amato Manzoni, cattolicissimo: “
nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lei del creator suo spirito più vasta orma stampar”.
Avvertenze:
prima che qualche piattola proponga sciocche puntualizzazione, ricordo che ho “tradotto” al femminile quel che il Manzoni riferiva al maschile …