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31 agosto 2006

Non si dialoga con chi ci odia


La vicenda Mastella/Casini e l’indegna pubblicità a pagamento dell’Ucoii, ripropongono la questione del “dialogo” che addirittura, in alcune teste, sfocia nella "grande coalizione".
Questione appesantita dalla incauta decisione della Casa delle Libertà di votare a favore della scampagnata in Libano decisa entusiasticamente da una sinistra che spererebbe di mettersi a fare “pum!” contro uno dei più forti eserciti del mondo e a difesa dei loro sodali di passeggiate tra le macerie che sono i terroristi musulmani di hetzbollah.
Credo che nei rapporti privati e professionali, quando si incontra una persona che ripetutamente ti offende, quando si incontra un’azienda che cerca di “mangiare” la tua, quando si incontra un collega la cui missione è farti lo sgambetto, il minimo che una persona normale possa fare è troncare ogni rapporto.
Così in politica abbiamo la sinistra che ha passato 12 anni ad insultare e diffamare Silvio Berlusconi (e adesso continua nella sua persecuzione ad personam riproponendo quella enorme baggianata del "conflitto di interessi") e, a cascata ed a seconda dei momenti, anche tutti i sostenitori, militanti ed elettori, della Casa delle Libertà.
Una sinistra che, per cinque anni, non ha fatto altro che odiare il Governo, contrastare ogni sua iniziativa anche diffondendo ad arte, tramite pennivendoli compiacenti, colossali baggianate pur di creare ostacoli all’azione di Governo.
Una sinistra che, conquistata una maggioranza, peraltro risicatissima, per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, tenta di scardinare l’impianto riformatore del Governo Berlusconi.
Una sinistra che, dopo aver cercato di puntellare Saddam con ripetute manifestazioni di piazza, ambisce ad un posto al sole come forza di “interposizione”, cioè di protezione dei terroristi di hetzbollah.
Mi domando: come si può anche solo pensare di dialogare con una simile sinistra ?
E questo vale anche per i rapporti con gli islamici.
Per farla breve.
I musulmani hanno una storia di splendori e miserie.
Oggi per loro sono rimaste solo le miserie di una subcultura, che segna il passo, come minimo, a sei secoli fa.
Odiano l’Occidente, odiano gli Occidentali, odiano il nostro sistema di vita, odiano il nostro modello di sviluppo, ma vorrebbero beneficiarne, incamerandone il benessere.
Ci odiano e ci vogliono distruggere per sostituirsi a noi, senza sapere che il nostro benessere non discende dal cielo, ma è frutto di un lavoro integrato in un modello di sviluppo e in un Civiltà che ci consente questo tenore di vita.
Mi domando: come si può anche solo pensare di dialogare con chi ci odia al punto da programmare ripetutamente attentati contro di noi ?
E’ opportuno riflettere su questo, perché è sin troppo facile proporre discorsi grondanti “buoni” sentimenti che suscitano commozione e fanno brillare una lacrimuccia negli occhi.
La vecchia saggezza popolare diceva che “le strade per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni”.
Se non ci rendiamo conto che illudersi dell’onestà intellettuale della sinistra o illudersi che le seconde o terze generazioni dei musulmani divenuti con troppo facilità cittadini italiani, mette a rischio la nostra Civiltà, il nostro Benessere, la nostra Libertà, siamo già nel baratro degli anni bui.
Non si dialoga con chi ci odia.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Perfetto, Monsoreau. E' così chiaro. Eppure i compagnucci si ostinano a non capirlo, o a fingere di non capirlo, in nome del più trito multiculturalismo, innaffiato da dosi imponenti di politically correct. Finché restano al governo loro (governo, giova ribadirlo, conquistato abbastanza loscamente) non c'è alcuna speranza per la nostra Cultura. Che a differenza della loro, è Cultura con la C maiuscola.

Anonimo ha detto...

se un medico ordinasse il tuo ricovero coatto,sarebbe acusato di comunismo?

Anonimo ha detto...

attento watergate a sbandierare queste teorie comuniste..."il multiculturalismo è ottimo"...ma sei impazzito????il multiculturalismo non è MAI ottimo!!!guarda che sei capitato nella tana del lupo.hai visto i simpatici manifesti del monsignore contro i gay???roba da museo di predappio.

Massimo ha detto...

La nostra resa dipende da noi, da una subcultura molliccia e depravata che ha infestato media e menti.
Se ogni capriccio, anche il più perverso, deve essere valutato alla stregua di una proposta intelligente, allora sì che faremo la fine di Bisanzio, dove un civiltà marcia è stata, meritatamente, sconfitta e annientata dai musulmani.
Pur tuttavia io sono ottimista sulle possibilità di recupero.
Se mi guardo intorno vedo molte persone oneste, pulite, senza i capricci di chi stizzosamente batte il piedino per terra ;-) e che guardano e tacciono, poi agiranno.
Pensate solo alle elezioni. Sondaggi con maggiornaze bulgare a favore della sinistra. Nessuno, nei circoli di paese, come tra amici, che si pronunciasse a favore di Berlusconi. Eppure ...
Ecco, nel nostro piccolo, possiamo far arrivare a chi ci rappresenta la voce di questa base che non ne vuol sapere di dialogo con chi odia. Siano essi comunisti o musulmani.

OT: Monica, prima di cena cercherò di risponderti e ti dirò il perchè ultimamente latito un po':-)

Anonimo ha detto...

Nessun inciucio con i comunisti, che schierano campioncini come Andrea.

Starsandbars

Anonimo ha detto...

Già. Tutto giusto. Solo che il nostro stato non ha la mentalità per riprendersi.
Guardiamo in faccia la realtà:
Siamo un popolo pigro, al quale gli americani hanno regalato la libertà, forse con troppa fretta, in quanto non abbiamo saputo apprezzarla. Siamo pigri, chiediamo regole statali su tutto, cerchiamo solo le conoscienze e gli inciuci per andare avanti. "cerca un posto statale, un posto fisso!, Ho un amico che ti può raccomandare".
Solo che dopo 50 anni di questo andazzo, il mondo è cambiato, ma noi non vogliamo rendercene conto, e l'attuale governo è esattamente l'espressione della mentalità italiana. Robot, con un capo che dica loro cosa fare.
Non ce la faremo a riprenderci. Forse sarebbe stato giusto finire 70 anni sotto il governo dell' URSS. Almeno adesso avremmo capito cosa è la libertà.
Siamo l'unico paese occidentale che ancora va appresso al "comunismo", sconfitto dagli americani, dalla storia, dalla sua stessa inconsistenza, dall'economia, sconfitto da tutti...
Noi ce lo riprendiamo, orgogliosi.
Non c'è speranza per il nostro popolo, e forse è giusto così.
Probabilmente siamo veramente la civiltà bizantina che decade.