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27 settembre 2006

Maria, la Bielorussia, le adozioni, l'egoismo


Accantoniamo per un giorno le vicende della bassa politica, per una riflessione su un caso di cronaca che ha anche risvolti etici e di politica internazionale: quello della bambina bielorussa in affidamento ad una famiglia italiana.
La bambina ha denunciato violenze subite nell'orfanotrofio in patria e ha manifestato una innaturale propensione per la morte, il suicidio.
La bambina sembra voglia restare in Italia e i coniugi Giusto, affidatari, l'hanno "nascosta" per evitarle il traumatico ritorno in patria, reclamato a gran voce dalle autorità di quel paese.
Dopo un primo momento di solidarietà, a seguito delle ritorsioni del governo bielorusso che ha praticamente congelato tutte le adozioni, si sono svolte manifestazioni tese a condizionare la famiglia Giusto perché riconsegni la bambina.
E' un caso nel quale si scontrano interessi e affetti, tutti nobili, ma tra loro in conflitto:
quelli dei genitori affidatari
quelli degli aspiranti genitori adottivi
ma, soprattutto,
quelli di Maria e
quelli dei bambini bielorussi che vivono in orfanotrofio in attesa di adozione.
Credo che, indipendentemente dal personale sentimento dei genitori (affidatari e aspiranti adottivi) il loro sia un interesse di pregio inferiore (prevalentemente egoistico) rispetto a quello dei bambini.
Tanto Maria, quanto i bambini in attesa di essere adottati, hanno un unico interesse: trovare un ambiente, una famiglia, che li ami e li cresca nell'affetto e lontano dalla violenza.
Da biasimare è, invece, il governo bielorusso, che
non fornisce adeguate garanzie sulla situazione negli orfanotrofi
non spiega quello che è accaduto a Maria
e adesso impedisce ad altri orfani di trovare una adeguata sistemazione in Italia,
esclusivamente per una questione di puntiglio.
Non possiamo, del resto, avere alcuna fiducia in un governo che è una scoria del passato regime sovietico, quando tante altre repubbliche del vecchio impero del Male si sono o si stanno invece convertendo alla libertà e alla democrazia.
Ma questa considerazione non risolve il problema.
Dare priorità alla situazione di Maria (che se tornasse in Bielorussia senza precise e stringenti garanzie avrebbe sicuramente un futuro gramo)
oppure sbloccare le adozioni dei bambini in attesa, per concedere loro una opportunità di crescere nell'amore ?
In pratica è la vita di Maria contro quella di altri bambini.
La crudeltà del governo paleocomunista bielorusso emerge così in tutta la sua perversione, che è connaturata ad un sistema che non considera i cittadini persone umane, ma solo numeri.
La domanda alla quale si chiede una risposta che non è possibile dare è: per una ipotesi (solo ipotesi) di dare a più bambini una buona sistemazione, è giusto condannare Maria ?
Problemi che si sono posti altri volte (mi ricordo di un bambino cubano che poteva vivere bene in Florida dai parenti, invece fu restituito a forza alla sua famiglia cubana) ed ai quali il diritto in senso stretto è troppo arido per fornire risposte e norme di comportamento.
Qui l'unica soluzione è un atto di umanità del governo bielorusso che, rinunciando a riprendere il possesso di Maria (perché il concetto è quello della proprietà, come se Maria fosse una cosa) la lasci vivere felice in Italia, sbloccando anche le adozioni degli altri bambini orfani di Bielorussia.
Ma c'è qualcuno che crede ancora nella umanità di un comunista ?

Nota : nella fotografia l'unico aspetto piacevole della carica dei 104 Prodi, il sottosegretario Daniela Melchiorre che ha tentato la mediazione tra l'ambasciatore comunista e la famiglia affidataria.

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4 commenti:

Ares ha detto...

La vergogna del restituire la piccola ai suoi aguzzini ricade esclusivamente su chi ha votato per la sinistra.

marshall ha detto...

Puntiglio, solo puntiglio.
Nei due casi citati è ed è stata solo una questione di puntiglio, quello di rivolere in "patria" i due bambini. Perchè, in realtà, della sorte o del futuro dei due bimbi, e di tutti quelli che si trovano nelle stesse condizioni, non gliene importa niente.

Massimo ha detto...

Io continuo ad augurarmi che tutto il male che sta facendo la sinistra ricada prevalentemente sugli itaglioni che l'hanno votata. Non cambieranno idea, sennò che coglioni sarebbero, ma almeno che siano danneggiati più di quanto siamo danneggiati noi.

Le Barricate ha detto...

Io condivido l'augurio che hai fatto ai sinistrati.
Ho qualche dubbio sul fatto che la coppia degli affidatari della bambina possa farsi la legge per conto suo...
Anche se, riconosco, il caso è penoso e meriterebbe non solo buracrazia, ma soprattutto umanità.
Ciao