Il fallimentare bilancio di appena 5 mesi di sinistra, ha fatto emergere una larga simpatia per la Destra.
I sondaggi, per una volta unanimi: quelli italiani e quelli americani, dicono che prodinotti è in caduta libera, mentre Berlusconi conserva il primato sia come Premier che come Leader del Centro Destra.
Le risposte delle categorie e dei singoli ad una finanziaria che torna – e pesantemente ! – a mettere le mani nelle nostre tasche, dopo cinque anni di costante riduzione della pressione fiscale, danno la misura di come i nuovi czar della sinistra siano isolati nel loro palazzo, alla vigilia di un inverno di grande scontento.
Ma, ancora più, si capta la volontà del Popolo di reagire ad uno stato di cose che porterebbe al collasso la nostra società e farebbe andare a ramengo la nostra sicurezza, il nostro benessere e la nostra libertà.
Aiutati anche dalla riforma dell’art. 52 del codice penale, fortemente voluta dalla Lega con il suo e nostro Ministro della Giustizia Roberto Castelli, i cittadini, aggrediti, cominciano sempre di più a reagire abbattendo i rapinatori .
Ma la punta di questo gigantesco iceberg è la ribellione al politicamente corretto che ha in Daniela Santanchè ed Elisabetta Gardini gli alfieri della Reazione che monta in Italia.
E se ancora qualcuno si ostina a pronunciare la liturgia resistenziale, altri reagiscono a 60 anni di pavidità chiedendo, confortati anche dal successo di pubblico che sta ottenendo Giampaolo Pansa, non la versione di parte della nostra storia, ma la nostra Storia tout court.
E dopo anni in cui udivo un coro monocorde da parte di chi sapeva cosa si doveva fare, ma dalla cui bocca uscivano solo le litanie prescritte, finalmente leggo e ascolto parole di autentica libertà.
Forse ci volevano questi mesi di prodinotti, per far aprire gli occhi a molti e gettare alle ortiche i paludamenti del politicamente corretto per innestare una nuova stagione arrembante verso il futuro, il nostro futuro, che non potrebbe mai esistere senza solide radici nel nostro passato.
Reagire, quindi, per riprenderci la nostra Terra, le nostre Tradizioni, la nostra Cultura senza alcun cedimento verso chi vorrebbe stravolgere il tutto nel nome di un improbabile multiculturalismo.
I sondaggi, per una volta unanimi: quelli italiani e quelli americani, dicono che prodinotti è in caduta libera, mentre Berlusconi conserva il primato sia come Premier che come Leader del Centro Destra.
Le risposte delle categorie e dei singoli ad una finanziaria che torna – e pesantemente ! – a mettere le mani nelle nostre tasche, dopo cinque anni di costante riduzione della pressione fiscale, danno la misura di come i nuovi czar della sinistra siano isolati nel loro palazzo, alla vigilia di un inverno di grande scontento.
Ma, ancora più, si capta la volontà del Popolo di reagire ad uno stato di cose che porterebbe al collasso la nostra società e farebbe andare a ramengo la nostra sicurezza, il nostro benessere e la nostra libertà.
Aiutati anche dalla riforma dell’art. 52 del codice penale, fortemente voluta dalla Lega con il suo e nostro Ministro della Giustizia Roberto Castelli, i cittadini, aggrediti, cominciano sempre di più a reagire abbattendo i rapinatori .
Ma la punta di questo gigantesco iceberg è la ribellione al politicamente corretto che ha in Daniela Santanchè ed Elisabetta Gardini gli alfieri della Reazione che monta in Italia.
E se ancora qualcuno si ostina a pronunciare la liturgia resistenziale, altri reagiscono a 60 anni di pavidità chiedendo, confortati anche dal successo di pubblico che sta ottenendo Giampaolo Pansa, non la versione di parte della nostra storia, ma la nostra Storia tout court.
E dopo anni in cui udivo un coro monocorde da parte di chi sapeva cosa si doveva fare, ma dalla cui bocca uscivano solo le litanie prescritte, finalmente leggo e ascolto parole di autentica libertà.
Forse ci volevano questi mesi di prodinotti, per far aprire gli occhi a molti e gettare alle ortiche i paludamenti del politicamente corretto per innestare una nuova stagione arrembante verso il futuro, il nostro futuro, che non potrebbe mai esistere senza solide radici nel nostro passato.
Reagire, quindi, per riprenderci la nostra Terra, le nostre Tradizioni, la nostra Cultura senza alcun cedimento verso chi vorrebbe stravolgere il tutto nel nome di un improbabile multiculturalismo.