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05 marzo 2007

Curcio, i CPT, le okkupazioni e il bullismo a scuola


Cosa lega tutto quel che appare nel titolo ?
La violenza.
La violenza che rappresenta Renato Curcio, ideologo delle brigate rosse, inopinatamente in libertà e, ancor più, assiso sulla cattedra per “testimoniare” il suo passato criminale ed un presente nel quale non ho letto alcun reale pentimento e nessuna scusa per quel passato.
La violenza che i no global, capeggiati da Casarini, questa volta in trasferta a Bologna, hanno profuso sabato scorso, nel nome della chiusura dei CPT, i centri di permanenza temporanei che accolgono gli illegali (prima che – con il Governo Berlusconi – venissero espulsi e – con la sinistra – vengano lasciati liberi di invadere le nostre città … anch’io sono contro i CPT, ma perché ritengo che gli illegali non dovrebbero neppure mettere piede in Italia, ma, avvistati i loro barconi, agganciati e riportati senza soluzione di continuità nei porti da cui sono partiti !).
La violenza che gli estremisti di sinistra, sempre a Bologna, nella squallida apatia delle istituzioni, hanno messo in opera occupando l’Embassy, ex cinema, ai “suoi tempi” uno dei più comodi e belli della città.
La violenza che studenti più degni di un istituto correzionale e genitori ciechi e ignoranti, adottano nei confronti di quei professori che cercano di trasmettere educazione e qualche rudimento di cultura (con poco profitto … direi).
Una violenza che ha, in tutti quegli eventi, un unico filo (immancabilmente rosso) che li unisce.
Cosa infatti può trasmettere la lievissima pena scontata (si fa per dire) da Curcio ?
L’insegnamento è che uno può teorizzare omicidi e rivoluzioni, mettendo in pratica ed operando in clandestinità e poi, catturato, viene onorato come un capo e, dopo pochi anni, viene spedito in giro per le università ad “insegnare” il suo essere.
Così rinascono le brigate rosse.
Vi siete mai chiesti perché in Germania non si sente parlare di “nuove” raf (le brigate rosse tedesche) ?
Sarà mica perché, senza tanti complimenti, Andreas Baader e Ulrike Meinhof, con altri loro complici, una volta catturati furono “suicidati” in carcere e l’ultima terrorista non pentita resta dentro senza “se” e senza “ma” e soprattutto senza indulti e grazie ?
E che cosa possono insegnare le violenze impunite dei no global, pacifinti e centri sociali, visto che se bloccano traffico e treni, vengono persino assolti e se lanciano estintori mentre assalgono una jeep dei Carabinieri, si vedono intestare una sala del senato ?
Così si perpetua la percezione che si possono mettere a ferroe fuoco le città, terrorizzare commercianti e cittadini, senza pagare il fio, senza nemmeno essere costretti a ricostruire e ripulire quel che hanno distrutto e insozzato.
E quale insegnamento può portare l’assenza di reazione alle occupazioni di proprietà privata per trasformarle in luoghi al di fuori e al di sopra della legge, con conseguente svalutazione anche delle proprietà private circostanti ?
E’ la prova che si può vivere senza alcun rispetto per il prossimo.
Così, come può il ministro di un governo che si regge sui voti determinanti di quegli ambienti pensare di essere credibile quando parla di “tolleranza zero” nei confronti del bullismo a scuola, se gli esempi che i suoi determinanti alleati di governo è quello che abbiamo brevemente elencato in precedenza ?
In un clima così debole,
quando si danno incarichi istituzionali e cattedre agli ex terroristi,
quando si esaltano piccoli delinquenti e vandali,
quando si tollerano, senza immediate reazioni e interventi, anche manu militari, occupazioni e violenze private
,
risalire la china non sarà facile e occorrerà anche usare la Forza, quella positiva, dello stato e delal civiltà.
Occorrerà dare certezza alle pene e alla loro durata.
Occorrerà proporzionare le pene ai crimini commessi.
Occorrerà ripristinare il diritto alla proprietà ed alla sua tutela
.
Anche per questi motivi la priorità italiana è rimuovere dal governo la sinistra nella quale gli elementi all’inizio elencati sono determinanti e fondamentali.

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6 commenti:

Otimaster ha detto...

Buona settimana Mons, ho visto che questo fine settimana i cattivi maestri non hanno mancato di farsi vivi dalle tue parti, stando nelle retrovie ovviamente, a farsi male hanno mandato i giovani.

Van der Blogger ha detto...

Ciao Mons.

Tra l'altro ora i nostri bravi ragazzi dei centri sociali non si limitano a distruggere le città e fare scontri con le forze dell'ordine italiane. Ora si stanno pure internazionalizzando... hanno aperto una sede anche in Danimarca... ;-)

Anonimo ha detto...

yep! Quoto tutto il discorso!
Inoltre, leggevo stamani su "Il Giornale", che probabilmente alle okkupazioni di quest'anno, indottrineranno i giovani guardando "Shooting Silvio". No comment.

Anonimo ha detto...

Ah...guarda Massimo, quì si mette male.

Troppi sono gli episodi di violenza sociale e violenza politica che si manifestano nelle nostre città.
C'è un clima di eversione che certamente si differisce da quello degli Anni di Piombo, ma non per questo è meno preoccupante.

Se si aggiunge che alla guida del Paese c'è una classe politica che ha nel suo dna il "vietato vietare" il quadro è completo.

Baci

Anonimo ha detto...

Sento tanta gente esasperata affermare che, forse, è auspicabile un ritorno al "manganello".
Ecco. Se ciò dovesse avvenire, e, di questo passo, lì siamo incanalati, poi, ci si lamenterà per la fine della libertà!

marshall

Nessie ha detto...

Il problema è quello della dialettica interna tra forze di sinistra.La sinistra teppista mette a ferro e fuoco la città? Benissimo, quella cosiddetta "moderata" si propone come forza di "normalizzazione". Così non se ne esce, poichè in realtà l'una è perfettamente funzionale all'altra.E viceversa.