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No alla deriva

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21 marzo 2007

Gli amici di Prodi si pappano l’economia italiana

Mentre siamo tutti impegnati a disquisire se gli omosessuali siano malati o meno, se si debba votare o meno il rifinanziamento della missione in Afghanistan, se i terroristi debbano essere invitati a sedersi al tavolo del negoziato, zitti zitti, gli amici di Prodi accelerano (non si sa mai !) i tempi dell’incasso del loro dividendo.
8 aprile 2006
In Italia è diffusa l’opinione che la sinistra vincerà a mani basse le elezioni: c’è tempo, Pietro !
10 aprile 2006
Al termine di una notte che il Presidente Berlusconi continua a definire “di spogli e di imbrogli”, un dubbio scrutinio sancisce una presunta vittoria della sinistra con un margine talmente ristretto che al senato sono costretti a dipendere dai senatori non eletti: non c’è più tempo, Pietro !
maggio 2006
Banca Intesa del duo Bazoli-Passera e San Paolo Imi di Salza e Iozzo, aprono le trattative per una fusione.
Da notare che tutti e quattro quei signori erano andati a votare alle primarie della miss di sinistra come, del resto, aveva fatto anche il nume tutelare dell’altra banca più importante d’Italia (il Profumo di Unicredit) e i manager della galassia di banche comuniste (Unipol, Monte dei Paschi).
agosto 2006
L’accordo di fusione tra Intesa e San Paolo è cosa fatta.
La finanza comunista è irritata per essere stata accantonata.
1° gennaio 2007
Debutta Intesa Sanpaolo.
febbraio 2007
Tra i candidati ammessi a papparsi Alitalia c’è Air One sostenuta da Intesa Sanpaolo e le fonti giornalistiche attribuiscono a questa opzione il maggior favore.
marzo 2007

Intesa Sanpaolo capeggia la cordata più accreditata per papparsi la Telecom sottratta, dopo la vicenda Rovati/carta intestata alla presidenza del consiglio, a Tronchetti Provera.
La marcia degli ex democristiani di sinistra (seguaci di Marcora, Andreatta, Martinazzoli) sembra inarrestabile.
Con un consenso elettorale che se arriva al 10% è dire molto, stanno per incamerare i piatti più succulenti dell’economia nazionale, almeno tra quelli sul mercato.
Il tutto nel silenzio (compiaciuto ?) delle autorità (?) politiche.
E’ la nuova Iri, il nuovo carrozzone che scaricherà su di noi, cittadini, contribuenti, clienti, utenti, dipendenti, il costo delle “ristrutturazioni” che significano:
- servizi meno efficienti
- esternalizzazioni e delocalizzazioni
- precariato
- aumenti delle tariffe
- prepensionamenti a carico della finanza pubblica
.
Adesso possiamo capire perché, nonostante gli ottimi risultati della finanziaria di Giulio Tremonti, Prodi e i suoi compari gabellieri, abbiano così ostinatamente voluto massacrarci di tasse.
Se il Centro Destra si è dimostrato ingenuo nel non agire mai in campo economico per occupare posizioni di potere, stupisce la fragilità dei comunisti, forse appagati dagli zuccherini ideologici (ritiro dall’Irak, critiche agli Stati Uniti, unioni omosessuali, repressione delle idee, persecuzione contro le televisioni di Berlusconi) che sono solo riusciti a piazzare il marito del ministro Pollastrini come condirettore generale di Intesa Sanpaolo.
Quale sarà la prossima preda ?


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo Massimo !

Dal post si evince la netta differenza delle politiche economiche messe in atto da Berlusconi e da Prodi.

I provvedimenti e le iniziative, molte ancora nell'ombra, della sinistra italiana non si distanziano poi molto da quelli praticati dall'amico, di lotta e di governo, di Bertinotti: il caudillo Chavez.

Con il vantaggio che almeno il presidente venezuelano ha la sfrontatezza di preannuciare al suo "popolo" le sue intenzioni.

Ciao

marshall ha detto...

E' per questo che ho tirato i remi in barca da tempo, grazie anche al mio infortunio, che, quasi quasi ringrazio il cielo per avermelo mandato.
Pensate se è mai possibile ringraziare il cielo d'averti mandato una malattia invalidante???
A dire il vero, con Berlusconi mi era tornata la voglia di fare - in campo economico - e se fosse stato lui al governo per almeno altri cinque anni, lo avrei dimostrato con i fatti. Nonostante i miei problemi, avrei creato un'attività - c'è un negozio vuoto, disponibile - dando lavoro, ovviamente, visto che non posso più fare granchè di manuale. Ma con questa banda di inetti ed incapaci che pensano solo alle ideologie - oh, quante belle ideologie! ma senza soldi cosa faranno?? - questa voglia è morta del tutto. Chi se la sente di sbattersi e di rischiare??
Ora, gli insegnamenti che stò diffondendo è che finchè ci saranno governi come questo, non conviene tanto sbattersi! a qual pro?? Avanti con le ideologie!

Van der Blogger ha detto...

D'altronde, vanno avanti con l'ideologia dell'occupazione. In campo economico come in campo istituzionale...

Ciao Massimo

Anonimo ha detto...

Ciao Max
io mi chiedo, sempre più sconcertato, che fine farà l'Italia con la Sinistra al potere.. e gli scenari sono drammatici..
Ciao
Ricky

http://www.riccardof.com

Anonimo ha detto...

Quadro perfetto, Massimo!!

Mi riferisco in particolare alle numerose fusioni bancarie (non se ne puo' piu'), le cui deleterie conseguenze che hai perfettamente elencato, stiamo pagando a caro prezzo....

Ciao.