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No alla deriva

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28 marzo 2007

Il Centro Destra rispetta la volontà dei suoi elettori

Nonostante la raccogliticcia e risicata maggioranza (non politica: su 180 sì, 20 sono dell'Udc e 4 di senatori non eletti) che la sinistra è riuscita ad ottenere in senato, emerge la soddisfazione di aver visto il Centro Destra sottrarsi al ricatto politico e votare contro il rifinanziamento delle missioni all’estero.
E’ un motivo di soddisfazione per chi, come il sottoscritto, ha da mesi sostenuto la necessità e l’opportunità politica di non fornire né coperture, né lanciare ciambelle di salvataggio alla sinistra, vedere che oggi il Centro Destra, con l’unica eccezione dell’Udc di cui diremo, è compatto nell’assumere una posizione contraria al decreto Prodi-D’alema sul rifinanziamento delle missioni all’estero.
La voce quasi solitaria di allora è divenuta nel tempo, man mano che si palesavano le sconcezze e le infamie nell’azione della sinistra, una voce univoca della base elettorale del Centro Destra e dei suoi sensori che sono i quotidiani (Il Giornale e Libero) e i blog.
La soddisfazione, quindi, di vedere i Leaders del Centro Destra ascoltare il loro Popolo e dare voce alla sua richiesta mi induce a pensare che la nostra sia una rappresentanza adeguata alla necessità.
Sicuramente, pur essendo passato il decreto, gli elettori del Centro Destra oggi non soffrono di quei mal di pancia che, dall’altra parte, hanno invece molti elettori di sinistra che hanno visto i loro parlamentari pacifinti votare per le missioni militari, adattandosi anche ad approvare le nuove regole di ingaggio volute dalla Nato e il rafforzamento dell’apparato militare in Afghanistan.
E a proposito di mal di pancia, sicuramente dolori fitti sono per gli elettori (o ex elettori ?) dell’Udc di Casini che, prestandosi a soccorrere la sinistra, è rimasto con il cerino acceso in mano.
Gli elettori dell’Udc, infatti, a parte quanti bazzicano all’interno del partito perseguendo un qualche obiettivo personale, sono allineati con tutti gli elettori del Centro Destra e non ne conosco uno che abbia apprezzato la scelta di Casini e del sinedrio centrista.
Ma la manovra di Casini si è anche infranta sul “muro” della sinistra che, sfruttando ancora una volta l'anomalia dei senatori non eletti, ha reso superflui i voti centristi, vanificando così l’operazione casinista.
Quali scenari futuri ?
Si può ragionevolmente sperare che questa rottura consumatasi sull’Afghanistan, unitamente alla nuova aggressione giudiziaria contro il Presidente Silvio Berlusconi, faccia accantonare definitivamente ogni ipotesi di dialogo tra le coalizioni.
Il Centro Destra nelle sue componenti storiche e idealmente più importanti (Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega) ha dimostrato una coesione che attirerà anche i voti di quegli elettori centristi delusi dal loro partito di riferimento, consentendo alla Casa delle Libertà di poter perseguire, senza Casini, l’obiettivo di una maggioranza assoluta di consensi che già le vengono assegnati dai sondaggi.
Mi auguro che questo evento rappresenti anche la fine della pantomima sulla legge elettorale e che l’opposizione continui dura e senza sconti, in parlamento e nelle piazze, finchè Napolitano non si deciderà a restituire la parola agli elettori.
Il Centro Destra alle proposte della sinistra deve avere una sola, compatta risposta: “NO !.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Coerenza, questa sì.

Ma anche la dissoluzione della CdL.

Certamente prevale il senso di uniformità nei valori del centrodestra, ma credo che Silvio dovrà rimboccarsi le maniche per rafforzare la coalizione.

Un abbraccio

Ares ha detto...

D'accordo con l'impostazione del post.
Berlusconi, Fini e Bossi hanno dato soddisfazione agli elettori di centrodestra, sganciandosi dalle paludate forme bipartisan che sono la morte della resistenza alla sinistra.
Adesso continuino su questa strada. Con o senza Casini, ma sicuramente con i suoi elettori.

Anonimo ha detto...

Se avessi votato per l' Udc ora non sarei più in pace con me stessa. Ma non ho votato per quel partitino e mi va bene così. Non c'ero o ero troppo piccola quando ancora c'era la Dc e mi hanno raccontato cose non belle. Ora la Cdl vada avanti così. Mi sta benissimo.

Van der Blogger ha detto...

Spero anche io che gli elettori UdC cambino partito di riferimento. Io ne conosco un bel po e non sono certo d'accordo al fatto di essere la stampella del governicchio Prodi...

Massimo ha detto...

Non parlerei di "dissoluzione" ma di RIGENERAZIONE.
Mi ricordo nel 1977 la scissione di Democrazia Nazionale. Si portò via più della metà dei parlamentari.
Alle elezioni del 1979 Democrazia Nazionale non entrò in parlamento perchè i parlamentari non rappresentavano l'elettorato di Destra che tornò a votare per Almirante e per l'MSI.
Sono convinto che accadrà altrettanto per Casini.

Nessie ha detto...

Macché dissoluzione! Con una palla al piede come Pierferdy, come fa a decollare la Casa della Libertà?
Piuttosto il Berlusca deve organizzare una scuola quadri e mettere in campo nuove sinergie per rafforzare il partito. Ogni buon leader deve preparare un successore e dei successori. Insomma ci vogliono idee nuove e un bel colpo d'ala.