Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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29 marzo 2007

La mia idea di Casa delle Libertà

Il tradimento degli ideali e della volontà degli elettori di Centro Destra perpetrato da Casini e dal sinedrio centrista, impone di varcare il Rubicone e considerare conclusa la fase della CdL con l’Udc, per aprirne immediatamente una nuova che si muova sulla lunghezza d’onda del voto contrario (l’astensione è voto contrario al senato) al rifinanziamento delle missioni militari all’estero, guidate dalla sinistra.
Facciamo subito il punto su questo fatto.
L’Italia deve fare la sua parte nella guerra contro il terrorismo.
Ma la deve interpretare senza alcun cedimento e trattativa con gli assassini, tagliagola e, soprattutto, inviando truppe ben addestrate, armate di tutto punto e con la disposizione di stanare ed eliminare i terroristi in piena armonia e sinergia con gli Alleati.
Ogni altra missione è solo uno spreco di denaro pubblico, sommato ad un inutile rischio per i nostri militari.
Ma la nuova Casa delle Libertà che deve nascere dal voto del senato, bonificata dai Casini, deve essere anche più aggressiva nei confronti della sinistra e dei suoi provvedimenti.
Fare una contestazione a tutto tondo, in parlamento, con manifesti e manifestazioni, nelle piazze, in ogni circostanza nella quale è a disposizione uno strumento di comunicazione, ai provvedimenti liberticidi e repressivi di una sinistra di gabellieri e coop.
E poiché la sinistra interpreta il ruolo di tedoforo della dissoluzione del rigore morale, la nuova Casa delle Libertà dovrà, come peraltro già fa, opporsi strenuamente a tutte le iniziative che la sinistra tentasse di promuovere: dalla liberalizzazione della droga, alle unioni omosessuali fino all’estensione delal cittadinanza agli extracomunitari senza adeguate garanzie temporali e di assimilamento culturale.
Non basta.
La nuova Casa delle Libertà dovrà intervenire nel mondo del lavoro, colpevolmente lasciato in appalto a sindacati che spesso diventano la spina dorsale, oltra alla cinghia di trasmissione, della sinistra, costituendo un sindacato di area.
La nuova Casa delle Libertà dovrà rilanciare la resistenza fiscale contro le tasse della sinistra che hanno decurtato gli stipendi nonostante l’ottima performance della finanziaria di Tremonti.
La nuova Casa delle Libertà dovrà rinnovare i quadri locali, estromettendo tutti coloro che, in qualche modo, siano stanchi e propensi al dialogo con la sinistra.
La nuova Casa delle Libertà dovrà chiudere la porta alla riforma elettorale che non si limiti all’estensione del premio maggioritario nazionale anche al senato.
La nuova Casa delle Libertà riparte da dove aveva iniziato, con Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega, sotto la leadership indiscutibile di Silvio Berlusconi che saprà anche aggregare i partiti minori della galassia di Centro Destra, senza alcuna chiusura a destra.
La nuova Casa delle Libertà, così riformata, sarà uno strumento di guerra alla sinistra, per tornare al governo e riprendere il cammino virtuoso verso un futuro nel quale l’Italia brilli per la sua attiva presenza in campo internazionale, per la crescita economica basate su scelte di libertà individuali, di mercato e di impresa e fondi tutto ciò nelle radici romane e cristiane che, sole, possono dare spessore civile e morale ad una nazione che sia orgogliosa del suo passato e fiduciosa nel suo futuro.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

La nuova CdL incarnerà i valori traditi da questa sinistra, per la quale la delusione trapela anche fra i suoi sostenitori.

Ma, complotti a parte, cosa ne pensi invece di questo ennesimo e tempestivo intervento della magistratura ai danni di Berlusconi per la vicenda Sme, alla vigilia del voto sul Decreto mentre si concretizzava lo strappo con l'Udc ?

Troppa malizia eh ?

Anonimo ha detto...

Giusto per farti capire quanto hai le idee confuse:

Opposizione spiazzata
La politica è una attività complicata e incerta e tutti commettono errori. Ma alcuni errori sono così clamorosi da instillare dubbi negli osservatori sulla lucidità di chi li compie. Scegliendo l'astensione (al Senato significa voto contrario) sulla missione in Afghanistan, Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega intendevano raggiungere, presumibilmente, tre obiettivi.
Intendevano colpire il «traditore» Pier Ferdinando Casini, stigmatizzare, di fronte agli elettori, la sua «intelligenza» col nemico, col centrosinistra. Intendevano poi dimostrare agli alleati dell'Italia la superiore affidabilità, in politica estera, del centrodestra rispetto al centrosinistra. Intendevano, infine, mettere a nudo le contraddizioni della maggioranza e, eventualmente, dare al governo la spallata definitiva.

Hanno ottenuto l'opposto. Casini, come ha scritto Pierluigi Battista sul Corriere di ieri, esce rafforzato dalla prova del Senato. I suoi voti si sono solo aggiunti a quelli della maggioranza, egli non ha «salvato» il governo. In compenso, ha mostrato una coerenza di comportamento sulle questioni internazionali che il resto dell'opposizione, invece, non può più vantare: è difficile spiegare perché al Senato si voti contro un provvedimento che si è approvato solo pochi giorni prima alla Camera. Ed è difficile spiegare perché si voti contro una missione pur essendo a favore della missione.
Anche il secondo obiettivo è stato mancato. All'estero non ci sono molti esperti dei bizantinismi della politica italiana. L'unica cosa che gli alleati capiranno è che l'opposizione non si è espressa a favore del mantenimento delle truppe italiane in Afghanistan.

Per quanto riguarda il terzo obiettivo, mettere a nudo le contraddizioni della politica estera della maggioranza, è stato, anch'esso, largamente mancato. Se, come la razionalità politica dettava, tutta l'opposizione avesse votato a favore del provvedimento, la debolezza del governo, il fatto che esso non abbia una maggioranza di eletti sulla politica estera, terrebbe ora banco nei commenti. Prodi non sarebbe caduto ma si sarebbe ulteriormente indebolito. Il comportamento suicida di Berlusconi e dei suoi alleati ha consentito al governo di nascondere sotto il tappeto le sue contraddizioni.

Non sarà forse la grande svolta che dice Prodi ma una svolta c'è. Nel senso che fino ad oggi era stato il centrosinistra a farsi del male. Se ne era fatto tanto, per tanti mesi, al punto da provocare un crollo dei consensi nel Paese. Ora è il centrodestra che ha cominciato a farsi seriamente del male. È difficile, ad esempio, che le divisioni entro l'opposizione, ufficializzate dal voto del Senato, non abbiano riflessi sulle prossime amministrative. Come è difficile che ciò non comporti anche un certo calo di consensi per il centrodestra nel Paese.

La politica estera e di sicurezza resta il più grande punto debole del governo. Si pensi alle ripercussioni in sede Nato della vicenda Mastrogiacomo, alle pressioni degli alleati, fin qui disattese, di cambiare le regole d'ingaggio dei nostri soldati, o anche all'ennesimo incidente (l'ultimo di una serie così lunga da apparire ormai imbarazzante) fra il nostro ministro degli Esteri e gli Stati Uniti a proposito dei presunti sostegni americani ad Al Qaeda. È sempre plausibile pensare che sulla politica estera, forse proprio sull'Afghanistan, il governo vada incontro prima o poi alla sua crisi definitiva. Da oggi però si può dubitare che quando quella crisi arriverà sarà Berlusconi a intercettarla e a ricavarne i maggiori benefici.

Angelo Panebianco

Van der Blogger ha detto...

La giustizia ad orologeria ormai è una cosa consolidata nel nostro paese...

Per il resto credo che il centro destra dovrebbe semplicemente fare il centro destra. E togliere di mezzo le stampelle della sinistra...

Massimo ha detto...

Monica, come dice Van, non è una novità l'azione contro Berlusconi. E la credibilità di simili azioni ormai è uguale alla temperatura esterna di Plutone ... :-D

Panebianco (e Battista) scrivono per un quotidiano che ha fatto atto di fede e sottomissione, nell'interesse dei suoi proprietari, alla sinistra. Panebianco (e Battista) sono costretti a legare il carro dove vuole chi li paga. IO scrivo per mio divertimento personale (e per far ingastrire quelli di sinistra, il che è parte del mio divertimento personale).
Infatti Panebianco (e Battista) che vorrebbero essere autorevoli commentatori (ma sono solo penne ben pagate) dimenticano che tra il voto della camera e quello del senato la sinistra ha liberato 5 (o forse più) assassini terroristi.
Dimenticano che il voto contrario è stato fortemente sollecitato dalla base elettorale cui Berlusconi ha il dovere di riferirsi.
Dimenticano che Casini è stato così poco determinante da aver sentito il bisogno di andare a farsi sbattere la porta in faccia da Napolitano reclamando le dimissioni di Prodi.
Dimenticano che Casini è così spaventato dalla sua scelta dall'essere costretto ad urlare, ogni due per tre, di rimanere all'opposizione anche perchè ... non lo vogliono in maggioranza. :-D

Simo ha detto...

Direi che è giunta l'ora dei calci nel culo per Casini & Co.
Un eventuale rientro dell'UDC nella CDL mi spingerebbe all'astensione.

Massimo ha detto...

Simone. Chiunque voglia aggregarsi alla battaglia di libertà, rettitudine morale, benessere e progresso che caratterizza le fondamenta del Centro Destra è benvenuto.
Non mi interessa da dove viene o quanto resterà con noi. Anche per poco ma il suo contributo sarà benvenuto.
Tanto noi sappiamo benissimo chi siamo e le nostre idee e i nostri comportamenti non saranno certo modificati dai compagni di viaggio più o meno occasionali. ;-)