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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

26 marzo 2007

La vigilia degli esami

Domani il senato dovrà dire “” o “no” al rifinanziamento delle missioni militari italiane all’estero.
Alla vigilia del voto, ci sono ancora dubbi e incertezze.
Potrebbe sembrare paradossale che i dubbi vengano dal Centro Destra che, nei suoi cinque anni di Governo, ha concretizzato il maggior impegno dell’Italia all’estero, acquisendo credibilità e affidabilità.
Ma è proprio il comportamento di Prodi, D’alema, Fassino e le loro dichiarazioni che inducono, quanto meno, a riflettere.
Perché quei signori hanno dissipato un patrimonio di credibilità e affidabilità costruito con pazienza e con il sacrificio di 21 militari italiani.
Il fondo (speriamo !) è stato toccato con la liberazione di cinque terroristi assassini – mallevadore uno Strada, nemico dichiarato dell’Occidente - per ottenere la liberazione di un giornalista che volontariamente e per la propria carriera si era incautamente avventurato in Afghanistan per intervistare i capi di quei criminali.
Prodi e D’alema in tal modo hanno rinunciato al ruolo ed alla dignità dello stato, ritirando Carabinieri e Servizi Segreti al semplice schioccar delle dita di quel signore.
Fassino ha aggiunto di suo la proposta di cooptare i criminali terroristi al tavolo della conferenza sull’Afghanistan.
Il tutto con le nostre truppe che si sfilano dalla dovuta solidarietà con gli altri Alleati sia perché non vengono dotate di armi offensive, sia perché non viene loro concesso il diritto a sparare per primi e inseguire i terroristi dopo le aggressioni (che intanto si moltiplicano contro le nostre Forze Armate, proprio mentre gli Alleati li stanno incalzando e braccando di covo in covo, di grotta in grotta).
Allora paradossale sarebbe che il Centro Destra votasse a favore del rifinanziamento, condividendo responsabilità che sono solo ed esclusivamente della sinistra.
Che siano loro a votarsi il rifinanziamento (se ce la fanno) e che siano i vari Franca Rame, Giordano, Bertinotti, Diliberto a decidere di mantenere le truppe in Afghanistan, zona di guerra,. Senza armi adeguate e senza regole di ingaggio appropriate.
Del resto quanti elettori di Centro Destra apprezzerebbero la scelta di puntellare Prodi e D’alema ?
Credo nessuno.
Chi si prestasse, pensando di poter condizionare o, magari, anche riuscendo a far approvare un ordine del giorno che rinforzasse l’assetto militare in Afghanistan, si assumerebbe la responsabilità di prolungare l’agonia di Prodi e D’alema, quando tutta la sua base vuole tornare alle urne, per riavere un Governo degno di questo nome e che ci liberi dalle porcherie della sinistra.
Sì, perché il voto sul rifinanziamento delle missioni all’estero è solo la punta di un iceberg che è l’insostenibile incapacità della sinistra ad avere senso dello stato e a guidare l’Italia nella libertà, benessere e sicurezza.
L’interesse primario dell’Italia è togliere a Prodi, a D’alema, alla sinistra la possibilità di
imporre tasse,
trattare con i terroristi in proprio o pel tramite di soggetti privati,
progettare leggi liberticide,
di deriva morale,
impedire lo sviluppo delle Grandi Opere,
controrifrmare scuola, uiversità, giustizia,
aprire le porte all’invasione extracomunitaria e in particolare musulmana,
essere imbelle contro la criminalità.
Una volta ripristinata la normalità governativa, saremo perfettamente in tempo a dotare le nostre truppe di armi e regole di ingaggio che ne facciano un pilastro fondamentale della lotta al terrorismo, senza devianze trattativiste con il nemico, in piena sintonia con i nostri Alleati.

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12 commenti:

Otimaster ha detto...

Due obbiettivi, la sicurezza dei nostri militari e la caduta del governo Prodi, il primo lo si può ottenere anche segnando il passo rispetto agli alleati (come hai detto da me) il secondo solo votando "no" ma assolutamente non a discapito del primo.

Van der Blogger ha detto...

Se Casini non fa Casini... è probabile riuscire a mandare a casa questi qua...

Anonimo ha detto...

forse per scacciare Prodi ci vorrebbe una marcia su ROma visto che Casini intende assecondarlo.


P.S sul mio blog sono ricomparsi frequentatori che mi promettono la rimozione del dominio tramite UAAR!!??.
Sono dei porci schifosi

marshall ha detto...

T'ho già scritto ieri cosa ne penso.
E' anche vero, come ha ricordato ieri Vannino Chiti, che anche qualcuno di loro votò in linea con il centrodestra, nella passata legislatura, ma il loro voto non era determinante. Ora si. Il voto del centrodestra potrebbe essere determinante, anche se la Finocchiaro afferma che hanno i numeri per cavarsela da soli.
Anche alla luce di questa loro certezza, i nostri dovrebbero votare compatti per il no, e vedere così se li hanno veramente questi numeri per cavarsela da soli!!!
Altrimenti?
A casa i soldati, ma soprattutto, a casa loro!!!

Massimo ha detto...

Ma se anche votassero un odg per cambiare le regole di ingaggio e mandare armi adeguate ... chi si può fidare di Prodi, D'alema & Co. ?

Massimo ha detto...

Metafisico: lascia che sbraitino. E' la dimostrazione che quello che scrivi dà loro sui nervi. Un motivo in più per continuare ;-)

Anonimo ha detto...

Ma documentarsi prima di parlare? Le regole di ingaggio sono stabilite dalla NATO e sono le stesse per tutte le forze della coalizione, indipendentemente dalla nazione di appartenenza.

A parte questo, è curioso che la sinistra va al governo a fare di destra, e la destra sta all' opposizione a fare cose di sinistra...

Massimo ha detto...

Le regole di ingaggio le stabilisce la NATO ma sono i singoli governi che danno gli ordini alle proprie truppe e forniscono i mezzi per applicarle. Infatti i nostri soldati in Afghanistan non partecipano, per scelta politica, all'offensiva di primavera finalizzata a bonificare il territorio dai terroristi assassini (ivi inclusi i 5 liberati da Prodi e D'alema).
Ed è proprio per questo che la sinistra sta facendo la sinistra, trattando e accordandosi con i tagliagola invece di combatterli, mentre la destra, proponendosi di abbattere Prodi fa la Destra, per dare, una volta tornata al governo, ai nostri soldati mezzi e ordini adeguati a partecipare alle operazioni assieme agli Alleati.

Anonimo ha detto...

Massimo, peccato che abbattere il governo Prodi sul decreto per il rifinanziamento sulle missioni all' estero, significherebbe lasciare in mutande gli 8000 soldati italiani nei vari teatri di guerra nel mondo.
"dare, una volta tornata al governo, [...]" significa giocare a Risiko. hai idea dei tempi tecnici? apertura della crisi, scioglimento (eventuale) delle Camere, organizzazione del voto, voto, conta delle schede, formazione del governo (supposto che si realizzi una maggioranza al Senato molto più stabile di quella attuale, cosa che con questa legge dubito che possa accadere), nomine varie ed eventuali, ed infine un decreto sulle missioni di peacekeeping (che andrebbero chiamate per quello che sono, MISSIONI DI GUERRA).

non meno di due-tre mesi, forse anche di più. probabilmente si andrebbe oltre la pausa agostana dei lavori parlamentari. non male per una coalizione che sbraita della necessità di mantenere gli impegni presi con gli alleati.

ancora una volta è chiaro come la politica della destra italiana sia appiattita sulle beghe di condominio dell' uomo di Arcore.

mi spiace dirlo ma in questa fase è molto più credibile Casini...

Massimo ha detto...

Non vedo proprio cosa c'entrino quelle che tu chiami "beghe di condominio dell'Uomo di Arcore".
Forse ti è sfuggito che:
1) io sono da sempre contro il rifinanziamento delle missioni e fui contro l'invio di soldati in Libano perchè la sinistra non è in grado di garantire dignità, serietà ed efficienza alle nostre partecipazioni all'estero con i vincoli che impone all'uso delel armi e alla partecipazione alle azioni congiunte con gli Alleati;
2) dopo lo sconcio della liberazione di 5 assassini pel tramite di Strada tutti i blog e i due quotidiani di Centro Destra si sono schierati per il voto contrario
3) le bugie raccontate dalla sinistra sui rapporti con gli Stati Uniti rendono privo di affidabilità un eventuale impegno a rafforzare la missione militare
4) In simili condizioni meglio ritirare i soldati che lasciarli in queste condizioni umilianti e inefficienti, per poi, tornati al Governo, ridare spessore e dignità alle nostre Forze Armate e alla Nazione con una missione vera e pienamente integrata con gli Alleati.

Anonimo ha detto...

1) i vincoli sull' uso delle armi sono sempre gli stessi fin dall' inizio della partecipazione dei soldati italiani al conflitto afghano. Non sono stato imposti a partire dal governo Prodi, sono sempre stati gli stessi. Con questo, non voglio dire che li condivido. Anzi, visto come si stanno mettendo le cose, è chiaro che sono da riformulare.
2) che la liberazione dei 5 terroristi sia uno sconcio, siamo più che d' accordo. che blog e quotidiani si siano schierati contro fin da subito, non giustifica l' atteggiamento equivoco della CdL. Perché in Parlamento hanno votato a favore? Perché fino a 12 giorni fa Berlusconi continuava a ripetere che per la sicurezza dei soldati, per i rapporti con gli alleati, per il prestigio dell' Italia avrebbero votato a favore? La verità, nuda e cruda, è che la CdL ha sperato che il governo fosse di nuovo battuto sulla politica estera.
4) ma davvero pensi che prima le condizioni in cui si trovavano fossero di efficienza e non umilianti? conosci almeno una persona che sia stata in Afghanistan? Per tua informazione, la maggior parte dei nostri soldati in Afghanistan hanno speso la maggior parte degli ultimi anni a GIOCARE A CARTE nei locali della mensa. L' equipaggiamento è sempre stato risibile. La loro principale attività è stata quella di andare sul luogo degli attentati a fare fotografie, raccogliere prove, raccogliere pezzi umani esplosi.
Tanto è vero che già tre anni fa, un generale americano (rimasto anonimo) ha lamentato che per l' uso che ne stavano facendo, gli elicotteri italiani potevano tranquillamente rimanere parcheggiati ad Aviano.... ti lamenti giustamente delle bugie della sinistra, ma sei disposto a bere come acqua sorgiva tutte le stronzate che vengono dall' altra parte. I POLITICI SONO POLITICI. Mentire agli elettori è il loro mestiere. O non penserai davvero che durante il governo Berlusconi le nostre forze armate siano state ammirate dagli alleati stranieri per la loro forza, consistenza ed efficienza?
Ti dirò ancora di più: nell' ultima finanziaria sono stati destinati più fondi per le forze armate di quanti ne siano stati stanziati in CINQUE ANNI dal centrodestra. Ovviamente, per ragioni di opportunità elettorale, l' hanno taciuto entrambi gli schieramenti...

Massimo ha detto...

1-4) non è così e Bisquì (cui rimando: il blog è Diavoli Neri) lo illustra molto bene nei suoi post in materia di impegno militare.
2) Perchè dal voto alla camera è avvenuta la liberazione dei terroristi (e sembra che siano anche più di 5) e perchè Berlusconi ha saputo ascoltare il suo Popolo.
Non vedo alcun punto 3 :-)

Berlusconi non ha mai negato l'apporto italiano alle azion congiunte con gli Alleati.
Cosa che, invece, hanno fatto Prodi e D'alema.
Gli Alleati sono irritati con l'Italia adesso, non prima :-D