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20 marzo 2007

Un ministero per l'Identità Nazionale

Scrivo poco di politica estera perché non avendo molto tempo antepongo la priorità (cioè la situazione nazionale) al contorno (quella internazionale).
Ma la seguo con attenzione e leggo delle campagne elettorali in corso in Francia e negli Stati Uniti (e non solo).
Da quella francese traggo lo spunto per questo post, in chiave italiana.
Ho letto, infatti, che il front runner Nicholas Sarkozy, ha proposto la costituzione di un ministero nuovo di zecca: immigrazione e identità nazionale.
Quello sull’immigrazione, più male che bene, lo abbiamo anche noi.
Ma un ministero dell’identità nazionale mi sembra una ottima idea.
Penso che la proposta di Sarkozy derivi anche dalla sua captatio benevolentiae verso l’elettorato del Fronte Nazionale, ma ciò non toglie che l’idea sia meritevole di approfondimento anche in chiave italiana.
Oserei dire: soprattutto in chiave italiana.
In Francia il sentimento nazionalista resiste, comunque, anche oggi.
Non parliamo degli Stati Uniti dove lo slogan “America First!” è tuttora sentito.
In Italia, invece, manca un qualche afflato nazionalista di rilievo, se si eccettua l’occasione delle partite della Nazionale di calcio.
E’ opportuno ravvivare il fuoco del nazionalismo italiano per ricordare e tramandare quelli che sono i Valori della nostra Gente, della nostra Civiltà, della nostra Storia.
Una Gente, una Civiltà, una Storia che non è seconda a nessuno.
Ricordiamo che la storia dell’europa, la sua civiltà, il suo impianto giuridico, poi estesi negli Stati Uniti, è la Storia, la Civiltà, di Roma, quindi essenzialmente italica.
E dove ha messo le radici la religione dell’Amore, il cristianesimo, se non a Roma, in Italia ?
E che dire dell’Arte delle nostre città, dei nostri borghi, che trasudano e tramandano l’opera di chi, provando e riprovando, ha costruito una Civiltà che, oggi, si chiama Occidentale e che ha consentito al maggior numero di persone, alla più grande fetta dell’Umanità che mai ne abbia beneficiato, di godere i frutti della Libertà, del Benessere economico, del Progresso Civile ?
La nostra Storia, la nostra Arte, le nostre città, ma anche le nostre Tradizioni.
Le Festività che, in gran parte, vedono sovrapporsi antiche celebrazioni pagane e romane con le nuove cristiane che ne hanno tramandato lo spirito, aggiornandolo al messaggio della nuova religione.
La nostra dieta, tipica e sana, con sapori e alimenti vari, ognuno dei quali necessari per rendere la vita più gradevole.
I nostri ritmi umani, il nostro umorismo che spesso ci ha salvato dalle situazioni più critiche.
Il nostro coraggio.
Perché l’Italia non è solo (fortunatamente) pacifinti, no global, Prodi e D’alema che calano le braghe davanti ai talebani, Badoglio, Caporetto o Custoza.
Noi siamo anche quelli di Curtatone e quelli della battaglia di Vienna e della disfida di Barletta, quelli di Nassyria e di Vittorio Veneto.
E allora un ministero che abbia, come sua finalità, quella di ricordare, di stimolare a studiare ed approfondire la “bella Italia”, di conoscerla, di apprezzarla è un ministero che rappresenterebbe una svolta all’approccio con la poltica.
E sarebbe anche un più che valido filtro nei confronti degli immigrati che volessero prendere la cittadinanza italiana e ai quali dovrebbe essere richiesta la partecipazione a corsi – full immersion – per imparare ad essere italiani, per quanto possa essere loro consentito dalla mancanza, ineliminabile, del sentimento profondo di italianità che, comunque, noi nati e cresciuti in Italia abbiamo, anche se a volta non gli diamo ascolto.
Conoscere le nostre radici, perché, riscoprendo chi e come eravamo, si riesca meglio ad essere Italiani nel presente e nel futuro, senza complessi di inferiorità verso chicchessia.

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo quoto e lo straquoto.

L'idea di Sarkozy, spero prossimamente eletto all'Eliseo, dovrebbe far breccia anche tra i nostri politici.
Sarebbe un dovere, una necessità e un principio di tutela della nostra Nazione.

Certamente è più facile ora assistere al Ministero per la Pace o a quello per i Diritti degli ex-terroristi, ma in futuro, chissà...

Le vie di Silvio sono infinite.

Buona giornata caro amico

Van der Blogger ha detto...

Speriamo, e non sarebbe male nemmeno organizzare una specie di ramo della commissione europea che si occupi della stessa cosa... visto che stiamo sempre più genuflessi ad altre culture...

Ciao Massimo

marshall ha detto...

Condivido l'idea di proporre, anche da noi, Il Ministero per l'Identità Nazionale, eliminando però tanti altri ministeri inutili e spreconi.
Saprei anche già fin d'ora chi indicare per la nomina di ministro, sottosegretari e personale addetto a tale ministero: proverrebbero tutti dalla comunity-blog Il Castello!

Ci pensino, a Roma!!!!
E in bocca al lupo a tutti!

Anonimo ha detto...

Siete davvero sicuri di volere approfondire "chi e come eravamo"? Innanzitutto: quando? Durante l'Inquisizione, per esempio? Chi eravate voi? Le streghe al rogo o gli Inquisitori? Durante il fascismo? Chi eravate voi? I fascisti o gli oppositori in galera? I ragazzi di Salo' con duce e zio Adolfo o i Partigiani con gli Alleati? Sarei davvero interessata a leggere le vostre risposte.

Van der Blogger ha detto...

Simonetta tu credi che la Germania sia solo il Nazismo? La Cina solo il Comunismo? O l'Italia solo le circostanze, tristi, che hai citato? E' davvero questa tutta la storia, la tradizione, la cultura chel'Italia ha espresso? Se fosse così sarebbe davvero triste. Ma tutti noi sappiamo che non è così. Si parte da Roma antica, passi per il medioevo di Dante, per l'intraprendenza di Colombo e Vespucci, per l'arte di Leonardo, per il Rinascimento, la scienza di Galileo, per Garibaldi e il Risorgimento, per il dopoguerra col boom economico e le famiglie numerose fino ai nostri ragazzi in giro per il mondo nelle varie azioni di peacekeeping. Comunque raccolgo la provocazione...

ciao a tutti

Massimo ha detto...

Simonetta, non credo nella metempsicosi, per cui io sono quello che sono, adesso.
Ma per farti contenta sono orgoglioso delle mie radici romano-cristiane.
Grazie a loro siamo parte di una civiltà superiore rispetto a tutte quelle del passato e del presente.
Grazie alle nostre radici romane e cristiane possiamo godere di un benessere, mai e in nessun luogo così esteso e profondo.
E Roma è Italia.
La Cristianità ha il suo centro a Roma.

Anonimo ha detto...

C'è anche chi dice "Roma ladrona".

Emanuele

Massimo ha detto...

Sì, anche a ragione, ma non è la Roma cui mi riferisco io :-)

Anonimo ha detto...

Posso condividere pienamente il post.... fino alla paola "coraggio".
Dopo, ovviamente, no.
Ciao

Massimo ha detto...

E' già un primo passo ... coraggio che ce la fai anche a farne un altro ! :-)