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19 agosto 2007

Veltroneggiamenti sullo sciopero fiscale

La casta ha paura dello sciopero fiscale (che è quindi cosa buona e giusta).
Lo si vede dalla levata arcobaleno di scudi da parte di tutti coloro che appartengono all’apparato statalista e assistenzialclientelare.
I più sono politici che non hanno mai fatto nulla nella vita se non bazzicare i corridoi dei partiti della prima e seconda repubblica, grazie ai quali hanno fatto carriera: funzionari, portaborse, portavoce, parlamentari, boiardi di stato.
Ma la paura fa novanta, non sia mai che i cittadini siano esasperati dal fisco al punto giusto da accogliere l’invito di Bossi anche oltre la loro appartenenza leghista e allora fanno scendere in campo il superbuono, Ualter Veltroni, che spara a zero sullo sciopero fiscale in un convegno che con le gabelle c’entra come i cavoli a merenda: “ha ancora senso l’amore”.
Il convegno era nelle sue corde, la censura allo sciopero fiscale, no.
Infatti Ualter ha interpretato lo sciopero fiscale come una espressione dell’odio da cui bisogna mondare l’Italia.
Immemore del fatto che da 14 anni l’odio è istigato dalla sua parte politica (e lui in tutto questo tempo non è mai stato l’ultima ruota del carro) e che, per fare un bel reset del tutto, conditio sine qua non sono pubbliche scuse della sinistra nei confronti di Silvio Berlusconi e di tutto il Centro Destra: parlamentari, militanti, elettori.
Un “scusate, ci siamo sbagliati” che riaprirebbe le porte a quel dialogo che giustamente Silvio Berlusconi ha negato anche ieri, per la soddisfazione di tutti noi suoi elettori, non essendo nell’interesse dell’Italia e degli Italiani.
Ma una cosa Ualter ha detto di sensato: “Fare uno sciopero fiscale per far cadere il governo vuol dire che questo Paese ha finito di esistere come comunità. Vuol dire che non c'é più nulla che ci tiene insieme”.
Finalmente ci è arrivato, primo tra i suoi compagni.
Cosa, infatti, ci può unire ai cattocomunisti se non una cittadinanza che non trova più alcun fondamento sociale, civile, politico, progettuale, legislativo ?
Prendiamo atto.
A sinistra si tengano

i centri sociali,
la legalizzazione della droga,
i dico, i cus, i pacs,
le aperture ad hamas e le passeggiate con hetzbollah,
le tasse e Visco,
un parlamento con uomini con i tacchi a spillo ed ex terroristi,
i no global e gli ecoambientalisti,
le moschee e l'immigrazione musulmana senza limiti,
i “no” al Dal Molin” e i campi antimperialisti.

E vivremo felici e contenti (noi più di loro, ne dubitate ?).

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo su tuuto e approvo in pieno

Anonimo ha detto...

Se fosse possibile dividere il territorio, sarebbe la soluzione migliore. E sono anche io dell'idea che vivremmo meglio noi. Giulio

Anonimo ha detto...

E come si potrebbe distinguere il cattocomunista dal liberalcattolico ? Basandoci solo sulla sua dichiarazione ? Saremmo pieni di infiltrati !

Anonimo ha detto...

L'idea è buona, fondata. La differenza tra le categorie che hai elencato e gli altri cittadini è tale da rendere impossibile una convivenza proficua. Ad ogni cambio di coalizione vengono smantellate le leggi realizzate dagli altri. Il problema è che uno stato per vivere deve insistere su un territorio. Come realizzare la divisione delle tribù italiane ?

Freeman ha detto...

dice anche che faremmo ridere il mondo: quello che fa ridere il mondo è il nostro sistema politico. Veltroni campa coi nostri soldi e ha pure la disonestà intellettuale di venirci a fare la predica sul senso di comunità, lui che non ha la minima idea di cosa vuol dire sudarsi uno stipendio ci viene a dire che è un gesto d'amore donare i nostri soldi per il bene comune!!! cioè mantenere portaborse, lacchè, nullafacenti che si sputtanano i soldi con squillo e pusher!!! caro walter proprio perchè ho il senso dello Stato che ho il dente avvelenato, quindi resta nel tuo mondo ovattato a parlare dell'isola che non c'è, io nel mondo reale sono incazzato e da quello che leggo in questo blog non sono l'unico.

Massimo ha detto...

Beh, direi che l'argomento fiscale coinvolge, a conferma del "fiuto" di Bossi.
Anonimo e Andrea: non sarebbe affatto facile. Bisogna arrivarci per gradi. Un primo passo è la consapevolezza che assieme non possiamo più stare. Poi gli strumenti si trovano.
Freeman. Sottoscrivo quel che affermi. Non possiamo più tollerare che a decidere delle nostre tasse siano quelli che campano su di esse.

Old Whig ha detto...

Massimo, il Nord è stanco.
E lo dico da Nazionalista preoccupato.

Saluti occidentali

Massimo ha detto...

Non solo il Nord. Credo che tutti gli Italiani veri siano stanchi dell'ideologia posta a fondamento della nostra società. Tra l'altro di unaideologia perdente e assassina come quella marxista.
Sicuramente chi il 9 e 10 aprile 2006 votò Casa delle Libertà non merita questo governo e le sue tasse. E dopo un anno non lo meritano oiù neppure quelli che votarono i cattocomunisti e oggi si sono pentiti. Chi non si è pentito ancora merita invece Prodi per i prossimi 10 anni. Per questo l'unica strada è quella di una secessione civile, pacifica e ragionata, così ognuno ha il governo che si merita.

Anonimo ha detto...

Ricordo che qualcuno a fare la secessione di cui parlate voi ci ha gia' provato. Si, proprio LUI. Da una parte, a Nord, gli italiani di Salo': Fascisti (senza vergogna), anticomunisti, antisemiti, forti dei Valori Veri, in una parola: puri; e a Sud gli altri: comunisti, culattoni, ebrei. Se non fosse stato per gli americani e i loro ingenui ideali di democrazia e liberta' (ammetterete che almeno in questo hanno sbagliato), a quest'ora il nostro sogno sarebbe stato realta'.

Massimo ha detto...

Quando cito la Cecoslovacchia, significa che la "mia" secessione ha una genesi ben diversa da quella violenta e traumatica che ha caratterizzato i due anni della R.S.I. Anche perchè la divisione che citi non credo corrispondesse pienamente alla divisione creatasi sul campo. Penso che ci fossero molti che avrebbero preferito avere cittadinanza nel Sud e forse qualcuno rimasto al Sud che avrebbe preferito una cittadinanza nel Nord.
Non mi piace poi una divisione tra "antisemiti" ed "ebrei". Non credo che sia attuale, se mai lo è stata. La "mia" secessione è fondata su canoni che in parte (comunisti e anticomunisti ad esempio) sono i tuoi, ma altri non lo sono (ad esempio la "mia" Italia sarebbe portata ad una stretta alleanza con gli Stati Uniti). Non sono, poi, gli Americani ad aver sbagliato, ma noi a scegliere l'alleanza con tedeschi invece che con gli Inglesi :-)