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No alla deriva

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30 ottobre 2007

Tu chiamala se vuoi "sicurezza"

Il consiglio dei ministri prodiani avrebbe approvato il pacco sulla sicurezza.
Vediamo l'evento attraverso i lanci dell’Ansa.
Nunzio vobis gaudium magnum:
CdM: via libera pacchetto sicurezza (ore 12,29)
Le grida manzoniane:
Dal Cdm via libera al pacchetto sicurezza (ore 13,19)
Ma necessita subito una precisazione:
Sicurezza: Amato, niente sceriffi (ore 13,32)
Mastella, col cuore in mano, si rivolge al Centro Destra:
Sicurezza: Mastella, appello a CdL (ore 13,41)
La sinistra radicale però puntualizza:
Sicurezza: Ferrero, punti dissenso (ore 14,37)
E così ricomincia la presa in giro degli Italiani.
Annuncio, ridimensionamento, distinguo.
Mentre a Roma discutono, Sagunto è espugnata.
Che Prodi sia inadatto al compito di governare l’Italia lo hanno compreso anche i suoi alleati che, ormai, vanno per la loro strada.
Dini non ingoia più rospi:
Governo, Dini critica impostazione (ore 12,20)
Mentre in consiglio dei ministri si discuteva del pacco sulla sicurezza, in commissione alla Camera la sinistra obbligava ad una votazione per il pacco alle Forze dell’Ordine.
Per fortuna anche qualcuno eletto a sinistra possiede una coscienza, quindi:
G8: bocciato mandato al relatore (ore 14,45)
E mentre Prodi minaccia gli Italiani
Governo: Prodi, resto fino al 2011 (ore 15,27)
C’è chi pensa a come conservare la poltrona anche oltre ogni ragionevole limite
Di Pietro, riorganizzare il governo (ore 16,01)
E il suo acerrimo alleato, Mastella, gioca a tutto campo:
Mastella: G8, nostra posizione nota (ore 17,23).
Troppo facile criticare quella che si sta delineando sempre più come una “incompetentopoli” di proporzioni mai viste.
Una corte dei miracoli che ha, come unico miracolo, quello di restare in sella grazie alla paura di un ritorno alle urne.
Quando cercano di contrabbandare un mestierante della politica come Veltroni che non mi risulta abbia mai svolto altra attività oltre alla politica in cui entrò in fasce, come “l’uomo nuovo” della politica italiana, quale fiducia e credibilità possono sperare di ottenere con le loro sortite estemporanee sulla sicurezza ?
La sinistra è la dimostrazione tangibile che è impossibile trasformarsi da sobillatori della piazza e delle pulsioni più estreme in tutori dell’ordine e della legalità.
Legalità e sicurezza sono parole di Destra, perché appartengono, assieme a Legge, Odine, Gerarchia, Libertà, al dna della Destra.
La sinistra non vi ha nulla a che spartire, per dirla con Di Pietro: la sinistra, con la sicurezza, non c’azzecca.

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7 commenti:

marshall ha detto...

Ormai, l'han capito anche le casalinghe del mio condominio. Quelle signore avvezze a guardare Forum, Beautiful, Cento Vetrine, che "quello lì" non ha niente, ma proprio niente dello statista (quanto mai!), del leader (men che meno!). Ormai, l'han capito, e lo associano, più che altro, oltre che alla mortadella, ad uno dei personaggi fantozziani o fracchiani. Insomma, proprio un bel presidente, anche per le masse di casalinghe!

A casa! E di corsa!

Anonimo ha detto...

Fate sapere all'ambasciatore della romania cosa pensate del suo caro concittadino che ha stuprato e praticamente ucciso una donna a Roma

http://roma.mae.ro/index.php?lang=it&id=208

Massimo ha detto...

Il problema non è "far sapere", ma agire. E, soprattutto, non agire solo contro i rumeni perchè è più facile e da Bucarest non arriverà mai nessuna fatwa, ma agire anche contro tutta la pletora di musulmani che cercano di introdurre nel nostro paese le loro barbare usanze contarbbandandole, con l'appoggio anche di ridicole femministe, per cultura locale.
Noi dobbiamo fare sapere, con i fatti, con la repressione, con le espulsioni, con la reazione dei cittadini italiani (è da pensare alle Ronde Cittadine) alle violenze ed ai soprusi, che chi viene in Italia lo deve fare rispettando leggi, tradizioni e costumi italiani. Sennò gli conviene restare a casa sua.

Anonimo ha detto...

La soluzione c'è: pena di morte. Quando il messaggio che chi stupra e uccide in Italia viene messo a morte si propagherà tra le masse di immigrati, allora vedremo un ritorno alal legalità. Giulio.

Anonimo ha detto...

Allora siamo esattamente in linea con i Rom: "Se avesse fatto una cosa simile a una delle nostre donne, a nostra madre o a una nostra figlia lo avremmo ucciso", hanno detto i Rom del campo di Tor di Quinto

Anonimo ha detto...

"E mentre il Capo dello Stato
Traian Basescu auspica che il
decreto legge sia rivolto contro
tutti i delinquenti, il premier
Tariceanu ritiene che il problema
della criminalità possa essere
risolto anche attraverso la
creazione di più posti di lavoro
per i romeni in Italia" (Epolis, Roma 2-11-2007)

...

Senza parole! una donna morta ed il problema è creare più posti di lavoro? ma allora è vero che il problema è che sono Rumeni ed hanno una testa bacata

Massimo ha detto...

Il problema non sono i rumeni, quelli (e non solo loro) sono una conseguenza del problema che si chiama: sinistra. Finchè in Italia ci sarà una sinistra che accarezza le frange estreme e i diseredati di tutto il mondo finalizzando la loro presenza alla distruzione del nostro modello civile, quelli avranno sempre e comunque una sponda. Eliminata questa sinistra, avremo la strada spianata per estirpare anche la violenza criminale.

I rom interpretano la cultura popolare che spesso ha ragione, come nel caso dell'applicazione della pena di morte per chi si rende responsbaili di nefandezze come quella di Roma.