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19 marzo 2008

Temi etici, temi di Destra

La merce che i due supermercati cercano di piazzare agli elettori è drammaticamente simile.
Proposte di riduzioni delle tasse, di agevolazioni per chi non “arriva a fine mese”, di riduzione della spesa “inutile” (quella, ovviamente, indirizzata alle altre categorie rispetto a quella di appartenenza …), saremo più sicuri, rilanciamo l’Italia e via discorrendo.
C’è similitudine anche nel non parlare di alcuni temi che, definiti in tempi recenti “etici”, sembrano essere dei tabù consociativi.
Una indagine del Censis ci dice che gli italiani voteranno per affinità di idee e sulla base dei programmi presentati.
Se così fosse dovremmo pensare che Daniela Santanchè si appresta ad entrare trionfante a Palazzo Chigi …
E’ invece vero che molti italiani, fortunatamente non tutti, voteranno con il pallottoliere e non per una idea, voteranno più “contro” che “pro”.
Felice di sbagliarmi se il 15 aprile ci sveglieremo con il pdl e il pci/pds/ds/pd sotto il quorum del 4% …
Tornando ai temi etici c’è un’altra ragione per cui non se ne parla: impegnano.
E tutto vogliono i rappresentanti dei due presunti partiti maggioritari, tranne assumere impegni precisi.
Come, infatti, possono impegnarsi quelli del pdl a sanzionare e a rispedire a casa i clandestini se hanno il loro nr. 2 Fini che propone il voto amministrativo agli immigrati ?
Come, infatti, possono impegnarsi quelli del pdl a controllare la diffusione delle moschee, se Fini, sempre lui !, propone l’insegnamento del corano a scuola ?
Come, infatti, possono impegnarsi quelli del pdl a valorizzare la famiglia, quando Fini, ancora lui !, votò assieme ai radicali al referendum sulla procreazione assistita ?
E come possono impegnarsi a rivedere la legge 194 ed a tutelare la vita sin dal suo concepimento, se hanno nelle loro file abortisti incalliti come i radicali giunti alla spicciolata dal partito di Pannella ?
Nel pci/pds/ds/pd la situazione è speculare, quando si trovano Bonino e Binetti o Calearo e Nerozzi.
In un “paese normale”, una situazione così paradossale porterebbe l’elettore di sinistra a votare Bertinotti, quello di centro Casini e quello di destra La Destra Fiamma Tricolore e Daniela Santanchè.
E se vogliamo liberarci dalle sabbie mobili del passato, dobbiamo avere la forza di scegliere una idea e votare per chi, più coerentemente, la sostiene.
Il quorum, al momento della scelta, non può né deve avere alcuna rilevanza, perché sennò saremmo sempre condizionati dall’esterno, da quello che ci vogliono far credere che sia la realtà, come sta accadendo con la “guerra” dei sondaggi, delle rimonte, delle “forbici”.
Ricordiamoci che il 13 e 14 aprile tutti i partiti partono sulla stessa linea e saranno gli elettori a determinare la classifica finale.
Votare pensando a quale partito potrebbe ottenere il maggior numero di voti, altera anche la proiezione della volontà degli italiani sui temi etici, perché la vittoria dei due supermercati porterebbe a ritenere che di quei temi a noi non importa nulla e, quindi, “che facciano loro”, una delega che, credo, nessuno di noi vorrebbe concedere così ampia ad un personale politico alquanto scadente.
La Destra Fiamma Tricolore sui temi etici ha assunto degli impegni precisi, ripetutamente confermati dal candidato Premier Daniela Santanchè, perché i temi etici, sono temi propri della Destra.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

..ed è per questo che Domenica 13 aprile, dopo la Santa Messa, andrò a votare per DANIELA SANTANCHE' ;)