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12 giugno 2008

Ponzio Pilato al governo

Se qualcuno crede ancora alla favola del governo decisionista, perchè è stata ridotta la litigiosità con la riduzione dei partiti della coalizione, deve ricredersi davanti all’evidenza.
Passata la sfuriata sugli impegni elettorali (Ici e straordinari) che solo chi ha la bocca buona può ritenere assolti, il governo assume sempre più le sembianze di un Ponzio Pilato.
Si accumulano, in un parlamento già cronicamente lento nel votare con l’aggravante del doppio passaggio camera e senato, disegni di legge che vanno ad ingolfare commissioni ed aula dove giacciono anche proposte provenienti da parte dei singoli parlamentari.
Il Resto del Carlino di oggi stila un breve e parziale elenco delle fughe in avanti e delle precipitose marce indietro che Silvio/Ponzio è stato costretto ad eseguire.
Dall’inserimento del reato di ingresso clandestino in un disegno di legge anziché in un decreto legge, alla trasformazione del provvedimento contro l’uragano di intercettazioni ed a difesa della privacy dei cittadini da decreto legge nell’ennesimo disegno di legge.
E’ evidente che l’inserimento di quelle norme in disegni di legge è un rinviare il problema della loro approvazione ad un momento successivo e induce a ritenere che ci sia una riserva mentale per cui, a parole, il governo del “partito di centro, moderato e liberale” interpreta la volontà dei cittadini, salvo poi far trovare, in un momento incerto nell’ an e nel quando, un testo di legge non conforme a tali aspettative, perchè radicalmente mutato o alterato nei suoi principi di fondo.
Ma la tattica del rinvio significa anche l’incapacità a decidere a maggioranza, dopo aver escluso la Destra dalla coalizione e impostato la campagna elettorale proprio sulla necessità di una maggioranza coesa e che decida.
E’ la sconfitta di tale impostazione ed è l’aspetto più evidente di come le parole della campagna elettorale siano state scritte sulla sabbia.
E’ preoccupante questa tendenza alla marcia indietro non appena Napolitano si fa interprete delle esigenze della sinistra di discutere tutto in parlamento, mentre l’Italia avrebbe bisogno di decisioni rapide e incisive e non di chiacchiere retoriche nelle aule parlamentari, da dove far poi uscire provvedimenti stravolti rispetto al testo iniziale.
Al momento i sondaggi segnalano che Berlusconi avrebbe un ampio consenso, pari a quello che, nello stesso periodo, aveva Prodi nel 2006 e nel 1996 e lo stesso Berlusconi nel 2001 e 1994 subito dopo le elezioni e la formazione del governo.
Abbiamo anche visto come il consenso sia volatile e fortemente condizionato dalla realizzazione dei provvedimenti che interessano la vita quotidiana dei cittadini, a cominciare dalla sicurezza.
E sulla sicurezza, il rinvio ad una serie di disegni di legge e decreti legislativi, il governo sta mostrando tutto il suo doroteismo, figlio di una coalizione da cui è stata scientemente esclusa la Destra.
I rom sono ancora nei loro campi.
I clandestini arrivano ancora e sciamano per le nostre città.
I criminali possono ancora contare su quello che il Capo della Polizia ha definito “un indulto quotidiano”.
Certe nostre strade sono ancora impraticabili, a volte ad ogni ora della giornata, per gli spettacoli che forniscono prostitute, spacciatori e drogati.
L’estate in arrivo sarà l’ultimo periodo utile per il governo di evitare il crollo nei consensi che ha caratterizzato Prodi e i precedenti governi quando hanno dimostrato che alle parole elettorali non seguivano i fatti.
Dubito che senza Destra a sostenerlo nei provvedimenti più incisivi, il nuovo Berlusconi/Pilato sia in grado di evitare la stessa fine delle sue precedenti esperienze e dei governi della sinistra.

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3 commenti:

Otimaster ha detto...

Sai benissimo che il consenso sta aumentando sei un osservatore troppo attento per non essertene accorto ma, non è questo il punto. Pensi davvero che un paio di senatori in più in quota alla destra avrebbero reso l'azione di giverno più deciso, io non credo, temo piuttosto che sarebbe amentata la conflittualità.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Sono d'accordo con otimaster. Al 100%

Massimo ha detto...

Il consenso è in aumento esattamente come lo fu dopo le precedenti elezini per Prodi fino a tutta l'estate.
Con il 2,4% all'interno della coalizione, la Destra avrebbe avuto una decina di senatori e una ventina di deputati, sufficienti per esercitare pressioni che si sarebbero sommate a quelle della Lega e mettere all'angolo i fautori del dialogo e dei rinvii tramite disegni di legge.
E già "l'accordo" sulle intercettazioni dice molto meno di quel che era l'impostazione iniziale (che condividevo) di Berlusconi. E questo molto meno, diventerà ancora meno una volta che il disegno di legge avrà affrontato il percorso parlamentare.
Trasformare provvedimenti urgenti in disegni di legge significa rinviare i problemi.