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No alla deriva

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06 luglio 2008

La Spagna marcia in testa nella deriva

L’opera distruttiva intrapresa dal premier spagnolo che somiglia al fratello sciocco di un comico già di suo demenziale (ma Mr. Bean, almeno, recita una parte …) prosegue con le proposte di rimozione dei simboli religiosi che, come nel caso del Crocefisso, sono anche simboli di una Civiltà, la nostra Civiltà, quella che ha donato maggior benessere al maggior numero di persone nel mondo, più di qualunque altra civiltà passata o presente.
Naturalmente il congresso dei socialisti (che, come sempre, non mancano di fare danni a qualunque latitudine e longitudine operino) aggiunge anche una revisione – ovviamente permissiva – della legislazione sull’aborto e adombra l’ipotesi di introdurre l’eutanasia.
Se pensavamo che il fondo fosse stato toccato con la trovata – evidentemente emersa mentre il suo ideatore si guardava allo specchio – dei pari diritti per le scimmie con gli Umani, ci dobbiamo ricredere, osservando gli spagnoli di sinistra che allegramente bucano il fondo del barile e scavano, con energia che sarebbe meglio destinare a più nobili iniziative, sprofondando sempre più verso una deriva morale, civile, politica e sociale di cui non si vede la fine.
Sappiamo benissimo che ogni civiltà porta in se stessa i germi della propria distruzione.
La Storia ce lo ha insegnato e sembra che l’Occidente abbia già raggiunto il suo livello massimo e sia in piena decadenza.
Non è la naturale parabola delle cose umane che ci preoccupa, ma il fatto che siano proprio alcuni occidentali i promotori della decadenza, giocando per i nemici della Civiltà come quinte colonne.
Sono proprio coloro che, più di ogni generazione precedente, hanno potuto godere dei benefici della Civiltà ad agire per distruggerla.
E anche in quella istituzioni che ancora mantengono, almeno ai vertici, una consapevolezza e autorevolezza per indicarci la via giusta, si intrufolano individui che sembra più preoccupati di ottenere facile consenso che non di indicare la retta via.
Come, infatti, possiamo considerare in altro modo le parole di quel prelato (monsignore !!!) della curia milanese che critica le decisioni (ancora troppo deboli e ancora non definitive) del governo Berlusconi sulla sicurezza ?
Così la Spagna ha preso la testa nella non certo onorevole gara a chi cancella più a fondo e con più forza i Valori morali, le Tradizioni, i Simboli di una Civiltà che mai più grande è apparsa sulla faccia della Terra, sostituendole il nulla, il vuoto, morale, civile e sociale.
Un vuoto che non tarderà ad essere riempito da nuovi simboli, nuovi valori, nuove tradizioni che, però, non ci apparterranno e segneranno la fine della Civiltà, costringendo l’Umanità a riprendere il cammino, come si dice nei giochi di società, “dal via”, buttando a mare tutte le esperienze e i progressi di questi secoli.
Questa situazione emergenziale rende evidenti quei limiti dei nostri sistemi politici che non riescono a rispondere con decisione alle sfide del nichilismo e del relativismo, come possiamo osservare vedendo esaltati i profeti del nulla e demonizzati quanti cercano di riportare in auge Valori, Tradizioni, Gerarchie, Ordine.
La parte sana dell’Occidente non deve restare ancora a lungo a guardare passiva, occupandosi del proprio pur importante privato. mentre gli esaltati del nulla distruggono quel che i nostri Padri hanno faticosamente costruito nei secoli.

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