Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

25 ottobre 2008

Salva l'Italia ...

… lascia la sinistra all’opposizione !
Oggi la sinistra, unita come sempre quando c’è da fare delle piazzate, manifesterà contro il governo.
Veltroni, alle critiche di Berlusconi, non ha trovato di meglio che rispolverare il suo dna comunista per ricordare che anche il Centro Destra manifestò contro Prodi.
Veltroni, da buon comunista, dimentica però di dire che la manifestazione del Centro Destra era finalizzata ad ottenere il riconteggio dei voti, essendo assai dubbia la regolarità del risultato finale delle elezioni del 2006 conclusesi sul filo di lana.
Oggi, invece, non v’è dubbio alcuno sulla vittoria di Berlusconi che, quindi, ha i numeri e la legittimità per governare in base alle sue volontà che sono anche quelle di chi lo ha votato.
E nel pieno di una crisi finanziaria che diventerà (se già non lo è diventata: basta chiedere a chi frequenta fiere e lavora a stretto contatto con le aziende) economica attizzare il fuoco degli scioperi, dei disordini di piazza, per i soli fini di politica interna e, per di più, in un gioco di potere interno alla sinistra, è irresponsabile.
Per cui lo slogan ideato dai pubblicitari di Veltroni è perfettamente idoneo, completandolo, a sintetizzare il quadro politico: salva l’Italia, lascia la sinistra all’opposizione.
Ma anche Berlusconi ci mette del suo nel creare disagio nell’Italia che lavora, l’Italia che vuole studiare, l’Italia che vuole produrre, l’Italia che non va in piazza, l’Italia della maggioranza silenziosa.
Non si può cedere alle pressioni di stagionati sessantottini infiltrati nel “partito di centro, moderato e liberale” e smentire se stessi sull’uso delle Forze dell’Ordine per ripristinare il diritto allo studio ed al lavoro conculcato dalla violenza di chi occupa e fa picchetti.
Un governo che si proponga di restituire dignità all’Italia, deve essere un governo del premier che faccia seguire i fatti alle parole, soprattutto quando si parla di ordine pubblico e sicurezza.
L’Italia, che ha sempre avuto più economia reale e meno finanza di carta di altre nazioni, potrebbe sfruttare al meglio questa crisi internazionale, per arretrare meno di tanti altri.
Ma questo presuppone che si lavori, si studi, si operino quei tagli necessari (neanche dolorosi se non per quanti si erano comodamente sistemati in nicchie di privilegio parassitario) per premiare il merito, la capacità, l’intraprendenza, dando a ciascuno il suo.
Il governo deve fare, senza tante chiacchiere, compromessi, equilibrismi.
L’opposizione, invece di gettare benzina sul fuoco solleticando le velleità fancazziste e piazzaiole di pochi, vada in parlamento per proporre alternative, senza fare ostruzionismo che avrebbe come unico risultato la cassazione di ogni dibattito costruttivo per l’approvazione, tramite voto di fiducia, dei provvedimenti del governo.
Non è tempo di assemblearismi, è tempo di decisioni.
Salva l’Italia, lascia la sinistra all’opposizione !

APPENDICE FRANCESE:

Sarkozy si è imbufalito perché la magistratura francese, forse per un errore, ha liberato un presunto stupratore che avrebbe dovuto restare in prigione in attesa del giudizio.
Sarkozy pretende che costui venga rimesso in galera.
E’ la nemesi, caro Sarkò.
Tu hai liberato e proteggi una terrorista assassina e adesso ti tieni un presunto stupratore libero per le tue strade.
A volte c’è una giustizia cosmica, seppur indiretta.

Entra ne

1 commento:

Nessie ha detto...

Sono d'accordo sulla prima parte del post, che non è più tempo di assemblearismi. In Italia questa stagione è durata perfino troppo e quando cantano troppi galli non si fa mai giorno.

Nella chiosa su Sarkozy, più che di nemesi, trattasi di relativismo giuridico e soggettivismo ideologico nell'interpretazione delle Leggi: un male che affligge non solo l'Italia, ma si estende a tutta Europa. E non c'è affatto da rallegrarsene, considerato il fatto che col Trattato di Lisbona, saremo giudicati dai signori di queste corti.
Quella di Sarkò (che preme per la firma irlandese del Trattato ma che poi si incazza coi suoi giudici) è solo ipocrisia all'ennesima potenza.