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09 novembre 2008

9 novembre 1989: non dimenticare la barbarie comunista

Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1989 il mondo divenne migliore.
Il muro di Berlino, l’odioso simbolo della divisione tra il Mondo Libero e quello comunista veniva sgretolato da una folla che, non più trattenuta dai vopos, si ricongiungeva con i fratelli separati (e più fortunati) di Occidente.
La data, l’evento sono un simbolo e rappresentano la ritrovata Libertà non solo di un Popolo, quello tedesco, ma anche la fine di un incubo globale, di una barbarie, del più feroce e sanguinario sistema politico che mai abbia insudiciato la nostra terra: il comunismo.
E’ vero, restano ancora – purtroppo – alcune nazioni rette da regimi comunisti (Cina, Cuba, Corea del Nord su tutte) che, però, sono state costrette ad accettare sistemi e correttivi occidentali che le porteranno ad abbattere, violentemente o meno non siamo in grado di prevederlo, il regime.
Forse ci sarà bisogno di “una spintarella” perché ciò accada, ma che accada è nelle carte della Storia.
La caduta del muro non riguardò solo la Germania, ma fece da volano per tutta una serie di ritrovate libertà nell’est europa, fino alla Grande Madre Russia, ora pienamente riconquistata al ciclo virtuoso del progresso globale, con l’importante apporto della sua rinnovata e ritrovata Tradizione che sarà sicuramente utile nel momento in cui la nazione fino ad oggi guida dell’Occidente mostra segni di decadenza, prima di tutto morale e diviene una pericolosa ed inquietante incognita politica.
Il 9 novembre fu, dal Governo Berlusconi nel 2005, proclamato Giornata della Libertà.
Non è un caso che quando tutte le “giornate” e le ricorrenze (e sono tante !) fissate nel mondo vengono celebrate con rulli di tamburi e solenni quanto retorici discorsi, proprio questa, che per noi contemporanei, per noi che abbiamo vissuto il “prima”, il “durante” e il “dopo” caduta del muro rappresenta una svolta epocale, sia trascurata e i giornali radio, stampa e telegiornali non ne diano alcun conto.
Spiace anche rilevare come, salvo errore, neppure chi questa ricorrenza ha fortemente voluto, Silvio Berlusconi, se ne sia ricordato (forse è preoccupato di mostrarsi poco “di centro, moderato e liberale” ?).
Ebbene questo post, unitamente al collegamento agli analoghi interventi di questo blog svolti nel 2005, 2006 e 2007, vuole essere un filo conduttore di una memoria che non dovremo mai tradire.
Non dobbiamo dimenticare, perché una barbarie come il comunismo si estingua ovunque, al più presto e mai più calpesti la nostra Terra.

9 novembre 2005
9 novembre 2006
9 novembre 2007


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5 commenti:

Ombra ha detto...

Si purtroppo a volte le persone dimenticano questa data e cosa ha significato....mi ricordo che ero restato in piedi fino a tardi e nella mia mente immaginavo di avere anche io un martello per abbattere quel muro intriso di sangue...cosa che ho fatto l'estate successiva.

Festeggiamo insieme questo giorno....per non dimenticare

Nessie ha detto...

Non tutti i muri cadono per portarci gioia e letizia, però. Questa è una data che non si potrà mai festeggiare perchè:

1) ha dato la stura alla globalizzazione e al mercatismo internazionalista, che è un'altra rivoluzione.

2) ha permesso alla Ue di creare e allargare l'area di Schengen, col risultato che ora sono tutti qui (moldavi ubriachi al volante, romeni, rom & bella compagnia).

3) dopo la caduta sono subito nati i "transcomunisti" neoconveriti al mercato. From Marx to Market.

Morale: come conservatrice dico che era meglio prima. Cinica affermazione, certo, ma almeno stavano là. Anzi, al di là.

Massimo ha detto...

Su, Nessie, non esageriamo :-)
La globalizzazione non è malvagia, lo sono coloro che, per nostra ignavia, ne hanno approfittato.
Un po' più di impegno da parte di tutti noi (invece di dedicarci esclusivamente al nostro "particulare") e anche la globalizzazione avrebeb avuto un posto (e potrebbe ancora avere) di tutto rispetto nel progresso dell'Umanità.

Nessie ha detto...

Massimo, ti invito a leggere con cura l'approfondimento di quello che ci toccherà ancora patire per colpa della globalizzazione: una sorta di comunismo planetario. Il comunismo è come il vampiro Nosferatu: mai morto.

http://esperidi.blogspot.com/

Lo PseudoSauro ha detto...

Ormai mi sono fatto l'opinione che il comunismo ha passato il muro tutto quanto. Me lo dicevano gia' all'epoca che la riunificazione tedesca sembrava fatta apposta per comprimere il montante nazionalismo nella Germania Ovest. Infatti cosi' e' stato e il cancelliere e' ora un'oscuro biologa dell'est allora dicotomizzato tra STASI e CIA. A. de Benoist (che e' sicuramente un intellettuale "di destra") ha scritto un pezzo esemplare, nel quale ritrovo molto di cio' che ho visto e sentito di persona. Tutte cose che all'epoca faticavo a credere.

http://www.uomo-libero.com/index.php?url=%2Farticolo.php%3Fid%3D61&hash=