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02 dicembre 2008

Berlusconi è finito in trappola su Sky

La decisione di raddoppiare l’iva sugli abbonamenti delle televisioni a pagamento si sta rivelando un trappolone nel quale Berlusconi è caduto a capofitto.
Intendiamoci.
Sentendo strillare istericamente la sinistra al “conflitto di interessi”, chiunque sarebbe spinto a difendere la scelta del raddoppio della tassazione, a maggior ragione se fosse vero che quella esistente è un privilegio concesso dalla sinistra e che negli altri paesi europei la percentuale è superiore a quella applicata da noi.
Ma il vero punto dolente è che si tratta di un aumento della tassazione, non importa per quale ragione, non importa per quali beni, non importa quanto possa essere lieve per le nostre tasche, non importa il periodo di crisi: è un aumento delle tasse.
E’ il ribaltamento di ciò che Berlusconi ha sostenuto – e messo in pratica – dal 1994 ad oggi ogniqualvolta si è trovato a governare.
Il raddoppio dell’iva sulle televisioni a pagamento è un aumento delle tasse e qui si considerano le tasse, tanto per usare un linguaggio caro al presidente della camera, “il male assoluto”.
La improvvida sceltanon si sa bene da chi suggerita, sicuramente da un “consigliere fraudolento” – si sta rivelando una trappola nella quale Berlusconi è finito con tutto se stesso e dalla quale non riesce ad uscirne.
La percezione che gli Italiani, tutti, hanno è che Berlusconi abbia mentito in campagna elettorale e che questo aumento non sia altro che il primo passo verso l’uso vessatorio della leva fiscale, come un Prodi qualunque.
In questa situazione ha buon gioco persino una sinistra che non aveva colto l’assist dell’aumento delle tasse per ululare al “conflitto di interessi” (che non interessa a nessuno).
Fortuna sua (della sinistra) che a Sky hanno analizzato meglio la situazione e sono stati in grado di indicare il bersaglio giusto: l’aumento delle tasse.
Berlusconi, passato il primo momento di comprensibile irritazione, farebbe bene a dire: cari Italiani, l’aumento dell’iva sulle televisioni a pagamento era l’abolizione di un privilegio. Ma poiché è stato percepito come un aumento delle tasse vi rinuncio e per dimostrare che non ho alcuna intenzione di aumentare le tasse, … abolisco anche il canone tv !
Recupererebbe, con un colpo solo, tutta la credibilità persa con quella decisione di aumento.

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6 commenti:

Gabriele ha detto...

alla terza riga hai già commesso una "piccola" inesattezza...forse dovresti consultare qualche organo di informazione che non sia il TG4...credo non valga la pena di leggere il resto del tuo ennesimo delirio...

"a maggior ragione se fosse vero che quella esistente è un privilegio concesso dalla sinistra e"

Massimo ha detto...

L'IVA agevolata al 10% per le televisioni a pagamento fu disposta nel 1995 dal governo Dini.

Per quanti hanno la memoria corta, Dini nel 1995 fu "l'eroe" della sinistra, essendo il capo del governo del ribaltone, sotto l'egida di Scalfaro, che si reggeva sui voti della sinistra e della Lega.

Certo è che posizioni come quelle di Gabriele fanno pensare. Sì, fanno pensare che forse è meglio sostenere Berlusconi anche in questa decisione ... :-D

Nessie ha detto...

A dire il vero stasera negli ultimi TG le cose le hanno spiegate un po' diversamente. La norma sull'Iva l'aveva già fatta Prodi quando era nella commissione Ue e se Berlusconi non l'avesse rispettata, si sarebbe beccato di brutto le sanzioni di detta commissione.
Ora, come tu sai, io non simpatizzo affatto per le commissioni Ue, ma mi pare che anche in questo caso, la sinistra abbia fatto il fior fior di una figuraccia barbina. E che si sia mostrata pure incompetente. Tanto per non cambiare.

Massimo ha detto...

Nessie. La norma che consente un'Iva agevolata per le televisioni a pagamento nasce nel 1995, mentre Prodi fu spedito a Bruxelles dai suoi compagni nel 1999, dopo che lo avevano trombato.
Condivido la figuraccia della sinistra, ma Sky l'ha azzeccata puntando sulla critica all'aumento delle tasse ...

Nessie ha detto...

Ciò non toglie che un PD e una sinistra che è diventata improvvisamente il Robin Hood dei miliardari internazionali alla Murdoch, in nome dell'antiberlusconismo, mi ricorda sempre più SUPERCIUK: rubare ai poveracci per ingrassare i ricchi magnati :-)

Angelo D'Amore ha detto...

NAPOLI. IL PALAZZO TREMA

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