Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 dicembre 2008

Hamas e Gheddafi

La settimana di Natale non ha avuto particolari sussulti.
C’è un sospetto avvicinamento tra pd e pdl sul tema delle riforme (anche della giustizia) che mi induce a ritenere che non sarà attuata quella rivoluzione necessaria a riscrivere, dal primo all’ultimo articolo, la costituzione che resta un feticcio cartaceo per una buona parte della politica italiana (almeno nella retorica parolaia che contraddistingue i discorsi ufficiali).
C’è stata l’ennesima conferma che le lobbies omosessuali accettano solo ciò che è a loro favore e sono allergiche alle critiche o alle tesi contrastanti, dimostrando in ciò una vocazione illiberale e censoria .
E ci sono stati i soliti sbarchi di illegali a Lampedusa, mentre in medio oriente Hamas prima rompe la tregua e lancia i missili contro Israele, poi, davanti alla ferma reazione ebraica, strepita contro "l’aggressione sionista", somigliando sempre più al protagonista di quella barzelletta che, dopo aver rimediato per la sua arroganza un paio di cazzotti, cerca di “farsi trattenere” dal pubblico circostante “sennò lo ammazzo”.
Questi due ultimi fatti meritano una più approfondita riflessione.
Il 30 agosto Berlusconi strinse un accordo vergognoso con il colonnello libico: soldi e costruzione di una autostrada in cambio di un controllo delle coste da cui partono gli illegali.
L’accordo non viene mantenuto.
Personalmente auspico (ma non ci spero) che il trattato venga bocciato, perché è offensivo nei confronti della nostra Storia Coloniale che merita di essere ricordata come una pagina positiva della Storia Patria.
E anche perché Gheddafi se trova una controparte debole alzerà sempre più il prezzo (veggasi come invece è andato a cuccia con Reagan e con Bush, risarcendo anche i danni umani e materiali di Lockerbie).
Il linguaggio che Gheddafi poteva comprendere era, invece, quello di inviare una squadra navale a rendere effettivo, senza tante chiacchiere e senza rinnegare la nostra Storia, il blocco delle coste libiche e far cessare il lancio di bombe umane – devastanti per il nostro tessuto sociale e per la nostra economia come le bombe dei missili - contro l’Italia.
Il 19 dicembre Hamas dichiara la fine della tregua e, contemporaneamente, ricomincia a lanciare i missili contro Israele.
Il mondo guarda e tace.
Il 27 dicembre – ben 8 giorni dopo – in assenza di una qualsiasi reazione mondiale che ne garantisca la sicurezza, Israele lancia una rappresaglia decisa.
Tutti quelli che guardavano tacendo mentre i palestinesi attaccavano Israele ora si agitano, convocano il consiglio di sicurezza dell’onu e mettono sullo stesso piano le azioni dell’aggressore palestinese con quelle della reazione di Israele.
Siamo alle solite.
Israele dovrebbe lasciarsi bombardare senza reagire, esattamente come, secondo alcuni Soloni, noi dovremmo accogliere gli illegali senza tentare (almeno) di bloccarli nei porti di partenza.
Chi propugna simili teorie ha una inequivocabile vocazione al suicidio (prego si accomodi: purchè non coinvolga anche chi non vuole suicidarsi).
Chi è aggredito ha il diritto di reagire per porre fine, in un modo o in un altro, all’aggressione.
E’ un diritto che ha Israele nei confronti dei palestinesi, ma che abbiamo anche noi Italiani nei confronti degli illegali che vengono lasciati partire dai porti africani per sbarcare sulle nostre coste.

Entra ne

2 commenti:

gabbianourlante ha detto...

Tanti auguri di Buon Anno a te ed ai tuoi cari... Un saluto...

unedame ha detto...

Mi allineo sul contenuto del tuo post e poi ti faccio tanti auguri per il 2009!
Lontana