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11 dicembre 2008

Una fazza, una razza

Del sin troppo celebrato film Mediterraneo, mi ricordo una scena in cui Abatantuono gioca a carte e il compare è un (finto) pope greco che se ne esce con l’espressione “una fazza, una razza” per indicare come italiani e greci appartengano allo stesso filone.
Grecia e Italia sono, realmente, la culla della Civiltà Occidentale.
I Greci si opposero valorosamente all’invasione persiana e, quindi, portarono la guerra in casa dell’eterno nemico.
Già in precedenza gli Achei distrussero gli asiatici asserragliati in quella che sarebbe passata alla storia come Troia.
Le epiche battaglie dei Greci consentirono alla nostra Roma di crescere e di espandersi, per poi portare la civiltà in tutto l’Occidente.
Poi siamo decaduti.
Le “insegne” dell’Impero sono passate a Londra e quindi a Washington.
Dal 20 gennaio prossimo, chissà dove troveranno la loro nuova sede

Ma noi italiani e i greci siamo rimasti “una fazza, una razza e lo stiamo dimostrando, anzi lo stanno dimostrando le sinistre e i sindacati italiani e greci in questi giorni.
Ad onor del vero in Italia la dimostrazione viene effettuata da un unico sindacato, ormai isolato, che con motivazioni assurde chiama allo sciopero generale “contro la crisi”.
Un bel comportamento tafazziano che fa coppia perfetta con quella dei greci che analogamente hanno scioperato mercoledì 10 dicembre.
E’ il loro dna di sinistra che rende così simili e così ugualmente dannose le manifestazioni degli uni e degli altri.
Ho letto il comunicato della cgil sullo sciopero.
Un cumulo di demagogia, come la detassazione delle tredicesime: proprio da loro che hanno sostenuto senza dire “beo!” i governi più gabellieri che abbiamo mai avuto o come il sostegno agli immigrati e per la sospensione della Bossi – Fini, quando la sicurezza degli Italiani richiede un inasprimento di quella legge sin troppo all’acqua di rose.
Domani, dunque, la cgil, solitaria, sciopererà.
Contro l’interesse degli Italiani, contro la nostra sicurezza, per l’affermazione di una ideologia, ormai condannata e perdente in tutto il mondo.
Con la cgil i sindacati greci: una fazza, una razza.

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3 commenti:

Eleonora ha detto...

Dovrebbero vergognarsi di questo "sciopero". In un momento di crisi come questo poi... io domani vado a lavorare lo stesso, alla faccia loro.

Massimo ha detto...

Nella Bologna che avrà la disgrazia, tra le tante, di ospitare il comizio di Epifani (al momento la pioggia è battente ... :-))) anch'io mi accingo ad uscire per andare al lavoro.
Alla faccia sua (di Epifani) e di tutta la sinistra :-D
Ciao, Elly.

Nessie ha detto...

Ah, viene a Bologna a fare il comizio, Epifani?
Mi piacerebbe che qualche bolognese gli raddrizzasse con una mattonata nella ghigna quella bocca storta che si ritrova :-).
Il bello che si è fatto passare pure per "uomo responsabile" per aver ritirato lo sciopero delle ferrovie. I treni in questo periodo non vanno proprio a causa del maltempo. Dunque era uno sciopero che in ogni caso non avrebbe arrecato "nessun disagio" aggiuntivo ai numerosi disagi già esistenti.