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11 gennaio 2009

Sì alla tassa sull'immigrazione

La Lega ha proposto un emendamento che imponga una tassa da 50 euro per ogni permesso di soggiorno rilasciato e una fideiussione di diecimila euro quando un immigrato dovesse iniziare una attività imprenditoriale.
Sono subito insorti coloro che, da ogni singolo atto del loro comportamento, sembrano interessati a regalare la nostra terra agli stranieri.
Non sorprende la coincidenza di interessi tra Fini (più credibile come sucessore di Veltroni che di Berlusconi), la sinistra e l’anima liberalsocialista del “partito di centro, moderato e liberale”.
Costoro non hanno alcun ritegno nel promuovere, con la scusa dell’ ”accoglienza”, dei “diritti umani”, dell’ “antirazzismo”, ogni iniziativa che agevoli l’immissione di persone estranee alla nostra cultura, alla nostra storia, alla nostra società.
E’ la stessa politica che ha portato alla rovina gli Afrikaners (o Boeri) in Sud Africa.
Contemporaneamente arrivano ancora a migliaia gli illegali sulle nostre coste e di questi il 75% chiede asilo che viene concesso ai due terzi dei richiedenti.
Tutto ciò grava sulle spalle del contribuente italiano.
Anche quei pochi rimpatri forzosi sono a nostro carico (ed è la spesa più accettabile).
Non solo, ma il mantenimento, le cure, l’alloggiamento, il vitto di tutta questa massa di persone sono a spese dello stato italiano, cioè dei singoli cittadini italiani.
E’ così peregrina l’idea di far pagare il permesso di soggiorno a chi ne usufruisce ?
A me sembra un’ottima idea, visto che gli immigrati trovano servizi implementati grazie alle nostre tasse e il loro contributo non sarebbe altro che un parziale (parzialissimo) rimborso che potrebbe peraltro aiutarci a ridurre l’eccessiva pressione fiscale che grava sui nostri stipendi.
Ma anche l’idea di una fideiussione è un’ottima idea.
Quante volte siamo venuti a conoscenza di immigrati che chiedevano prestiti, affittavano locali, avviavano una impresa, salvo poi farsi di nebbia appena ottenuti finanziamenti o senza rimborsare il dovuto ?
E quale recupero crediti sarebbe possibile, quando con poche migliaia di euro questi potrebbero tornare nei loro paesi facendo vita agiata a spese nostre ?
Allora l’impegno di una fideiussione, una cauzione, è il giusto contrappeso che funzionerebbe da deterrente a queste piccole “stangate” poste in atto da alcuni furbacchioni.
In fondo, come per chiunque, colpire nel portafogli, un affetto caro a qualsiasi latitudine, è un deterrente ad abusare della eccessiva tolleranza (chiamiamola così …) che manifestano certuni quando si parla di immigrazione e, magari, anche a frenare l’arrivo di tanti illegali con la loro immancabile richiesta di asilo (sin troppo accolta).

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3 commenti:

Nessie ha detto...

I 50 euro sono una minima deterrenza, perchè è una cifra relativamente modica, ch echiunque si può procurare. Molto meglio la fideiussione, constatata la loro predisposizione a...sparire nella nebbia.
Finora hanno rimpatriato con molta grancassa mediatica solo 44 egiziani: un'irrisoria cifra, rispetto alle legioni di stranieri che abbiamo. Oggi durante una passeggiata domenicale con la mia famiglia non sentivo più parlare italiano, da tanta Babilonia di lingue c'erano. E comunque è ora di dire BASTA, se non vogliamo assistere ai venerdi o ai sabati islamici per le nostre piazze italiane, davanti alle chiese o ai municipi.

Eleonora ha detto...

Io i 50 euro non li vedo come una deterrenza. Noi italiani li paghiamo tutti i servizi, è ora che comincino a pagarli anche gli extracomunitari. I servizi si pagano dovunque nel mondo. Anche in italia deve essere così.

Massimo ha detto...

Io li vedo come sovrattassa ... :-)