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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

29 maggio 2009

Una settimana al voto

E così siamo giunti all’ultima settimana di campagna elettorale per le europee e le amministrative che, in questo 2009, vedranno la novità del voto al sabato e alla domenica.
Tradizionalista come sono andrò, come sempre, al voto domenicale: o di prima mattina, o verso le 14 a seconda degli impegni della giornata.
In sede amministrativa si vota, a Bologna, per il comune, la provincia ed i quartieri (circoscrizioni) e rimando a quanto scritto e scriverò in Svulazen .
La quarta scheda è per l’elezione di un parlamento inutile, pletorico, spesso controproducente più di quello italiano: il parlamento europeo.
Il parlamento che andremo ad eleggere sarà solo un centro di costo (per i cittadini di qualsiasi nazione europea), di lacci e laccioli burocratici che tendono a soffocare non solo la libera iniziativa economica in ossequio ai diktat di quattro vegliardi eurosclerotici, ma anche la libertà individuale, di stampa, di espressione come è dimostrato dalla direttiva che vorrebbe punire coloro i quali manifestassero idee non in linea con l’imperante “politicamente corretto”, tutti raggruppati in quella grande famiglia di presunti razzisti, presunti xenofobi, presunti omofobi.
L’europa non serve, anzi è dannosa anche a se stessa, come è dimostrato dalla campagna ostile al governo italiano che, con i respingimenti dei barconi degli illegali, ha cercato di porre un freno allo sciamare dei clandestini nel nostro territorio.
L’europa non esiste.
E’ solo un concetto geografico e burocratico, infatti in questa campagna elettorale di tutto si è parlato tranne che di europa.
La scheda per l’europa è l’unica di carattere politico, anche se in Italia assume valenza politica pure il voto di quartiere.
Come votazione politica, bisognerebbe esprimere un voto in linea con le proprie idee.
In linea non significa, vista la panoramica dei partiti presenti in Italia, coincidente, ma almeno più vicina.
Per questo il mio orientamento era e resta quello di votare Forza Nuova, perché è l’unico movimento che, opponendosi anche con il voto al trattato di Lisbona, ha riaffermato in modo concreto la necessità della Sovranità Nazionale, mentre le battaglie di Forza Nuova contro l’immigrazione, per i Valori morali della nostra Civiltà la rendono un baluardo nei confronti della degenerazione dei costumi e del “meticciato” incombente.
Ma, c’è un ma.
Questa campagna elettorale è stata un accanimento contro il premier Silvio Berlusconi, con affermazioni di una bassezza indicibile che si sono aggiunti al solito appuntamento preelettorale con la magistratura militante.
Berlusconi ha fatto molti errori ed ha pure imbarcato nel suo nuovo partito elementi che gli remano contro, come è il gran beneficiato dal berlusconismo, Gianfranco Fini.
Ci sono anche parlamentari di maggioranza che contrastano la politica del governo sull’immigrazione, la sicurezza, la difesa della Vita.
Contro tutti questi l’unica scelta è rafforzare la posizione personale di Berlusconi, perché sia stimolato, da una manifestazione plebiscitaria di sostegno, a proseguire e attuare progetti ed idee solo iniziati o solo annunciati.
Recupero della sicurezza nelle città,
blocco dell’immigrazione ed espulsione di chi, nel frattempo, è riuscito ad entrare illegalmente,
rivoluzione nella magistratura e in campo giudiziario,
ripresa della politica di riduzione delle tasse e dell’interventismo statale,
ma anche riforme della pubblica amministrazione, della scuola e dell’università,
ripresa del nucleare,
difesa dell’elementare concetto di Libertà che impone sia consentito a tutti di esprimere, senza timori o ritorsioni giudiziarie, le proprie idee
.
Questi i temi, totalmente distanti dalle idee dei “politicamente corretti” e dei radicalfiniani, che un consenso plebiscitario per Silvio Berlusconi potrebbe sviluppare con effetti benefici per tutti.
La scelta, per quanto mi riguarda, ora è tra il dare un voto certo su quei temi oppure concedere un’ultima fiducia a Berlusconi, auspicando che la bassezza delle aggressioni che ha subito in questa campagna elettorale lo inducano ad agire con forza per realizzare quelle riforme e rivoluzionari interventi, senza accontentarsi, una volta passate le elezioni e cessati gli ululati dei rimpiazzi del rimpiazzo di Veltroni, di tornare alla gestione ordinaria (ancorché sufficiente) del governo.

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5 commenti:

Nessie ha detto...

La notte porta consiglio, Massimo. Io quando sono indecisa, mi abbandono alle intuizioni del "last minute". Poi ti dirò del mio last (but not least) minute:-)

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ciao Massimo, ascolta, dimmi cosa pensi del mio post che ho titolato "l'utile ingenuo".

Ti pare un'ipotesi plausibile? Io ne sono convinto.
Chiedo a te perché mi sembri particolarmente scaltro anche se a volte la pensiamo in maniera un pò diversa (ma mica poi tanto).

Ciao! E qualunque esso sia, buon voto!

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

P.S: sono pienamente d'accordo con il tuo post. E' proprio per questo motivo che, spero, confluirete in un partito unico con noi. Così avremo più forza per far fuori la parte "marcia" dei nostri che, purtroppo, esiste. Che vergogna Fini quando inciucia con i sinistri...bleah che schifo!

Massimo ha detto...

Nessie. Sarà proprio un last minute :-) Ma non sembra che il rimpiazzo di Veltroni abbia compreso il boomerang che sta lanciando, visto che anche oggi blatera contro Berlusconi, questa volta sulla vicenda Opel ...

Jet. Sulla ipotesi di stare tutti assieme di nuovo (che peraltro non dipende da noi due) ti risponderò con un post domani pomeriggio dopo la partita del Bologna. Io sicuramente sono sempre per l'inclusione e non per le esclusioni, ma questa volta dovrà essere in un quadro ideale e progettuale ben chiaro.
Meglio ancora l'ipotesi formulata da Nessie in un commento di qualche post fa, per cui l'ideale sarebbe una bella riforma della giustizia e poi il benservito ai radicalfiniani con la costruzione di un nuovo soggetto politico.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Si si sono d'accordo con te Massimo.