Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

21 giugno 2009

Con Berlusconi.Per scelta e per forza.

Lo scorso 24 maggio, all’inizio del rigurgito di antiberlusconismo spinto, ho pubblicato un lungo post intitolato Pro e contro Berlusconi contenente mie considerazioni a favore e contro il Premier.
I dati di Google Analytics (che forse dovrei controllare più spesso) me lo indicano tra i primi cinque post di tutto l’anno.
L’ho appena riletto e non ho nulla da aggiungere: quel che ho elencato sono i motivi che, in sintesi, ascrivo nelle due colonnine accanto al nome di Silvio Berlusconi.
Le cose positive e quelle negative, dove però le prime sono prevalenti rispetto alle seconde.
Naturalmente, noi italiani siamo 60 milioni di commissari tecnici della Nazionale di calcio e 60 milioni di Premier potenziali, per cui mi piacerebbe che Berlusconi ponesse maggiore attenzione a certi temi piuttosto che ad altri, accentuasse certi toni piuttosto che altri.
Per questo, ove mai fosse possibile, dichiaro sin da ora la mia adesione ad una Destra unita che ritrovi quello spirito di lotta che appartenne all’Msi e che, adesso, esiste, ma si è indebolito scorrendo in mille rivoli.
Ma oggi ci troviamo davanti ad una situazione del tutto particolare.
La sinistra ha compreso che, elettoralmente, è minoranza e lo è indipendentemente dai risultati dei ballottaggi (che hanno già visto il Centro Destra doppiare gli eletti di cinque anni fa e che può solo mettere a segno qualche colpo mediatico di rilievo senza cambiare la sostanza del risultato) e lo è anche qualora riuscisse ad irretire i dirigenti dell’Udc di Casini (anche se ho molti dubbi che Casini si legherebbe alla sinistra, magari qualche alleanza tattica sì, organica no).
Persa la sfida democratica, restava quella giudiziaria, usata ed abusata sin dal 1994.
Ma, ormai, anche quella è agli sgoccioli.
Gli italiani non credono ai “teoremi” che venivano fantasiosamente elaborati e l’unico risultato della campagna giudiziaria è stato quello di demolire la credibilità della magistratura, arrecando quindi un grave danno a tutto il sistema istituzionale nazionale.
In più il tempo ormai trascorso in politica (15 anni) fa sì che a Berlusconi possano essere attribuite sempre meno responsabilità nella conduzione delle sue aziende e nessuno crederebbe (o si sognerebbe di far credere) che il Premier agisca in politica per “sistemarsi” economicamente.
Così quegli stessi che fecero quadrato difensivo nella squallida e morbosa vicenda del portavoce di Prodi “pizzicato” in trattative con un transessuale, oggi si ergono a moralisti per la passione del Premier verso le belle donne, un sentimento normale, positivo e apprezzabile.
Archiviato, nella consapevolezza che era l’ennesimo boomerang, il filone sentenza Mills, ci stanno provando con la carta del puritanesimo contro il Premier gaudente.
In ciò aiutati della attuale consorte di Berlusconi che si è comportata non all’altezza del ruolo e più similmente ad una acida zitella che non ad una elegante signora di mezza età.
Il Premier è dunque sotto tiro perché gli piace divertirsi, gli piacciono le feste, gli piacciono le donne e più sono giovani meglio è.
Praticamente è "accusato" di amare ciò che anche tutti noi italiani, maschi normali, dai 9 ai 90 anni amiamo.
Al massimo posso dire che i gusti sono differenti, visto che, dopo una accurata analisi delle fotografie, io preferisco la signorina Montereale piuttosto che la signorina D’Addario, ma è una questione di gusti e … per fortuna che non li abbiamo tutti uguali !
Eppure la sinistra è scatenata ed è anche riuscita a sollecitare i mai del tutto sopiti pruriti sessuali della Chiesa Cattolica che, in fatto di morale, dovrebbe combattere ben altri nemici che non la normalissima relazione platonica extraconiugale e secondo natura del Premier con giovani donne.
Ma se anche la relazione fosse stata men che platonica, se anche Berlusconi avesse praticato con una o più di quelle signorine, che cosa mai gli si potrebbe imputare politicamente ?
Nulla.
L’Ici l’ha tolta quasi completamente, si spera che faccia anche l’ultimo passo.
Le tasse non le ha aumentato come fece Prodi appena tornato al governo e, anzi, entro la fine della legislatura è impegnato a ridurcele.
Ha affrontato il terremoto in Abruzzo con piglio manageriale ed è veramente probabile che, per la prima volta, non ci siano terremotati che passano un inverno nelle tende.
L’Italia è coinvolta nella crisi finanziaria mondiale, ma molto meno di altre nazioni, dimostrando fondamentali più solidi.
Il nostro ruolo nel mondo è riconosciuto e riconoscibile, tanto che Berlusconi è il leader mondiale più longevo nei vari consessi, dando quindi una grande opportunità all’Italia di intervenire ed essere ascoltata nelle vicende globali.
Il gas dalla Russia arriverà comunque, grazie ai rapporti privilegiati con Putin.
Per la prima volta si è invertita la rotta e si sono cominciati timidi respingimenti di immigrati a tutela della integrità culturale e sociale della nostra Patria e della sicurezza interna di tutti noi.
Sempre sulla sicurezza interna si sono assunti dei provvedimenti che, pur se molto blandi (come le Ronde disarmate o l’introduzione del reato di clandestinità ma senza carcere e senza obbligo di denunciarli) sono comunque più di tutto quello che hanno prodotto in passato.
Vorrei di più ?
Certo che vorrei di più, molto di più.
Anche perché nel momento in cui saremo soddisfatti e senza ambizione al miglioramento, la nostra sarà una società morta.
Ma se mi guardo indietro, vedo che l’Italia è cambiata, non è più lo stuoino dove chiunque poteva spazzarsi i piedi e questo lo dobbiamo essenzialmente al carattere di Berlusconi, orgoglioso e con una grande considerazione di se stesso, che si riflette anche nel nuovo approccio del governo italiano ai vari problemi.
In buona sostanza la politica di Berlusconi non ne ha risentito affatto delle sue serate rilassanti, anzi è probabile che grazie a quelle serate potesse avere la mente più libera, scaricando stress e altre tossine per poter vedere con maggiore lucidità cosa poteva essere utile alla nazione.
Costringere Berlusconi a “difendersi” da accuse (ma quali ?) sul come passa i momenti liberi dagli impegni governativi oltre ad essere eminentemente stupido, è anche controproducente per l’Italia intera e ci fornisce la misura dell’infimo livello cui sono arrivati gli oppositori di Berlusconi.
Ed è un danno per tutti perché spostando l’attenzione dalle singole vicende politiche e dai singoli provvedimenti, si obbliga a fare quadrato attorno al Premier anche quando si potrebbe condizionarlo meglio perché faccia quei passi in più che mancano al completamento delle opere iniziate nel campo delle tasse, dell’immigrazione, della sicurezza, della riforma di giustizia e magistratura e delle riforme in generale.
Senza considerare che nei confronti di Berlusconi c’è un collante che, per quanto mi riguarda, supera ogni altra considerazione.
Non ho mai votato comunista o genericamente a sinistra.
Grazie a Dio in famiglia ho sempre respirato aria pura, scevra da ogni inquinamento socialista.
Non voterei mai un comunista o uno di sinistra neppure se mi ricoprissero d’oro, chiunque possa essere candidato da una parte o dall’altra.
Per cui se la sinistra strepita tanto e ulula contro Berlusconi come una bestia ferita, allora il mio sostegno a Berlusconi viene rafforzato.
A prescindere.

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1 commento:

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

E' andata! Abbiamo fatto fallire il referendum!