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No alla deriva

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14 giugno 2009

E adesso Berlusconi riformi la magistratura

Ancora una volta, davanti ad una pesantissima sconfitta (“tenuta” secondo i suoi funzionari…) della sinistra, emerge il ruolo di opposizione sussidiaria di cui una parte della magistratura si sente investita contro il Centro Destra e contro Berlusconi.
E qui non stiamo parlando di sentenze pronunciate o le cui motivazioni sono diffuse prima di una elezione o di inchieste in cui si cerca di infilarvi anche il Premier sulla base di spericolati teoremi.
No, qui si parla di vere e proprie invasioni di campo della magistratura nei confronti di un organo istituzionale come il parlamento.
E’ stata approvata alla camera (ora è il turno del senato) una normativa necessaria: contro le intercettazioni usate come caramelle.
E’ la logica e naturale conseguenza di un abuso, costosissimo sul piano del bilancio e anche per la credibilità della giustizia italiana.
L’Italia è la nazione in cui, più diffusamente, i cittadini vengono spiati per ordine dei magistrati, a spese dei cittadini stessi (per le società telefoniche è quasi un business l’intercettazione) e le cui risultanze non sono riservate ma spiattellate sulla stampa.
Famosissimi gli affettuosi sms di Anna Falchi a suo marito, che nulla avevano a che vedere con la vicenda dei “furbetti del quartierino”, ma che furono, con sbavante piacere, pubblicati da molti giornali.
Costi, dunque, economici e di credibilità del sistema, ma non solo.
Anche credibilità dei singoli che agiscono, tanto di chi dispone le registrazioni, quanto di chi le lascia incustodite e di chi le pubblica.
A me sembra giustissima una severa punizione per chi compie simili atti, magistrato, dipendente pubblico nei tribunali, editore o giornalista che sia.
Eppure i magistrati hanno usato toni apocalittici, denunciando una presunta “fine” del processo penale, evidentemente hanno loro stessi poca fiducia nelle loro capacità di analisi ed indagine, tanto che le intercettazioni diventano l’unico strumento con il quale articolare una accusa, dando così implicitamente ragione non solo a Berlusconi, ma anche alla stampa estera come il NYT che ha pesantemente criticato la nostra magistratura e giustizia per il caso di Amanda Knox e dell’omicidio di Perugia.
Quasi contemporaneamente, davanti ad una norma lungamente attesa dal Popolo e, forse, in dirittura di arrivo, lo stesso Consiglio Superiore della magistratura, ha contestato l’introduzione del reato di clandestinità.
Certo non può essere un reato in linea con la loro ideologia, considerate la quantità di sentenze che vanno incontro agli immigrati e contro le aspettative del Popolo per maggiore sicurezza e benessere.
E ancora una volta la magistratura diventa il surrogato di una opposizione schiacciata dall’esito delle elezioni perché non in linea con il sentimento popolare.
I magistrati, invece, che non sono eletti, non hanno preoccupazioni di consenso, allora cercano di contrastare il governo, dimenticandosi che il loro compito è applicare le leggi che il parlamento approva.
Non è quello di interpretarle in base ai propri convincimenti politici ed ideologici o di esercitare pressione sul parlamento per contestare una norma approvata.
Se vogliono trasformarsi in legislatori hanno una sola strada: candidarsi e farsi eleggere … se il Popolo li voterà.
Ecco perché Berlusconi deve smetterla di parlare e cominciare ad agire, riformando la magistratura nel senso indicato da Bossi, con i pubblici ministeri eletti dal Popolo al quale, così, dovranno rispondere delle loro scelte e di come hanno speso i soldi destinati alla giustizia e completandola con la nomina dei giudici tra gli avvocati, i giuristi, gli esperti di diritto più noti e di esperienza e non in base ad un concorso che li rende inamovibili padroni del destino altrui appena dopo la laurea.
E, magari, anche riducendone i lauti stipendi, adeguandoli a quelli di un qualsiasi altro dipendente pubblico.
Perché anche la migliore delle riforme della giustizia è destinata ad infrangersi se dovrà essere applicata da chi la filtrerà attraverso una lettura ideologica.

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1 commento:

Nessie ha detto...

OT - prima di entrare nel merito del post in oggetto voglio raccomandarti di leggere attentamente questo link: http://www.noreporter.org/index.php?option=com_content&view=article&id=12743:lopera-dei-pupazzi&catid=6:conflitti&Itemid=16

Ti ricordi quando ti scrivevo nel post precedente che "qualcosa non mi quadrava" nel merito dell'azione di Fini su Gheddafi? Beh, leggi da te. C'è stata una congiura di palazzo per contoterzi: e cioè i 4 dell'Ave Maria Fini, Casini, Pisanu, D'Alema, contro Berlusconi per esautorarlo. E oggi ha Santamargherita lui lo ha detto esplicitamente ai giovani industriali.

Per ciò che concerne la Magistratura quoto anch'io la riforma dell'elezione diretta da parte del Popolo, dei pubblici ministeri. Sennò passeremo di congiura in congiura per il rovesciamento antidemocratico del voto.