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No alla deriva

No alla deriva
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27 agosto 2009

Sotto l'abbronzatura,nulla

L’indecente esibizione del signor Gianfranco Fini a Genova al festival dell’unità, impone un necessario commento.
Sennonché Marcello Veneziani ha scritto oggi , ne Il Giornale nuovamente diretto da Vittorio Feltri, molto meglio e molto più efficacemente di quanto io non potrei fare in questi pochi minuti che dedico al blog.
Così, riportando nuovamente il link all’articolo – da incorniciare – intitolato Fini trova casa: la stessa del pd , mi limito a proporre solo tre brevi citazioni dal pezzo di chi si dimostra, sempre di più, la miglior testa pensante della cultura di Destra.

1) L’accoglienza all’eroe della resistenza antiberlusconiana
Un tifo caloroso in platea dopo giorni di marcia nuziale su la Repubblica e le sue sorelle, in attesa euforica del Convertito, salutato come antifascista, anticlericale ma soprattutto antiberlusconiano.

2) Coerenza e affidabilità
Un tifo della madonna per la nuova sposa che non ha tradito le premesse, limitandosi a tradire i suoi elettori e il suo passato anche più recente.

3) Il lider maximo
Sono contento che la sinistra abbia finalmente trovato un leader su cui non si divide ma che elogia compatta. È un buon auspicio per le primarie. Fino a ieri ero convinto che Pdl volesse dire semplicemente Partito del Leader, inteso come Berlusconi; e Pd volesse invece dire Partito del, ma non si sapeva di che cosa. Ora finalmente viaggia in Pdf. Partito di Fini.

Fini ha le stesse identiche posizioni della sinistra.
Sui temi fondamentali di cui ho scritto ieri, Fini è allineato e coperto con le posizioni più devastanti: sulle questioni etiche e la deriva morale, sull’immigrazione, sul Nord e Sud.
Il Fini di oggi sarebbe stato ripudiato da Almirante.
Il Fini di oggi deve essere ripudiato dagli elettori del Centro Destra.
Se avesse conservato un briciolo di dignità dovrebbe iscriversi subito al pci/pds/ds/pd e rinunciare alla poltrona di Montecitorio dove è salito grazie ai voto di coloro cui, sistematicamente, nega il sostegno nelle loro aspirazioni per una Italia moderna, civile, sicura e che eviti ogni deriva morale e terzomondista.
Credo, però, che dovranno essere gli elettori a bastonarlo come si deve, votando Lega o i partiti della Destra Radicale e così costringendo Berlusconi ad allontanarlo dal partito cui sta arrecando danni enormi.

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3 commenti:

Eleonora ha detto...

D'una tristezza disarmante. Ma com'è che il Pdl (FI ancor prima) ha sempre una qualche serpe in seno? Via Casini e adesso c'è lui. Posso capire che aspiri a diventare presidente della repubblica... ma tacere, mai?

Quello che mi intristisce ancora di più è che come non c'è una sinistra, ormai non c'è più nemmeno una destra. Si, dirai, c'è la lega...

Nessie ha detto...

Leggere l'intervista di Calderoli a Belpietro su Libero. Fini fa parte di quei "poteri forti" (dai quali è ormai a libro paga) per disfare dall'interno il PdL e rilanciare un'ipotesi di "grosse Koalition" all'italiana con il PD. Non per nulla Scalfari su Repubblica canta:"Meno male che Fini c'è".

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ormai Fini nel PDL si è mangiato ogni tipo di credibilità. E' stato un bene conoscerlo, visto che si pensava di dagli le redini del partito nel dopo-Berlusconi.

Ora si è bruciato definitivamente. Bene, bene, bene così!