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21 settembre 2009

Le leggi non si interpretano, ma si applicano

E’ vietato prendere parte a pubbliche manifestazioni, svolgentesi in luogo pubblico o aperto al pubblico, facendo uso di caschi protettivi o con il volto in tutto o in parte coperto mediante l’impiego di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona”.
(Art. 5, primo comma, legge nr. 152 del 22 maggio 1975, cosiddetta “Legge Reale sull’ordine pubblico”).

La legge è chiara, perché non viene applicata e si permette una aggressione nei confronti di un politico nazionale ?
La Legge Reale è stata anche confermata, a furor di Popolo, nel giugno 1978 in un referendum (al solito promosso dai radicali) che ne volevano la cancellazione.
Oltre il 76% degli italiani votò per confermare le norme sull’ordine pubblico, ivi incluso il divieto a celarsi dietro caschi o qualsivoglia altro strumento che impedisca o renda difficoltosa l’identificazione della persona.
Mai legge fu più moderna di quella che, oggi, deve trovare la sua puntuale applicazione nei confronti delle donne mascherate dell’islam.
Se a loro non sta bene se ne vadano dall’Italia, ma quella legge è legge italiana e i musulmani sono tenuti ad osservarla scrupolosamente.
In difetto dovranno pensarci le Forze dell’Ordine.
Forza Daniela !

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7 commenti:

gabbianourlante ha detto...

ciao Max.... ne ho parlato anche io nel mio ultimo post.
un caro saluto....

SottovoceScrivendo ha detto...

VEdi, la Polizia, giustamente, non può né intervenire né sanzaione poiché si basa sulla circolare del Dipartimento della polizia di Stato del dicembre 2004, interpretativa dell'articolo 5 della legge 152 del 1975 che vieta di fare uso in luogo pubblico o aperto al pubblico, salvo giustificato motivo, di caschi o di qualsiasi altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona. Nella circolare del dicembre 2004 si afferma che l'utilizzo del burqa, in quanto «segno esteriore di una tipica fede religiosa» non costituisce reato.

Tutto qui. Lo sapevi?

Se nno si cambia quella circolare hai voglia tu di fare provocazioni... :-)

Massimo ha detto...

Visto, Gabbiano :-)
Cav:ti ho risposto nel post successivo.

Nessie ha detto...

Temo purtroppo che la legge non sia affatto chiara. Nel senso che NON si può entrare in Banca con un casco, ma si può benissimo firmare conti correnti col burqa.
La legge avrebbe dovuto aggiungere casco, passamontagna, e altro panno copra il volto, l' identità e le generalità della persona.

Nessie ha detto...

Comunque, tutta la mia solidarietà alla Santanché. E via gli stracci beduini dalle nostre città.

Massimo ha detto...

Nessie, la legge scrive proprio: "o con il volto in tutto o in parte coperto mediante l’impiego di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona" il che mi sembra una dizione perfetta, onnicomprensiva che non richiede una elencazione degli strumenti di occultamento che, immancabilmente, ne dimenticherebbe qualcuno.
Una donna (?) mascherata è tutto da vedere che sia ammessa nei locali di una filiale di banca (proprio a Rimini anni fa una guardia giurata ne ha impedito l'accesso).
Aggiungo anche che la 152/1975 mi piace anche perchè limita la proibizione di coprirsi il volto alle manifestazioni pubbliche in luogo pubblico o aperto al pubblico. Cioè, a differenza della legge che vorrebbe la Saltamartini, non proibisce, in via generale, ad una donna di mascherarsi.

Nessie ha detto...

...e aggiungo che certa gente qui non dovrebbe nemmeno sbarcarci in ogni caso. Molto spesso queste donne sono al seguito di quelli che "sono qui per "lavorare". Ovvero i cosiddetti musulmani "integrati". Un po' come il padre sgozzatore della povera Sanaa.