Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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22 novembre 2009

Le tante facce di una sola sinistra

In questi giorni numerosi sono stati i temi che hanno coinvolto la sinistra, ma la stampa e l’informazione italiana, sempre prona davanti alla sinistra, ha trattato tutto con la massima prudenza, preferendo starnazzare sul “processo breve” o sulla “privatizzazione” dell’acqua.
In Brasile la corte suprema di quello stato ha deciso che Cesare Battisti può essere estradato in Italia per scontare la (modesta) pena cui è stato condannato, in quanto i suoi sono “solo” omicidi comuni e il delinquente è proprio tale e non un perseguitato politico.
Sarebbe stato necessario stigmatizzare il fatto che una simile decisione è stata presa con soli cinque voti contro quattro e non con nove voti a zero come reclamerebbero le vittime dell’assassino in fuga da un paio di decenni, invece si preferisce dar corda ai possibili ripensamenti del presidente Lula (tranquilli, non è un trans delle piazze romane) che potrebbe decidere, dopo aver spergiurato che avrebbe rispettato la sentenza della sua corte, di escogitare un trucco per evitare che Battisti sconti la sua pena.
Ecco una prima sinistra: legalitaria di facciata, ma quando si tratta di “salvare” un proprio adepto uguale alla sinistra di sempre, per cui ci sono solo “compagni che sbagliano” (ormai tutti fuori dalla galera), se vengono estradati poi vengono subito liberati nonostante gli impegni (Baraldini), oppure, se in carcere, vengono colti da una “gravissima malattia” tale da rendere “incompatibile il carcere con lo stato di salute” e, così, li vediamo felici e contenti svolazzare liberi (Sofri) da oltre quattro anni, anche allo stadio, in ottima salute.
Oppure ancora leggi che ne consentono il rientro senza scontare neppure un giorno di galera (Scalzone, Negri) e altre che addirittura li portano a tenere conferenze nelle università (Curcio, Franceschini) o trovare subito un lavoro, naturalmente nella pubblica amministrazione come “consulente” (Ronconi).
Però quando si parla di decorrenza dei termini di legge per la libertà di Mambro e Fioravanti, urlano e strepitano come ossessi, mentre continuano a tenere in prigionia un vecchio novantenne (Priebke) e vorrebbero ripristinare la pena di morte “ad personam” contro Berlusconi (veggasi i tanti gruppi di Facebook o i racconti e film che sognano la morte del Premier).
Un altro aspetto della sinistra lo si è visto nella vicenda, conclusasi nel migliore dei modi, del “ministro degli esteri” dell’unione europea.
Con un eccesso colposo di generosità, Berlusconi aveva sostenuto la candidatura di D’alema, ma i suoi stessi compagni gli hanno preferito una inglese.
Giusto in Italia potevano pensare di far passare un comunista, sia pur come “ministro degli esteri” della nuova unione sovietica europea, dando un colpo di spugna su un passato che, per fortuna, in altre nazioni è ancora ricordato e condannato.
Giusto in Italia possiamo avere un presidente della repubblica che nel 1956 elogiò l’intervento dei carri armati in Ungheria e oggi sermoneggia, come i suoi recenti predecessori (che ugualmente banali e noiosi, almeno provenivano dalla DC e dalla tradizione azionista), sulla democrazia e la libertà.
E questo è un altro aspetto della sinistra italiana, dimentica del passato più recente e portata ad un abbraccio esiziale tra cattolici “adulti” e comunisti d’annata.
Poi c’è la sinistra della trasgressione.
E’ la sinistra che, almeno da quando mi ricordo, ha sempre cavalcato ogni movimento, ogni proposta, ogni iniziativa che portasse alla disgregazione dei Valori fondanti la nostra Civiltà.
Ecco la sinistra che sostiene il “sessantotto”, l’ ”autunno caldo”, il divorzio e l’aborto, la depenalizzazione della droga e le unioni degli omosessuali, l’eutanasia e l’immigrazione selvaggia, il voto agli immigrati e la proliferazione del culto islamico, benedicendo la costruzione di moschee e cittadelle musulmane all’interno delle quali non sappiamo cosa possa accadere.
E’ la sinistra che ha trovato la sua rappresentazione simbolica nel caso Marrazzo, anche questo trattato dalla stampa con ogni riguardo.
E’ vero, le sinistra sono tante, ma alla resa dei conti si ritrovano sempre dalla stessa parte della barricata e i vari aspetti del loro essere sono comunque deleteri per l’Italia e per i cittadini italiani.
Ecco perché il Fini di oggi, appartiene di diritto a quella parte politica.


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1 commento:

Old Whig ha detto...

La Sinistra italiana vorrebbe far valere la legge solo per uno, Berlusconi, mentre per se stessa plasma miriadi di autoassoluzioni, quella di Napolitano in primis.
Ed ovviamente sono tutte autoassoluzioni fatte in silenzio, perchè se si ammettesse di aver sbagliato si rischierebbe di fare ciò che la Sinistra europea non farà mai: i conti con la Storia.