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No alla deriva

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29 dicembre 2009

Cittadini forse, ma senza nazionalità

Dopo il periodo festivo riprenderà l’offensiva finiota per regalare l’accesso alla cittadinanza italiana per gli immigrati.
Continua, quindi, il tentativo di devastare e scardinare l’assetto sociale sul quale si fonda l’attuale benessere della Nazione.
Non sfugge a nessuno come l’immissione, improvvisa e violenta, di un paio di milioni di votanti in più possa alterare gli equilibri elettorali, a tutto danno degli Italiani (quelli veri, non quelli acquisiti).
Posso sperare che il pdl e la Lega “tengano duro”, come avrebbe fatto il vecchio Msi di Giorgio Almirante, e riescano a respingere questo nuovo assalto finiota, ma il pericolo è enorme perché, pur di “mettere sotto” la parte migliore del pdl e la Lega si alleeranno con i finioti anche tutte le opposizioni da Di Pietro a Casini, da Bersani alla Bonino.
Allora vale la pena ricordare, anche a futura memoria, che qualunque legge possano approvare, potrebbe anche riuscire a concedere una cittadinanza agevolata agli immigrati, ma non riuscirà mai a renderli Italiani, perché la nazionalità non è qualcosa che dipende da un tratto di penna, bensì da una appartenenza di lunga durata, da una comunanza di storia, di sangue, di tradizioni, di fede e di passione.
Per quanto vi siano alcuni italiani che pensano di svendere la cittadinanza regalando questo onore agli ultimi arrivati senza particolari criteri di selezione, dovremo sempre ricordare che diventare Italiano deve costituire un premio e perché sia tale non può essere un prodotto di massa e neppure troppo facile raggiungerlo.
Nella antica Roma solo dopo una lunga serie di decenni, e in base alle necessità di Roma, gli italici ottennero – e non tutti ! - il privilegio di fregiarsi dell’onore di essere “Civis Romanus”, tra l’altro continuando a risiedere a casa loro.
Ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo, solo così, onorando le nostre Radici, potremo ammettere nella nostra comunità chi viene dall’esterno, integrandolo se viene con animo disponibile, ma allontanandolo se ha cattive intenzioni.
Solo chi, nel tempo, si adeguerà alle nostre Tradizioni, ai nostri Costumi potrà poi essere onorato nel ricevere la cittadinanza e solo i suoi posteri, dopo decenni di integrazione, potranno essere considerati Italiani a tutti gli effetti.

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Un'occhiatina all'indice demografico dovremmo comunque darlo, tenuto conto che l'Italia (come ho già ripetuto infinite volte) ha una superficie di 338.000 kmq di cui molti rilievi non abitabili. Poi comunque l'immigrazionismo è un'ideologia che si prefigge degli scopi ben precisi: sfilacciare la società e azzerare i concetti di identit e nazione. Per saperne di più, leggere qui:

http://eurosiberiacristiana.splinder.com/post/21926407/Caldwell+Christopher+-+L%E2%80%99ult

Bisquì ha detto...

Auguri di buon anno :)