Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

14 gennaio 2010

Passo falso di Berlusconi sulle tasse

L’euforia del rientro ha giocato un brutto scherzo a Berlusconi (e forse non è estranea l’ennesima trappola che è stata architettata ai suoi danni da Repubblica).
Indipendentemente dall’esegesi delle parole e della sintassi usata, la percezione generalizzata è stata che Berlusconi dopo aver “raddoppiato” con la proposta delle due aliquote, ha poi “lasciato” con la scusa dei conti pubblici.
Bisogna essere chiari: se si crede in una filosofia che si basi sul progressivo arretramento dello stato dalle nostre vite e dalle nostre tasche, allora non ci sono parametri europei che importino.
Le tasse vanno ridotte e, per recuperare il gettito fiscale che inizialmente si perderebbe, si devono tagliare le spese e far pagare i servizi per quello che costano.
In sostanza, io pago quando usufruisco e non pago se non usufruisco.
Le imposte dirette dovrebbero solo essere funzionali a quelle attività statuali (funzionamento degli organi amministrativi e di governo, Polizia, Forze Armate, organismi diplomatici) necessarie all’esistenza stessa dello stato.
O forse qualcuno pensa di sostenere che non esistano i finanziamenti a pioggia che, sommati uno all’altro, formano uno tsunami di denaro che potrebbe essere risparmiato da ciascuno di noi ?
Così, in prima battuta, mi viene in mente il fondo unico per lo spettacolo, il famigerato “fus”.
Perché devo pagare per spettacoli che non andrò mai a vedere ?
Il costo di quegli spettacoli li paghi chi li guarda e tanti più saranno, tanto meno pagheranno, come è nella legge di mercato.
Ma se quegli spettacoli sono visti da una minoranza di nicchia, allora che sia questa minoranza di nicchia a pagare, e per intero, ciò che le piace: perché devo contribuire anche io ?
E se qualcuno pensa che sì, si può fare, ma l’impatto immediato sarebbe oneroso per le casse dello stato, ecco pronta la soluzione: privatizzare la Rai.
Con la cospicua somma che si ricaverebbe si riuscirebbe a realizzare una entrata straordinaria che consentirebbe di mettere a regime la riforma fiscale (riduzione delle tasse).
Senza contare che privatizzare la Rai significherebbe anche eliminare uno dei balzelli più odiosi: il canone televisivo.
Ecco perché Berlusconi ha fatto un passo falso nel rendere dichiarazioni, sui conti dello stato, degne di un Prodi qualunque.


Entra ne

2 commenti:

Reineke ha detto...

http://pazzoperrepubblica.blogspot.com/2010/01/abboccano-i-lucci.html

Sono quindici anni che Berlusconi non fa che parlare di abbassare le tasse e poi non fa mai nulla. L'unica tassa che ha abolito è l'Ici, togliendo fondi ai comuni e lasciando il bilancio del governo centrale invariato (complimentoni!! Bella idea di federalismo fiscale).
Berlusconi vive in una continua campagna elettorale in cui annuncia e poi non fa niente. E' stato al governo per 5 anni di fila e ora ha la maggioranza più grande della storia repubblicana ma continua a promettere, proclamare e annunciare e a non fare niente. Si lamenta che non lo lasciano governare (ma chi? ma come? ma quando?). Ci sono rimasti ormai solo i boccaloni a crederci ancora.

By the way: la Rai non la privatizzerà mai. Vuoi veramente che si porta in casa un concorrente di Mediaset, quando può tenere mediocre e commecialmente ininfluente la Rai?

Sveglia

Massimo ha detto...

Ecco una tipica conferma della saggezza popolare: il bue che dice cornuto all'asino. Uno che è "pazzo per Repubblica" ricorda molto, ma molto da vicino la barzelletta (chje poi rispecchia la realtà) del vecchio comunista che prima si inalbera perchè il figlio dice che i coccodrilli volano, poi, saputo che lo ha scritto l'Unità, ammette che sì, "svolazzano" (la potete trovare in http://svulazen.blogspot.com/).
Così si dimenticano le rimodulazioni delle aliquote, che portarono alla riduzione delle tasse, del 2003 e 2005, di cui anche i sinistri presero drammaticamente coscienza nel dicembre 2006 e gennaio 2007 quando subirono (come tutti, purtroppo) il risultato delle nuove aliquote dei vampiri prodiani.
Senza considerare che non aumentare le tasse e non mettere tasse straordinarie per gli eventi ctastrofici, è già un grosso passo avanti rispetto alla sinistra e anche Reineke deve ammettere che l'Ici è stata abolita (io aggiungo: purtroppo solo per le prime case e non per tutte le classi di immobili).
Ma qui il problema posto è un altro: fregarsene dell'europa e costruire l'Italia in base ad una filosofia che prescinda dai vincoli imposti dalla nuova unione sovietica.
In questo Berlusconi sta mancando.