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13 maggio 2010

La priorità è cacciare Fini

Se Berlusconi non agisce, presto, cacciando Fini dal Pdl e quindi dal Centro Destra, perderà le prossime elezioni.
L’accerchiamento giudiziale di cui ho già avuto modo di scrivere continua e adesso si sussurra il nome di Schifani, altro fedelissimo.
Fini continua a logorarlo ed a infliggere ferite alla credibilità del Governo e del Pdl
rifiutando di incontrarsi con Verdini,
tentando di imitare Di Pietro pontificando sulla “corruzione”,
scatenando la guerriglia dei finioti sul “fine vita”,
ricevendo con tutti gli onori Roberto Saviano e
tornando a proporre cittadinanza e voto agli immigrati
, arrivando al punto di rinnegare millenni di storia chiedendo l’introduzione del barbaro ius soli rispetto al civilissimo ius sanguinis del Diritto Romano.
Se un soggetto così continuerà a restare nel Pdl oltre a giocare di sponda con i nemici dichiarati del Centro Destra, non potrà che alienare la fiducia dell’elettorato, trasformando milioni di voti in astensioni (“tanto sono tutti uguali”) oppure in consensi per la Lega o i partiti minori del Centro Destra, non sufficienti però a compensare quanti si rifugeranno nell’astensionismo.
E poichè vediamo che a sinistra non hanno uno straccio di idea positiva e si ritrovano unicamente, e con la bava alla bocca, purchè si dia contro a tutto ciò che rappresenta Berlusconi (persino la beneficenza non accettano se c'è anche il Premier !), la permanenza di un novello Grandi come Fini nel Centro Destra porterebbe alla conseguenza della conquista del potere da parte di soggetti che hanno già mostrato come, per loro, governare significhi tassare e produrre leggi disgregatrici della Nazione a livello morale, civile, sociale ed economico.
Berlusconi ha ancora in mano il gioco per poter ribaltare il tavolo e liquidare l’ostacolo rappresentato da Fini.
Ma più tarda a decidere, più Fini farà danni.


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4 commenti:

Eleonora ha detto...

Ipse dixit: "i deputati e i senatori che ritengono fondate alcune delle mie osservazioni hanno ben chiaro che il loro preciso dovere è quello di rispettare il programma che tutto il Pdl ha presentato al popolo italiano, perché a partire da me siamo stati eletti tutti sulla scorta di un programma e questo va rispettato".

Ecco, appunto, lo jus soli o la cittananza breve (regalata a cani e porci) non rientrano nel programma di governo.

Mi chiedo come mai davvero, non sia stato ancora cacciato via. O il Cavaliere lo lascia parlare a sproposito in modo che perda più elettori possibili o il Cavaliere lo lascia parlare perchè tanto quel che dice non conta un tubo.

Nessie ha detto...

Massimo, ma ti sei specializzato nella Finìade acuta? Vedo che praticamente non hai mai cambiato la fotografia di GianFuffa in ben 5post diversi. Hai preso molto sul serio la tua missione di "scaccia-Gianfry". Se riesci a farcelo togliere di torno, ti facciamo un monumento a Bologna.

Nessie ha detto...

PS: pardon, 8 post tutte con l'effigie di GianFuffa con le mani davanti alla faccia. Ma allora è una crociata :-)

Massimo ha detto...

Elly. Lo ius soli è il diritto barbaro. I Romani lo avevano capito e, infatti, applicavano rigorosamente lo ius sanguinis, principio che in Italia, culla della Civiltà, è stato tramandato fino ad oggi e mai messo in dubbio fino alle esternazione di Fini. Poi, certo, si può concedere la cittadinanza, ma con il contagocce, come un premio e un premio che viene concesso a milioni di persone smette di diventare un incentivo a fare per trasformarsi in una voce "dovuta".
Nessie. Nessuna crociata, solo l'applicazione del metodo "Catone", ovvero: gutta cavat lapidem :-)