Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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12 maggio 2010

Penosa l’Unità d’Italia celebrata da un comunista

Con tutte le questioni che devono essere affrontate per costruire l’Italia di domani, sembra che certe persone siano prese da un torcicollo che le porta a guardare al passato.
E nel modo peggiore.
Nazionalista “dalla nascita”, ricordo con piacere e commozione la storiografia risorgimentale.
Mi ricordo le pagine del libro “Cuore” , la piccola vedetta lombarda, lo spirito unitario, realmente unitario, coronato dalla Quarta Guerra di Indipendenza, la Grande Guerra, conclusasi il 4 novembre 1918 con l’unica vera vittoria delle Armi Italiane.
Proprio per tali motivi provo un forte senso di distacco da celebrazioni officiate, come sommo sacerdote, da un comunista e mi domando se l’Unità d’Italia che viene istituzionalmente e retoricamente propagandata sia la stessa Unità d’Italia che mi ha appassionato e commosso e che considero “mia”.
E mi rispondo di no.
Non posso condividere le celebrazioni di oggi che rappresentano una distorsione di quello spirito nazionalista che ha permeato l’avventura unitaria, perchè i comunisti sono figli di quei socialisti che si opposero all’entrata in guerra dell’Italia, la prima guerra mondiale, che consentì di restituire all’Italia Trento, Trieste e poi anche Fiume e l’Istria, terre italiane come la Dalmazia.
Non posso condividere delle celebrazioni officiate da chi chiamava “compagni” i comunisti titini (ed applaudiva all’invasione sovietica dell’Ungheria) che massacrarono gli italiani e si produssero in una infame pulizia etnica contro i nostri Connazionali di Istria e Dalmazia, terre italiane ieri, oggi e domani.
Non posso condividere le celebrazioni di chi rappresenta quella parte d’Italia che accolse malamente, con fischi e insulti, gli esuli istriani e dalmati.
Perchè l’Unità d’Italia fu Libertà, fu Indipendenza e Sovranità, fu Identità.
Mentre il comunismo e la sinistra sono la negazione di tali Valori con la loro volontà di vessare i cittadini con le tasse, ma anche di regolare e di legiferare su tutto, imbrigliando la naturale propensione alla libertà dell’Uomo, fino a voler imporre linguaggio e pensiero “politicamente corretto" che è anche l’anticamera della disgregazione morale della Nazione.
Il comunismo e la sinistra rappresentano la rinuncia alla Sovranità ed all’Indipendenza della Nazione per affogarla in un artificio burocratico che si chiama europa e ciò confermando il loro orientamento internazionalista che è la negazione del Nazionalismo.
Il comunismo e la sinistra sono gli alfieri del meticciato che, aprendo le porte all’immigrazione, alla cittadinanza e al voto per gli stranieri, annacquano non solo le nostre Tradizioni (a volte con la pretesa di non rispettarle per evitare che questi immigrati si sentano “esclusi”) ma ci fanno perdere quella identità Nazionale che fu il motore e il fondamento della Unità d’Italia.
Per tali motivo non mi ritrovo nelle celebrazioni officiate dai notabili di oggi, provenienti da una parte politica che è sempre stata ostile al Nazionalismo o che ha abiurato gli Antichi Ideali.
Per tali motivi più Napolitano interviene come sommo officiante delle celebrazioni, più mi domando se i Valori dell’Unità d’Italia non sarebbero meglio onorati con un accentuato Federalismo che salvaguardi la nostra società dalla immissione massiccia di stranieri, dall’interventismo statale e dai diktat sovranazionali europei.
Ed io, Nazionalista convinto, mi domando se veramente queste sono celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia o non il de profundis per la nostra Libertà, Identità, Sovranità e Indipendenza, cioè per tutti quei Valori per i quali combatterono e gloriosamente si sacrificarono i nostri Avi per giungere al Risorgimento Nazionale.

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2 commenti:

Unknown ha detto...

Premettendo che sono un orgoglioso italiano, penso che l' "unità" d' Italia (unità che mai c'è stata realmente) sia stato piu' un male che un bene per il nostro Paese. Diverse furono le cause scatenanti di quell'improvviso nazionalismo che porto' alla spedizione dei mille. Per questo ti consiglio (se me lo permetti) la lettura di un bell'articolo dedicato per l'appunto all'unità d'Italia! Il link é questo: http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=34149
Un saluto da Axel

Massimo ha detto...

Anche io sono orgoglioso di essere Italiano, allo stesso modo con cui i Romani, con legittimo orgoglio, proclamavano: civis romanus sum.
Ma certi neofiti dell'Unità d'Italia non sono credibili, per la storia loro e del partito cui aderiscono "dalla nascita".
Andrò a leggere il link suggerito, grazie. :-)