Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 settembre 2010

11 settembre

Domani, undici settembre, ricorrenza ormai abituale da quell’undici settembre di nove anni fa quando un gruppo di fondamentalisti islamici aggredì l’Occidente facendo precipitare aerei di linea su New York e Washington.
Fu un momento in cui, purtroppo solo per un attimo, tutti in Occidente comprendemmo di essere sotto attacco e che l’islam era quello di sempre, quello che nei secoli, fondandosi su un insegnamento violento e sopraffattore, aveva sempre cercato di conquistarci e di renderci schiavi.
Con la forza, con il ricatto della paura, con quello del petrolio e adesso con quello del terrorismo.
Fu un momento in cui, grazie ad un Presidente come George W. Bush cui la Storia, quella vera, tributerà grandi meriti, l'Occidente seppe riprendere la guida del mondo dando un senso al nostro essere Occidentali.
Sono cambiati i tempi e gli Stati Uniti, che solo adesso sembrano riaversi dalla sbornia che li portò a votare per quello “giovane, bello (?) e abbronzato”, stanno purtroppo cedendo, come già fecero nel Vietnam, alla stanchezza di una battaglia isolata, costosa e combattuta con ambedue le braccia legate dietro la schiena, visto che al nemico tutto è concesso, mentre a noi viene rinfacciato il benchè minimo e insignificante errore o eccesso.
Ben venga, quindi, la provocazione di un predicatore della Florida che propone di bruciare il corano nella ricorrenza dell’11 settembre.
Ben venga perchè fa notizia, perchè torna a far puntare i riflettori sul problema islamico, perchè rappresenta non la negazione di una religione o di una cultura (se così potrà mai essere definita) ma una riaffermazione della nostra Identità.
Il povero Reverendo Jones verrà sottoposto ad ogni genere di pressione, ma comunque vada e finire, che ceda o persista nel suo proposito, avrà ottenuto il risultato di proporre all'attenzione mondiale la volontà di reazione alla protervia islamica che anima i sentimenti del Popolo.
Bruciare un libro è brutto.
I libri si leggono, si conservano, come anche dal più cretino si può sempre apprendere qualcosa, così anche nel libro meno interessante ci può essere una intuizione utile.
Ma l’iniziativa del pastore protestante non vuole cancellare un libro e quel che c’è scritto, bensì vuole simboleggiare l’affrancamento dal politicamente corretto e, in questo, ha fatto centro.
Tuonano, infatti, gli abatini del “non si può”, gli stessi che tacciono e si voltano dall’altra parte (quando non giustificano ...) i simbolici falò di bandiere, sacri simboli nazionali e di pupazzi con le effigi dei Leaders Occidentali, attuati da una massa scomposta e urlante, anche all’interno delle nostre nazioni.
MA, si dice, noi siamo civili, superiori e, quindi, non bruciamo i libri.
Allora decidetevi, abatini del politicamente corretto: o non ci sono civiltà superiori, per cui noi dobbiamo, una buona volta, fermare l'arrogante aggressione dei musulmani usando i loro stessi ssistemi, gli unici che capiscono, oppure siamo superiori e, allora, è nostro dovere, prima ancora che diritto, intervenire pe garantire la nostra sicurezza e la crescita civile degli islamici, usando, se necessario, anche la forza che, ugualmente, è l'unico linguaggio che possono comprendere.
Non illudetevi che ci sia una "terza via" (inesistente sempre e ovunque) perchè a mostrarsi "civili" si proietta l'idea di debolezza e gli attacchi aumenterebbero di intensità.
Decidetevi, una buona volta, perchè a me stanno bene entrambe le soluzioni.
Se il fuoco deve rappresentare una protesta simbolica, ben venga anche l’iniziativa proposta dal pastore protestante e tacciano, vergognandosi, quelli che davanti ad altri e ripetuti fuochi hanno sempre e soltanto taciuto.
Anche così possiamo ricordare ed onorare chi è caduto l’11 settembre 2001 per mano di fondamentalisti islamici.

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1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Nel mondo c'è chi brucia i Cristiani. Per non dimenticare che molti caduti negli aerei e nelle torri l' 11 Settembre furono arsi vivi dai 38.000 litri di carburante di ogni jet...