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01 ottobre 2010

Berlusconi e Fini a tarallucci e vino

La "soluzione" a tarallucci e vino del dissidio tra Berlusconi e Fini che ha tenuto banco per tutta l'estate è deludente.
Se qualcuno pensa che l'Italia possa restare a lungo tra le prime nazioni del mondo con questo genere di compromessi, sbaglia.
E sbagliano di grosso i due protagonisti della vicenda se pensano di poter comunque guadagnare una rendita di posizione.
Posto che gli elettori come me mai e poi mai voterebbero a sinistra, chiunque fosse il loro candidato alla presidenza e con chiunque si alleassero, per noi sarebbe sembre "il nemico" perchè noi non siamo come Fini ed abbiamo una coerenza di idee e di comportamenti che vanno dalla totale incompatibilità ideale e morale con i comunisti al rifiuto di considerare i capricci degli omosessuali degni di essere elevati a legge, dal rispetto della Vita in ogni momento al rispetto per la proprietà e i soldi che i singoli guadagnano e non devono essere sperperati per ragioni clientelari, il problema è tutto interno a quell'area che possiamo definire in senso lato di Centro Destra.
Fini e chi lo ha seguito è uscito dal Centro Destra, rinnegandone gli ideali e le passate battaglie, per sua libera scelta e, quindi, non è più un candidato plausibile come pure il suo futuro partito si aggiungerà, ai nostri occhi, al calderone della sinistra.
Se anche Fini facesse un nuovo ribaltone delle sue idee nessuno più gli crederebbe e penso che anche a sinistra gli elettori non siano così sprovveduti, pur se usciti dalle sezioni comuniste e dalla finte primarie di questi anni, da dare il loro voto a lui piuttosto che ad uno che a sinistra è sempre rimasto.
Rimangono gli altri, tutti gli altri.
Ben volentieri voterei Berlusconi, ma vorrei votare il Berlusconi d'assalto, non il Berlusconi da compromesso.
Mi sembra sciocco mettere volontariamente il collo sul ceppo e consegnare la mannaia a Fini confidando nella sua lealtà.
Mi sembra sciocco pensare di andare, fra sei mesi o fra tre anni, al voto ripetendo l'alleanza con Fini e, quindi, duplicando le difficoltà di questa prima metà di legislatura.
Se è vero che governare è l'arte del possibile, è però necessario farlo con una maggioranza che remi dalla stessa parte.
Meglio perdere le elezioni ma creare i presupposti per una opposizione fortissima in parlamento e nelle piazze, piuttosto che galleggiare andreottianamente al governo senza realizzare quelle riforme che il Popolo aspetta, che sono state chiaramente indicate nel programma elettorale, fornendo di esse solo pallidi assaggi.
Certo, Berlusconi può dire di aver gestito, al meglio e con grande dignità, nei suoi anni di governo due crisi formidabili come quella seguita all'aggressione islamica dell'11 settembre 2001 e il fallimento di Lehman Brothers del settembre 2008.
E meno male che c'era lui, perchè gli altri ci avrebbero messo subito le mani in tasca con la scusa della crisi e avrebbero depauperato ancor più le nostre finanze con nuove tasse finalizzate a mantenere clientele improduttive ma rumorose ed elettoralmente privilegiate.
Ma la difesa dell'esistente non basta più, ora è necessario intervenire per allontanare, in modo pressochè definitivo, lo stato dalla nostra vita e riprenderci la nostra libertà individuale.
Per ottenere ciò non servono quelli come Fini.
Possiamo uscire dall'ubriacatura socialista e radicale solo con una maggioranza che escluda le forze della conservazione, del "politicamente corretto" e dello statalismo.
Paradossalmente potrebbe anche essere più utile una nuova esperienza socialista e radicale, che sprofondi l'Italia con le leggi più perverse e repressive della libertà che si possano immaginare, per creare i presupposti di una forte reazione popolare che ci spinga fuori dalla palude.
Berlusconi deve, alla fine, scegliere.
I finioti o gli elettori come me.
Se pensa di traccheggiare a lungo, se pensa di presentarsi alle prossime elezioni alleandosi con il partito finiota, ha già perso il mio voto.

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3 commenti:

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Bravo Massimo, la penso come te. Io voterò Lega. Basta compromessi!

Nessie ha detto...

"Se pensa di traccheggiare a lungo, se pensa di presentarsi alle prossime elezioni alleandosi con il partito finiota, ha già perso il mio voto".

Anche il mio. Oggi sul corriere, c'è un'intervista di Maroni che ha dato l'ultimatum: 3 settimane e se poi non c'è accordo si va subito al voto. L'incubo del governo Prodi appeso a un filo, è fin troppo vicino.

Massimo ha detto...

Come leggerete nel post che ho appena inserito con orario 18,30, appena critico Berlusconi poi escono - anche contro la sua volontà - informative che mi riconciliano con il nostro Premier. E trovo sempre più conferma che il mio partito ideale dovrebbe avere le radici di An/Msi, le idee che professa oggi la Lega e Berlusconi come Leader ... ;-)