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No alla deriva

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17 ottobre 2010

Con Fini niente accordi, trattative, vertici

Sono stupito dalla esternazione del Ministro Calderoli che propone un vertice tra Berlusconi, Bossi e anche Fini per un patto che porti a termine la legislatura.
A meno che quella di Calderoli non sia l'offerta di una mela avvelenata, la Lega si è giocata una buona fetta della mia fiducia.
Già dopo l'invenzione del Pdl Berlusconi fece l'errore di inglobare Fini, accettandone i veti contro La Destra e oggi vediamo a che punto siamo: Santanchè e Storace sono leali con il Centro Destra, mentre Fini è a caccia di farfalle per spodestare il Premier.
Credo rappresenti un grave errore avere come obiettivo la prosecuzione della legislatura perchè porta ad accettare troppi compromessi.
La legislatura deve essere uno strumento per legiferare, quindi un mezzo non un obiettivo.
Credo, viceversa, che si debba accelerare sulle riforme che diano identità al Centro Destra.
E' vero che la politica è l'arte del possibile e che per avere i numeri è necessario "guardare a ciò che ci unisce", ma questo deve essere realizzato attraverso grandi temi identitari.
Tasse
Ormai tutti sono d'accordo sul fatto che le tasse vadano diminuite.
Ma per realizzare ciò vi sono i furbetti delle gabelle che blaterano di lotta all'evasione (cioè solo una partita contabile sempre irrealizzabile) e di tasse sulle rendite finanziarie (cioè sui risparmi), sulle rendite immobiliari (cioè sulla casa) e tasse di scopo (cioè le vecchie "una tantum") nei casi di emergenze.
Poi sostengono tutte le richieste di spese pur di accalappiarne il voto, mentre la riduzione delle tasse passa necessariamente ed esclusivamente dalla riduzione delle spese e trasfromare le imposte spalmate su tutti in tasse sui singoli servizi pagati da chi quei servizi utilizza.
Invadenza dello stato
La vita dei cittadini è vessata da una miriade di divieti, invadente presenza dello stato.
Lo stato deve invece essere escluso il più possibile dalla nostra vita, diventando solo terzo che regola, con norme di carattere generale, la vita dei cittadini.
Federalismo
E' ora di finirla di drenare risorse dove vengono prodotte per finanziare iniziative fallimentari in altre zone dello stato unicamente per puntellare i politici locali.
Si attui un reale federalismo che avvcini gli amministratori locali ai loro amministrati, con i primi che abbiano il pieno controllo delle risorse prodotte in loco e su tale base attuare le politiche amministrative.
Immigrazione
Questa terra è la nostra terra.
Con le nostre Radici, le nostre Tradizioni, i nostri Costumi.
E' una terra già ampiamente popolata e nella quale possiamo ammettere pochi altri, ma selezionati tra chi vuole lavorare, integrarsi e non trasferire a casa nostra le sue usanze, magari con il retropensiero di tagliarci la gola.
Quindi sì al respingimento, si alle espulsioni degli illegali, si ad un fortissimo filtro sui nuovi arrivi.
Naturalmente no all'accoglienza "a prescindere", no alla cittadinanza facile, no al voto subito.
Integrità dei costumi
Uno stato che si rispetti, uno stato civile, poggia le sue fondamenta sulla integrità dei costumi.
Lo stato quindi deve essere a difesa della vita dei propri cittadini onesti, soprattutto di coloro che non sono più in grado di difendersi.
Uno stato che si rispetti deve essere anche a difesa della integrità dei costumi che verrebbe minata dall'accoglimento delle pretese di chi vorrebbe elevare a dignità di legge i capricci degli omosessuali o di chi vorrebbe legalizzare il consumo della droga.
Su tutto questo, cioè su cinque aspetti fondamentali di un qualsiasi progetto di società, come la pensano i finioti ?
Credo che quel gruppo agirebbe, strumentalmente, esattamente all'opposto di quella che è l'aspettativa degli elettori del Centro Destra.
E la loro posizione appare differente anche su un tema non secondario come è la giustizia.
A questo punto meglio andare al voto che cercare un compromesso con chi ha già dimostrato la sua inaffidabilità.
Non dobbiamo aver paura del voto, perchè dall'altra parte c'è una accozzaglia che, per vincere, dovrebbe far andare a braccetto Epifani e Marchionne, Casini e Di Pietro, Vendola e Menia: ma dove possono arrivare con un simile pastone ?
Se il Centro Destra, invece, rafforza la sua coesione identitaria, indipendente dall'esito del voto, il futuro sarà più roseo perchè saremo ampiamente davanti a chi non ha e non avrà mai nulla in comune se non l'odio verso Berlusconi.

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