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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 novembre 2010

Ma veramente qualcuno crede loro ?

Ieri e questa mattina ascoltavo le dichiarazioni rilasciate dai sinistri, a margine della ennesima manifestazione della cgil contro il governo ma, più che altro, contro il buon senso.
Non ho mai avuto molta stima dei comunisti e dei sinistrati in genere, tanto da aver coniato, alcuni anni fa, il motto: il peggiore dei nostri è comunque migliore del migliore dei loro.
Anno dopo anno ne sono sempre più convinto.
Ma, mi domandavo ieri, possibile che ci sia veramente qualcuno che crede alle sparate dei Bersani, delle Camusso, dei Vendola, delle Bindi e compagni ?
Mi sembra impossibile che ci sia ancora, all'alba del secondo decennio del duemila, qualcuno che presti fede a costoro.
Prendiamo Bersani che, dopo le ponderate dichiarazioni di Frattini sull'aggressione all'Italia, come ben noto a chiunque, da parte di quella “sovrastruttura”, la rivelazione della cui esistenza è sfuggita all'ex portavoce della Marcegaglia e che trova in finanzieri capaci solo di privatizzare i profitti e socializzare le perdite ( e rigorosamente di sinistra), come quello ricordato dal mio amico Starsandbars , i principali alfieri per riportare l'Italia alla sudditanza verso l'estero, ha la sfrontatezza di affermare che sarebbe questo governo ad aver perso credibilità all'estero.
O quel Vendola che, invece di occuparsi della Puglia, bercia in giro per l'Italia affermando che l'attacco all'Italia viene da chi siede sulla poltrona di Palazzo Chigi.
Eppure è sotto gli occhi di tutti che, con Berlusconi, l'Italia si è seduta al primo tavolo del mondo ed è sempre con Berlusconi che l'Italia è tornata a dare del “tu” ai Grandi del mondo, invece di fare anticamera aspettandone le decisioni a capo chino.
Ed è proprio questo il motivo della aggressione contro l'Italia.
E che dire della Camusso che copia i discorsi dei suoi predecessori e non sa fare altro che minacciare lo sciopero generale, anche lei sbraitando contro la politica del Governo che non avrebbe fatto nulla contro la crisi.
Ma la Camusso li legge i giornali ?
La Camusso ha parlato con i suoi colleghi di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna ?
Come si fa a negare così la realtà evidente danneggiando, prima di tutto, quei lavoratori (sempre meno) che ancora ripongono fiducia nel sindacato ?
E' sotto gli occhi di tutti che la crisi ha solo sfiorato l'Italia, proprio grazie al modo in cui questo governo l'ha affrontata e, da sottolineare, senza mettere le mani nelle nostre tasche.
Come già fu nel “68” la sinistra ha messo assieme tutti gli insoddisfatti d'Italia,
dai professori autoreferenziali detentori di una cultura che, da figli del '68, non è che una pallida controfigura di quella vera,
agli studenti la cui unica preoccupazione è conseguire un pezzo di carta dietro al quale trincerarsi per rifiutare i lavori cui, magari, sarebbero più adatti e che così vengono lasciati agli immigrati, salvo poi pretendere, sempre a spese nostre, posti pubblici – superflui – in cui la produttività e l'utilità non corrisponde allo stipendio percepito,
per continuare con i cosiddetti “antagonisti” contrari sempre a tutto,
gli ecoambientalisti che vorrebbero farci tornare a vivere nelle caverne, senza carne, senza riscaldamento d'inverno, senza condizionamento d'estate, senza auto per spostarsi,
ai nani e ballerine che vogliono continuare a fare la “dolce vita” con i contributi statali,
ai giornalisti che producono fogli che non vendono ma pretendono il contributo statale per continuare a non vendere,
ai conduttori faziosi che si mettono assieme a scrittori che per avere successo devono riversare fango sulla nostra Patria e berciano dalle frequenze della televisione pubblica,
fino ad una miriade di richieste di privilegi per nicchie, tutte a spese dello stato, cioè nostre.
Ecco quali sono i “tagli” contro cui chiama allo sciopero generale la Camusso, invece di rendere grazie a Berlusconi e Tremonti per non aver posto l'Italia nelle condizioni di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna.
E allora mi sembra pertinente il mio domandarmi: ma è possibile che simili corbellerie, pur se profuse a piene mani e con la cassa di risonanza di giornali e televisione, siano veramente credute dagli elettori di sinistra ?
Se così fosse – ma mi rifiuto di crederlo – allora sarebbero persino peggio di quanto avessi mai creduto.

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