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11 novembre 2010

Rifiutare soluzioni golpiste in spregio alla Sovranità Popolare

Per quanto sia ovvio che scrivere un articolo, un post, o affrontare una discussione con amici e colleghi sia del tutto inutile visto che non ho mai conosciuto nessuno che, in questi frangenti, abbia cambiato idea e, inoltre, qui si aggiunge, anzi è prevalente, una visione in “rosso e nero” centrata sulla figura di Berlusconi per cui chi è contro di lui resta visceralmente contrario anche quando fa bene, non rinuncio ad esercitare il mio inalienabile diritto di parola.
Si legge sui giornali e si ascolta in radio e in televisione, l’opinione di commentatori e di politici che affermano circa una “crisi irreversibile” della maggioranza.
C’è chi si spinge ad affermare che la Maggioranza più grande nella storia della repubblica non è più tale.
C’è anche chi vorrebbe fare dell’ironia(e non si accorge di darsi la zappa sui piedi) sbraitando “avete avuto la maggioranza, adesso governate”.
Non ho sentito nessuno (tranne, con volo veloce, ieri sera Piero Ostellino, intervistato da Emilio Fede, che però si è subito ravveduto parlando della “costituzione formale” che consentirebbe ogni tipo di ribaltone) dire che non è la maggioranza popolare venuta meno, ma si tratta di una manovra di palazzo con un gruppo di parlamentari eletti per fare una cosa che violano il mandato ricevuto per farne un’altra.
E proprio qui sta il punto.
A meno che Berlusconi non sia impossibilitato a governare per malattia o morte, quindi neanche per un provvedimento giudiziale, qualsiasi governo che raccolga una maggioranza parlamentare diversa da quella uscita “Per Berlusconi Presidente” dalle urne, con un diverso capo del governo, sarebbe da considerare illegittimo e frutto di una congiura di palazzo.
Poche storie: gli elettori hanno votato “Per Berlusconi Presidente e per determinate azioni politiche.
Metterci un altro, fosse anche Tremonti, per poi approvare leggi diverse da quelle per le quali la maggioranza del Popolo ha votato, sarebbe un’azione oggettivamente golpista.
Qui emerge in ogni evidenza la insufficienza della costituzione del 1948, superata e non più adatta ai tempi moderni, perchè consente (e anche stimola) le congiure di palazzo a tutto danno dell’efficienza amministrativa, della stabilità e della continuità governativa.
I parlamentari eletti per sostenere un presidente, un tipo di maggioranza, qualora non fossero più in linea con tale indirizzo dovrebbero dimettersi o dovrebbe essere prevista la loro decadenza al primo voto contrario alle indicazioni del partito nelle cui liste furono eletti.
Poichè non siamo ciechi, è evidente che la congiura di palazzo contro Berlusconi è finalizzata a imbrigliarne le iniziative per poi arrivare al voto, possibilmente con un altro governo, in modo da gestirlo e da rendere problematica una nuova affermazione del Centro Destra.
Infatti il problema dei congiurati è discutere di: escort, feste ad Arcore e legge elettorale.
Berlusconi e Bossi, invece, parlano di tasse, di immigrazione, di federalismo.
Chi affronta i problemi concreti e chi il cazzeggio snobistico dei salotti presunti “buoni” ?
Poichè anche a sinistra non sono ciechi, sanno che un voto, oggi, vedrebbe la riconferma di Berlusconi perchè dice (ed è avviato a realizzare) quel che interessa i cittadini e non le consorterie di potere e di nicchia lobbistica e non tollerandolo cercano tutti i sofismi per potergli impedire di realizzare il programma, incuranti del fatto che tutto questo danneggia solo l’Italia.
Se i finioti non faranno un esame di coscienza ma continueranno a partecipare alla congiura di palazzo contro Berlusconi esiste solo una soluzione legittima: votare subito, con questo governo in carica per l’ordinaria amministrazione ed a gestire le elezioni.
Ogni altra soluzione sarebbe manifestamente illegittima perchè in aperta violazione della Sovranità Popolare che si è manifestata nelle urne del 2008.


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4 commenti:

johnny doe ha detto...

Qualsiasi alternativa alle urne è un golpe,e come tale sarà trattato,inaugurando tra l'altro un pericoloso precedente.
Sarebbe bello che chi ha perso le elezioni andasse a governare con trucchi alla Scalfaro.
Stavolta però non la passeranno liscia e se dovesse succedere,non si andrà in piazza tanto civilmente.Ora basta,c'è un regime all'orizzonte,permettono ad un saviano qualsiasi di tenere per mezz'ora monologhi infamanti senza contradditorio.

Le_Barricate ha detto...

Come sai sono d'accordo. Fatto sta che oggi la democrazia è interpretata malissimo dalla sinistra. La sinistra intende la democrazia così:
Quando vince il centro-destra, siccome, comunque, l'opposizione è numericamente superiore - non importa se l'opposizione va da Fini a Vendola a Di Pietro - le opposizioni governano..
Che ci vuoi fare.. i perdenti concepiscono così la democrazia..

Mandì ha detto...

E i Finiani sono l'ultima spiaggia per chi vuole eliminare Berlusconi per lasciare tutto com'è.
Bisogna ammettere però che oggi si pagano i limiti di un Berlusconi privo di un chiaro progetto politico, cosa che rende i professionisti dei giochi di palazzo e voltagabbana, ancora più nocivi.
Armando

Massimo ha detto...

La sinistra non è democratica, Non lo è mai stata e mai lo sarà. Basti vedere l'indecente gazzarra televisiva dove pretendono di fare i loro porci comodi con i nostri soldi e in spregio alle disposizioni del loro direttore generale che è espressione della maggioranza degli azionisti, cioè noi elettori che paghiamo i loro stipendi.
Mandi. Vero che Berlusconi più che una mancanza di un progetto è stato troppo spesso attendista nel realizzarlo. Ma è anche vero che non ha mai potuto governare liberamente, neppure quando ha avuto ampia maggioranza, perchè prima c'era Casini a rompere, poi ci si è messo Fini ...