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20 dicembre 2010

Prevenire è meglio che reprimere

Un proverbio, saggezza popolare, che, però, pare sconosciuto agli esponenti della sinistra, insorti rispolverando un vecchio anatema, “Fascista” !, che denuncia la veneranda età di chi lo usa, la mentalità sorpassata e concezione totalitaria della politica.
Come se, ormai nel secondo decennio del duemila, novanta anni dopo la Marcia su Roma, ci fosse ancora qualcuno che si adombrasse se apostrofato con tale qualità o se qualcuno se ne scandalizzasse.
Il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri, memore, come tutti noi ultracinquantenni, di ciò che accadde negli anni settanta, non intende fare lo stesso errore dei governi democristiani (fortemente condizionati dal pci) che tollerarono la violenza degli estremisti di sinistra almeno fino all’omicidio di Moro.
In quegli anni, anzi, persino un ministro democristiano degli Interni, Taviani, guardava gli eventi con accentuato strabismo.
L’errore, dovuto a ignoranza, menefreghismo o semplice pusillanimità, ci costò anni di violenze, di vandalismi, di omicidi.
Gasparri propone: preveniamo e ingabbiamo i violenti prima che possano agire.
Blocchiamoli, come si fa con chi notoriamente è un violento in tutte quelle circostanza (essenzialmente:manifestazioni pubbliche) in cui si creano le occasioni, mimetizzandosi con i pacifici manifestanti, per agire con violenza a danno delle persone e delle cose di proprietà pubblica e privata.
Se lo si fa con i tifosi esagitati, a maggior ragione lo si deve e può fare con gli sprangatori del duemila.
Mi sembra una proposta di buon senso che cerca di ridurre le possibilità per i violenti di agire coperti dalla massa dei manifestanti pacifici.
La sinistra, che già ha preso un granchio con la bufala degli infiltrati, è però insorta.
Come ormai d’abitudine a dare il “là” sono stati i più estremisti: Vendola e Di Pietro e il pci/pds/ds/pd, privo come è di una guida autorevole, si è accodato.
Purtroppo anche chi invita gli studenti a non commettere violenza, lo fa in modo peloso, come il romanziere Saviano che ha affermato che la violenza favorisce Berlusconi.
Quindi passa il messaggio che bisogna opporvisi non per una sana interpretazione della democrazia, non perchè la violenza è sempre e comunque esecrabile, ma solo perchè favorisce Berlusconi.
Se però andassimo a vedere negli anni settanta e applicassimo la teoria del ”cui prodest”, allora vedremmo che l’unico ad aver avuto ritorni elettorali fu il pci che conquisto tra il 1975 e il 1980 numerosi comuni, province e regioni, arrivò ad un soffio dall’essere il partito di maggioranza relativa, costrinse alle dimissioni un presidente innocente come Giovanni Leone per sostituirlo –complice una Dc sempre più debole e rinunciataria, con un partigiano come Pertini, sostenne il governo della non sfiducia di Andreotti dopo le elezioni del 1976 e cambiò registro, quando apparve chiaro che le brigate rosse erano proprio rosse e non nere, solo sposando la linea dura durante il rapimento Moro.
Credo che la maggioranza degli Italiani non voglia tornare a quei tempi.
Credo che la maggioranza dei cittadini non voglia rischiare di veder devastata la propria città
, distrutta la propria auto, infranta la vetrina del proprio negozio o ufficio, messa a rischio l’incolumità propria e dei figli.
Come gli Americani, che pure hanno il culto della libertà individuale, hanno accettato di buon grado le restrizioni contro la minaccia terrorista, così noi possiamo "sopportare" che ai soggetti riconosciuti violenti siano vietate non solo le partite di calcio, ma anche le pubbliche manifestazioni.
La proposta di Gasparri, pertanto, è saggia come il proverbio popolare per cui prevenire è meglio che reprimere.
L’opposizione della sinistra dimostra che non è interessata all’ordine nelle città, ma solo a destabilizzare il Governo Berlusconi.

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6 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

L' aggressore del ragazzo di sinistra che ha avuto il naso spaccato dal casco "nero e sicurante nazifascista" si è denunciato. E' , manco a dirlo, di sinistra.Eppoi si lamentano di Gasparri...

Enzo ha detto...

Gasparri ha ragione da vendere: mi sembra palese che le sinistre radicali e ibarricaderi di ogni colore stiano cercando il morto, un Giuliani secondo da usare come clava nei confronti di questo governo. Il tutto spalleggiato e pilotato con amorevoli cure dalla magistratura e dalla cosidetta opposizione parlamentare.

Le_Barricate ha detto...

D'accordo. Tra le dichiarazioni penose dei sinistrati quella di D'Alema fa veramente ribrezzo. Ulteriore conferma che questi sinistati non fanno politica, ma incitano solo alla violenza contro Berlusconi. Poi fanno finta di dissociarsi da chi lancia le statuette addosso al premier o dagli studenti (?) che vogliono consumare il golpe nel giorno della fiducia a Berlusconi.

marmando ha detto...

Ma una parte del problema, non sta nel fatto che queste manifestazioni vengono "organizzate" con approssimazione, e prive di un servizio d'ordine, tipo i vecchi Katanga della sinistra di allora?
I quali dovevano proprio impedire che gruppi violenti prendessero il controllo della piazza.

Nessie ha detto...

Questa, da parte delle sinistra (ma anche dei finioti alla Granata) è la continuazione dell'attacco al governo, con "altri mezzi". In questo caso, illegali e teppistici. L'avere la sfrontatezza di sostenere nella nostra capitale profondamente danneggiata (20 milioni di Euro) e ferita nella sua dignità di fronte al mondo intero, la necessità di un'altra manifestazione a distanza di pochissimi giorni, e di boicottare proposte ragionevoli per arginare la violenza squadrista, significa solo una cosa: che questi odiosi sciacalli, pur di prevalere, sono capaci di tutto. E di servirsi di ogni mezzo. Dagli utili idioti agli utili farabutti.

Vi lascio immaginare cosa sarebbe accaduto se il giovinastro, potenziale assassino che ha spaccato la faccia al 15enne e che è andato a costituirsi, fosse stato di destra!

Massimo ha detto...

Marmando. I "Katanga" erano violenti. Il servizio d'ordine una scusa, la classica foglia di fico per giustificare il non intervento delle Forze dell'Ordine prive del necessario sostegno politico. Gasparri ha il grande merito di aver lanciato un messaggio alle Forze dell'Ordine: questa volta il sostegno politico c'è. E i commenti che leggo nei forum dei quotidiani mi dicono che ci sia anche a livello popolare.