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31 gennaio 2011

Un presidente da battaglia, non da compromesso

Il direttore del Corsera Ferruccio De Bortoli ha indossato la toga ecumenica del presunto saggio e ha invitato “tutti” a moderare i toni.
A stretto giro di posta (purtroppo con l’informatica non c’è più il tempo per riflettere – addossando la colpa alle poste – e si risponde anche troppo freneticamente, tanto sul lavoro quanto in politica e nelle questioni private) il Premier Silvio Berlusconi ha esposto un programma indubbiamente positivo, ma all’interlocutore sbagliato.
Proprio nel giorno in cui D’alema propone l’alleanza dei gabellieri per abbattere Berlusconi, infatti, è sbagliato auspicare di trovare la condivisione sulle riforme di Bersani.
Ovviamente sono convinto che l’intervento di Berlusconi appartenga a quelle manovre di facciata, anche perchè Bersani, oltre a non poter decidere nulla per il suo partito, si è spinto troppo oltre nella richiesta di rimozione del Premier e, quindi risponderà picche, sia pur riempiendo il suo rifiuto con una quantità industriale di orpelli e di frasi buoniste “per il paese” (per loro l’Italia è un “paese”, non una Nazione – infatti sono favorevoli all’apertura delle frontiere all’invasione degli immigrati – o una Patria).
Colgo comunque l’occasione per ribadire che il primo punto della mia adesione al berlusconismo e sostegno a Berlusconi sta nella totale distinzione e distanza dai comunisti.
Siano essi ex, post, vetero o neo.
Per tutta la vita ho politicamente combattuto il comunismo e, quando è crollato, i comunisti sopravvissuti, che non penso neppure lontanamente di fare un qualsivoglia percorso assieme a loro.
Berlusconi sa che la sua forza deriva da quel 45% di Italiani che, comunque, non votano per i comunisti o per una alleanza che comprenda i comunisti.
Se il gruppo FiCaRuLo (Fini Casini Rutelli Lombardo) intende abbattere Berlusconi dando corso all’alleanza dei gabellieri, devono metterci la faccia, non deve essere il Centro Destra, consapevole che solo tutti uniti i nemici potranno superarlo elettoralmente, a togliere le castagne dal fuoco per loro.
Sappia, Berlusconi, che ogni dialogo con i comunisti gli farebbe perdere consensi, quegli stessi consensi che NON perde, finchè resta in contrapposizione con i comunisti, per le vicende (completamente estranee alla politica ed alla amministrazione della Nazione) pubblicizzate dal partito dei guardoni e della spesa.
E’ opportuno ricordargli anche di valutare con attenzione le scelte sulla gestione del suo partito, perchè l’ipotesi Alfano come coordinatore unico sembra assai debole, visto come il ministro della Giustizia fu messo nel sacco dalla Buongiorno sul disegno di legge sulle intercettazioni e attesa la sua inopinata disponibilità ad esaminare una legge bavaglio sulle opinioni in materia di negazionismo (alla quale poi sarebbe facile aggiungere altri bavagli su tutti gli argomenti politicamente scorretti).
Caro Presidente, finchè sarà combattivo, distinto e distante dalla sinistra, avrà il mio voto, soprattutto adesso che, come ha giustamente affermato, con l’uscita dal Centro Destra di Casini e di Fini siamo più forti e coesi.
Avanti, dunque, con il Federalismo e la Riforma (meglio: rivoluzione) del sistema giudiziario, con leggi che favoriscano l’Identità Nazionale e impediscano all’Italia di trasformarsi in un meticciato.
Soprattutto, avanti con la riduzione delle spese per ridurre le tasse.
Nel 2008, Presidente, promise, entro la fine della legislatura, di abolire il bollo auto.
Anche se, al momento, non saranno ridotte le aliquote Irpef, l’abolizione del bollo auto, l’abolizione del canone rai e la completa eliminazione dell’Ici rappresenterebbero la più grande e gradita rivoluzione fiscale che porterebbe la parte sana dell’Italia a rinnovare la fiducia al Centro Destra, indipendentemente dalla propaganda del partito della spesa, delle gabelle e dei guardoni, per quanti “componenti” possa mai assemblare.
Insomma, vogliamo un presidente da battaglia, non da compromesso.

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Lì per lì, mi sono inalberata anch'io chiedendomi a che gioco giocasse. Poi ripensandoci, è evidente che il Cav non può essere così ingenuo da non sapere che chi raccoglie 10.000 firme contro di lui, potesse dirgli SI.

Penso piuttosto che in vista di prossime elezioni sia necessario sottolineare le differenze, evidenziare nel bailamme generale il proprio modus operandi.
Certo che il Paese avrebbe bisogno di un periodo di pausa, di riflessione per andare a riforme condivise, ma mai la sinistra è stata capace di collaborazione , di fare squadra per il bene comune.
Perciò, a mio modesto parere, questo potrebbe essere l'ennesimo argomento da squadernare contro la sinistra, in vista delle eventuali prossime elezioni.
Tanto più che il FICARULO o come lo chiami, ha detto chiaro e tondo che non voterà il federalismo fiscale. Ergo, le elezioni non sono lontane.

Massimo ha detto...

Infatti ho scritto "Ovviamente sono convinto che l’intervento di Berlusconi appartenga a quelle manovre di facciata ...".
Berlusconi ha dimostrato che alla sinistra non interessa nulla del bene della Nazione, ma interessa solo il potere per poi finanziare, con i nostri soldi, le sue clientele (e sono così tanti che sarebbe un bagno di sangue finanziario se andassero al potere).
Ma ho ritenuto ribadire che con i comunisti e con i loro caudatari del cosiddetto "terzo polo" non c'è nulla in comune e siamo virtualmente "l'un contro l'altro armati" ... di tastiera ... :-)