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03 marzo 2011

Adesso Napolitano è senza alibi

Il voto di ieri alla camera, oltre a confermare l’esistenza di una maggioranza anche parlamentare nonostante i saltafosso finioti, ha tolto ogni alibi a Napolitano per bloccare il primo decreto sul federalismo fiscale.
Il più importante non per il contenuto, ma perchè apre una stagione di profondi cambiamenti nella nostra vita di cittadini e contribuenti.
Come ha calcolato uno studio della ormai famosa cgia di Mestre, complessivamente i cittadini del Nord guadagneranno da tali provvedimenti perchè, in tutti questi anni di “unità”, hanno pagato ben oltre il dovuto.
Finalmente si comincia ad invertire la rotta.
Apro una breve parentesi per sottolineare lo squallore di Bersani che, incurante del ridicolo che ormai lo ha coperto più volte, ha ancora cercato di blandire la Lega offrendo il voto sul Federalismo in cambio della sfiducia leghista contro Berlusconi.
Per Bersani è evidente che non importa il contenuto di un provvedimento, ma solo se sia funzionale o meno alla eliminazione dell’odiato Premier.
Per tornare alle questioni serie, gli enti locali virtuosi (prevalentemente al Nord) potranno maggiormente contare sui finanziamenti derivanti dalle tasse dei loro concittadini e avranno la scelta tra implementare altri servizi oppure ridurre il carico fiscale esistente.
Al Sud, al contrario, arriveranno meno soldi e dovranno ingegnarsi per far fruttare le imposte locali, destinandole a servizi veri ed efficienti e non a iniziative di facciata o ideologiche.
E non solo al Sud.
E’scandalosa la pagina de Il Resto del Carlino di qualche giorno fa, in cui sommava tutti i contributi (a Cuba, al Malawi, al sub sahara etc.) che la regione Emilia Romagna utilizzava, di soldi dei contribuenti, senza alcuna utilità per i cittadini amministrati: circa un milione e mezzo di euro !
E poi gli enti locali piangono miseria.
Personalmente, se fossi il Ministro dell’Economia, darei disposizione di spulciare i bilanci locali, evidenziare quel genere di spese e procedere ad un taglio ulteriore di tutti i trasferimenti per pari importo.
Il Federalismo fiscale consentirà un maggiore controllo anche su questo.
I soldi dei cittadini di un comune, provincia, regione, dovranno essere spesi per quel comune, provincia, regione e non per iniziative di propaganda ideologica.
Non ne abbiamo le disponibilità.
I cittadini contribuenti, quando diventano cittadini elettori, dovranno quindi valutare come i loro amministratori hanno utilizzato i loro soldi.
Se li hanno sperperati, allora dovranno bocciarli, se, invece, li avranno fatti fruttare, allora dovranno essere premiati.
Semplice e diretto.
Probabilmente è proprio questa semplicità che non piace a chi ha sempre vissuto pensando al pubblico come una mucca da mungere.
L’attività politica non deve più essere un sostituto della propria attività professionale, ma un servizio svolto senza finalità di lucro personale e con il rispetto dovuto ai soldi che pervengono dalle imposte e tasse, perchè è denaro sottratto ai cittadini e che deve tornare ai cittadini sotto altre forme, ma sicuramente non è nella libera disponibilità degli amministratori.
Se il Federalismo perseguirà questo indirizzo, allora troverà per strada molti più sostenitori di quanti già non ne abbia oggi.

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1 commento:

Nessie ha detto...

E i gemellaggi delle provincie e comuni rossi dove li metti?
Un fiume di quattrini che se ne va per iniziative terzomondiste, tipo il gemellaggio fra l'isola Palmaria (Portovenere) con lo Shri-Lanka. Ora dovranno darsi una calmata.