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15 aprile 2011

Alla camera perde il partito dei magistrati



Nonostante l’estenuante e vuoto berciare, in aula e fuori, della sinistra idolatrante un testo costituzionale vecchio, superato, di ostacolo al progresso sociale, civile, economico e politico della Nazione, nonostante la mancanza di una trentina di parlamentari eletti “per Berlusconi Presidente” e che hanno operato il salto della quaglia al seguito di Fini, la Maggioranza di Centro Destra mercoldì alla camera ha inflitto una sconfitta al partito dei giudici.

La votazione favorevole al processo breve, un provvedimento di civiltà contro la barbarie dei processi infiniti, ha visto una solida maggioranza che, come più volte ripetuto da Berlusconi, è più ridotta nei numeri rispetto all’esito delle elezioni del 2008, ma più coesa nei fatti.

L’ennesima sconfitta delle opposizioni capitanate da un Bersani che somiglia sempre più a quel pugile suonato che ripete il medesimo ritornello più per farsi coraggio che per reale convinzione, dimostra che, anche con pochi voti di maggioranza, si possono realizzare grandi riforme.

Nei prossimi due anni, sino alla fine della legislatura, la Maggioranza sarà attesa da numerose altre battaglie, sicuramente cadrà in qualche tranello perchè è umanamente impossibile conservare a lungo la tensione necessaria per avere sempre in aula la presenza di tutti, ma il viatico per le prossime riforme è di buon auspicio.

Si prosegua, dunque, con il mettere mano alla giustizia, per affrontare il tema di una nuova costituzione adatta ai tempi e una riforma fiscale fiscale che faccia pagare meno a tutti grazie ad una rigorosa politica della spesa che tagli tutti gli aiuti alle lobbies di interesse.

Ma, su tutto, in questo momento, l’attivazione di una politica dell’immigrazione (respingimento ed espulsione degli illegali già in Italia) che infligga anche una lezione alle arroganti nazioni europee, chiuse nel loro meschino particulare.

La mia personalissima sensazione è che sia passato il momento peggiore per il Premier e che nel 2013 sarebbe un vero peccato se rinunciasse a candidarsi con il rischio di far tornare in gioco i decrepiti funzionari di partito che la sua brillante azione ha ridotto a marginali comprimari della politica italiana.

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2 commenti:

marshall ha detto...

Hai detto bene: "Partito dei magistrati", perchè, al Porta a Porta dell'altra sera, Sallusti ha fatto una rivelazione inquietante.
Sbirciando fra i blog di alcuni magistrati ha scoperto un passa parola fra loro, che più o meno dice: "Allentate la morsa su Berlusconi e occupatevi dei suoi elettori", cioè di 12 milioni di italiani (tra i quali figureremmo noi).
Capito?
Avrebbero diviso l'Italia in due, berlusconiani e non. Alla faccia della democrazia e dell'imparzialità dei giudici togati!!!

Nessie ha detto...

Purtroppo perdono alla Camera ma riguadagnano in Procura. Senti questa di Brutti Liberati sulla legge anticlandestini abrogata:

http://www.ilgiornale.it/interni/la_procura_non_applicate_la_legge_anti_clandestini/clandestini-immigrati-bruti_liberati-procura_milano/16-04-2011/articolo-id=517717-page=0-comments=1