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22 maggio 2011

Berlusconi non deve parlare

Il Premier, dopo una settimana di silenzio, ha rilasciato una serie di interviste ai telegiornali e ai giornali radio.
La sinistra, che continua a fare propaganda con Floris, Santoro & Co., è insorta, intimando il bavaglio a Berlusconi.
Bersani, definito da Paolo Villaggio il vero Fantozzi, ha così paura del confronto con Berlusconi da rifiutare preventivamente analoghi spazi.
Se un leader fosse veramente convinto della propria capacità, non rinuncerebbe ad apparire in televisione solo per impedire al nemico di fare altrettanto.
Ma tale è lo spessore della sinistra che, visto che è andata bene una volta, si nega al replay tra Moratti e Pisapia.
Tanto, loro, continuano dalla televisione pubblica a fare propaganda, per giunta gratis (perché paghiamo noi) e senza metterci la faccia (perché ce la mettono i Santoro vari che pullulano sulle reti pubbliche e non solo.
Il bavaglio che vogliono imporre a Berlusconi è il simbolo della democrazia socialista che propugnano a sinistra.
Lo stesso tipo di democrazia che hanno subito per 60 anni nell’europa dell’est.
Quello è il destino che ci aspetta, se la sinistra riuscirà ad andare al governo e che possiamo già immaginare dal proliferare di leggi e proposte di legge che vorrebbero conculcare la libertà di pensiero e di parola.
Abbiamo già la legge Scelba e la legge Mancino che limitano la libertà di espressione e che discendono direttamente dalla XII disposizione transitoria della costituzione del 1948 che vieta a sua volta, ad una idea di potersi presentare agli Italiani con il suo proprio nome.
Ma in questi mesi assistiamo ad una offensiva per nuove leggi liberticide.
Abbiamo già parlato del provvedimento che vorrebbe punire chi venisse individuato come “omofobo”, ma non dimentichiamoci che c’è anche chi vorrebbe importare in Italia una legge contro i cosiddetti “negazionisti”, cioè una legge che impedisce di studiare la Storia interpretando, a distanza dagli eventi e quindi senza le passioni dei contemporanei, i fatti accaduti, esaminando documenti, magari in precedenza non conosciuti o nascosti e proponendo tesi alternative a quelle ufficiali dei vincitori.
E che dire di reati già presenti nel nostro ordinamento come quello di “concorso esterno in associazione mafiosa” ?
Ma che caspita vuole dire ?
O tu sei complice diretto di una azione criminosa, quindi colpevole, o non lo sei e quindi innocente.
Sono manipolazioni della storia o processi alle intenzioni che portano a realizzare i peggiori incubi tradotti da Orwell in “1984” (l’anno è alle nostre spalle, il pericolo di trovarci un “ministero della verità"che piega i fatti, modificando, cancellando, distruggendo fotografie e cronache, alle esigenze del momento è attualissimo) o dai romanzi di Dick con il celeberrimo “Minority report” da cui fu tratto il film di Spielberg con Tom Cruise (e fra un po’ rischieremo di trovarci una proposta di legge che contempli il “precrimine”).
Per questo se è vero che il governo delle città e di una nazione deve affrontare i problemi specifici del bene amministrare, non è possibile ignorare che il bene fondamentale, proprio della nostra Civiltà, la Libertà, è in serio pericolo per tutte le limitazioni che da sinistra vorrebbero imporre per uniformare tutti al loro pensiero unico.
Come accadeva in Unione Sovietica, a conferma che se il comunismo è morto, i comunisti infestano ancora il mondo.



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