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19 maggio 2011

Bologna sopravviverà a Merola ?

Il nuovo sindaco di Bologna ha cominciato a “sbroccare” minacciando la chiusura integrale del centro storico al traffico privato.
La sua alleata Frascaroli pretende interventi che blocchino la Tav, riesumando i più triti (e costosi) slogan della estrema sinistra.
A Bologna si avvicinano i registri per certificare le unioni degli omosessuali e la sostanziale scelta a favore dell’eutanasia.
Gli immigrati saranno accolti e i centri sociali troveranno ascolto nella nuova giunta.
Il tutto costerà molto e per i bolognesi che lavorano e producono si prospetta un aumento delle tasse utili a pagare le clientele e le pretese dell’elettorato di sinistra.
Il candidato del terzo polo, Aldrovandi, si accorge a babbo morto (solo ora che non ha alcun eletto) che il sistema elettorale nei quartieri è penalizzante per chi si divide; poteva pensarci prima.
I grillini non entrano in giunta, ma offrono un loro uomo per un assessorato (che non si rifiuta mai).
Se Merola porterà a termine il mandato per Bologna si prospetta una ulteriore accelerata verso la decadenza e la deriva morale, civile, politica ed economica.
La speranza, più che dai ricorsi annunciati dalla Lega (dubito si trovi un magistrato disponibile ad annullare la vittoria della sinistra) viene dalle giovani leve di Lega e Pdl.
Bernardini, Tomassini, Lisei, solo per citarne tre, assieme agli "anziani" (e per non fare torto a nessuno cito solo Daniele Carella al quale, anche per solidarietà generazionale, ho dato il mio voto di preferenza) hanno fatto una bella campagna elettorale, attiva, di attacco, aggressiva, tra i cittadini e se continueranno nel loro impegno non solo nelle paludate aule del consiglio, ma anche tra il Popolo, stimolando al ragionamento e informando, potremmo anche farcela a superare persino l’amministrazione Merola.
Ma il Centro Destra deve organizzarsi per fare opposizione di piazza alla giunta, deve organizzare e dare copertura a una disobbedienza civile, cioè alla disapplicazione dei provvedimenti di Merola in modo massivo, perchè i singoli verrebbero solo bastonati dalla repressione istituzionale.
La sopravvivenza di Bologna si giocherà quindi con la capacità della Opposizione di Centro Destra di contrastare in piazza (e non a parole nei consigli) le decisioni della giunta.
Nessun dialogo, nessuna collaborazione, ma ripagare con gli interessi il comportamento che la sinistra ha adottato contro il Governo nazionale.

Pubblicato anche in Svulazen

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9 commenti:

marshall ha detto...

A quanto pare, è impregnato anche lui di ideologie fantascientifiche, ma tanto lui non è di lì, e a pagare saranno solo i bolognesi.
Ma io dico: qelli che lo han preferito, son così ciucci?

Josh ha detto...

ti ho risposto su Svulazen:-)

Josh ha detto...

p.s. ah notare anche il buon gusto:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/politica/2011/05/19/508342-volantini_adesivi.shtml

Nessie ha detto...

A parte la parentesi del Guazza, possibile che questa città non riesca ad affrancarsi dalla solita sinistraglia che l'ha profondamente degradata fino a renderla irriconoscibile? Evidentemente i bolognesi soffrono la sindrome di Stoccolma: amano chi li tiene prigionieri. E questo vale anche per i torinesi, i fiorentini
e i genovesi.

Massimo ha detto...

Marshall, sono quelli che obbediscono sempre e comunque al partito.
Josh. Ho visto, hai perfettamente integrato il post. Sui volantini di propaganda comunista al cimitero solo due considerazioni. La prima è lo squallido livello dei personaggi. Il secondo è che se si sono abbassati a tanto, significa che avevano veramente paura di arrivare al ballottaggio. E la vicenda che citi in Svulazen sui possibili ricorsi è emblematica.
Nessie. Ho sempre più laconvinzione che a fare la differenza non siano più i bolognesi, i torinesi, i genovesi, ma chi, arrivato ospite di quella città, adesso vuole distruggerne le radici per sostituirsi agli originari abitanti che, stoltamente, hanno offerto ospitalità ... da meditare per la ben maggiore invasione cui assistiamo tutti i giorni ... ;-)

samuela ha detto...

Beh, non è che "Pisapia" suoni proprio come Ornaghi o Brambilla eh? Riporto solo che durante un dibattito su TeleLombardia Salvini disse "Mi piace il dialetto milanese" e quello della parte opposta "Lo sai che a Milano un terzo degli abitanti è barese?". Una frase di un razzismo incredibile e infatti mia madre, delle Murge, (emi)grata a Milano, gli diede del pirla. Non a Salvini.
Sono frasi e atteggiamenti a cui dovremmo essere abituati. Ma non ci si abitua mai, specie se il risultato dopo decenni di convivenza colonizzante è quello che è. Proprio certi territori settentrionali -Milano e l'hinterland per dire- che hanno già subito ma ancora non dimenticato dovrebbero essere i più attenti alla situazione...Ma con posti dove il 90% dei residenti è allogeno, le speranze sono prossime allo zero.

Massimo ha detto...

HAi ragione. Tempo fa partecipai ad un incontro istituzionale al quale partecipavano il Prefetto, il Questore, il Comandante die Carabinieri e della Guardia di Finanza. Nessun bolognese, emiliano o, almeno, settentrionale. Se, poi, andiamo in tribunale, alla conservatoria, all'agenzia delle entrate ... idem. E' quel che accade ad essere ospitali ... per questo dovremmo imparare dal passato, sennò veramente la prossima volta a Bologna ci troveremo candidato sindaco il signor Mustafà.

samuela ha detto...

Come dico sempre io a chi chiede perchè Milano non ha più il cuore in mano: perchè a furia di tenerlo lì si è trovata qualcos'altro ben infilato in un altro posto. E anche perchè il cuore era quello degli estinti grigi bauscia DOC, non dei solari ospiti demograficamente -e non solo- esplosivi.
La meridionalizzazione forzata e perniciosa del Nord è il più grande tabu di questo paese, per questo non se ne può parlare e farne Storia. Saviano può dire che Milano è una città del Sud e può dire che a Milano comanda la mafia ma una persona sana di mente non può permettersi di concludere il sillogismo. La famigerata Buccinasco ha l'88% di abitanti allogeni, solo con malafede si può definirlo Nord; è cronaca che siano stati i boss -molti in soggiorno obbligato, geniale idea dei magistrati- a trasferire qui interi paesini dalla Calabria nel menefreghismo delle forze dell'ordine -guardacaso.
E per fare un esempio qui ci sono paesi con 15.000 abitanti e quattro -QUATTRO- uffici postali. Chissà come mai.
Tutto quello che non è meridionale nel luogo ospite normalmente è un ostacolo. Lo dico da mezza meridionale che ingenuamente aveva ben altre idee, poi ha iniziato a guardarsi intorno. In Lombardia, non a Bari. Ti parlo di qui perchè non mi piace parlare di ciò che non conosco.
Per questo l'idea di un piccolo ottuso razzista come Vendola che mette le viscide mani su Milano mi dà ribrezzo. La colonizzazione finale. Ottimo viatico per l'immigrazione da fuori, l'importante è sostituire gli autoctoni e realizzare il non luogo perfetto. Almeno a Bossi e compagnia posso ricordare che è la loro terra che tradiscono, a questi qui?

Josh ha detto...

ecco un altro po' di Bologna de sinistra quotidiana fintoalternativa, da mostrare specie agli amici di altre città, che non si immaginano nemmeno:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/05/24/511359-niente_soldi.shtml