Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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23 maggio 2011

Quando la sinistra fa la ola


Standard&Poor's, la nota agenzia di rating che garantiva sulla solvibilità di Lehman fino al giorno prima il fallimento, ha ridotto le previsioni (outlook) sull’Italia da “stabile” a “negativo”.
A parte la singolare iniziativa nel momento in cui l’Italia ottiene i riconoscimenti per la capacità di gestire la crisi economica internazionale, con una ripresa seconda solo alla Germania e senza aver infilato le rapaci e adunche mani dello stato nelle tasche dei cittadini, vediamo come all’annuncio di sciagure prossime venture, la sinistra si sia messa a fare la ola.
Felice, in odio a Berlusconi, di tutto quel che di male potrebbe capitarci, per chi ancora crede alle previsioni di S&P.
E’ talmente felice, la sinistra e il suo tentacolo sindacale, la cgil, da non leggere attentamente neppure le motivazioni.
Per loro basta vedere scritto “instabilità di governo” e subito pensano a spartirsi i ministeri che, nelle loro fantasie, potranno occupare una volta rimosso l’odiato Berlusconi.
Eppure S&P non regala niente, infatti le prime due ragioni del declassamento delle previsioni sull’Italia sono indicate nella scarsa produttività e nella mancanza di flessibilità del lavoro.
Nonostante tali espressioni equivalgano per la cgil a due sonore bestemmie, la Camusso, degna erede di Lama, Pizzinato, Trentin, Cofferati ed Epifani, ha esultato incolpando il governo, quello stesso governo che fino a ieri accusava di sostenere chi voleva introdurre elementi di produttività e di flessibilità nei contratti.
La sinistra, con ogni evidenza, ha talmente in odio Berlusconi che pur di disfarsene è disposta a farci fare la fine della Grecia, gonfiando a dismisura la spesa pubblica e colpendo i risparmi degli Italiani per finanziare le sue spese.
Il programma, ad esempio, di Pisapia a Milano è un insieme di iniziative ideologiche ma, soprattutto, costose che non potranno essere realizzate se non con un incremento delle tasse per i cittadini.
Liberi i comunisti di fare la ola e anche di ballare il waka-waka quando una agenzia capitalista, per reconditi motivi che solo lei conosce, legge nella sua palla di vetro che l’Italia ha prospettive negative.
Ma chi non è di sinistra, perchè mai dovrebbe lasciare campo libero a simili ascari della mano pubblica e dalla tassazione facile ?


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2 commenti:

Nessie ha detto...

"Ma chi non è di sinistra, perchè mai dovrebbe lasciare campo libero a simili ascari della mano pubblica e dalla tassazione facile ?".

Oggi la faccenda è un po' più complessa. La sinistra non è più solo quella della "mano pubblica", ma della svendita alle grandi corporations e multinazionali straniere. Per paradosso, Tremonti tiene stretta la cassa del Tesoro pubblico, mentre la sinistra per bocca di Bersani parla di privatizzazioni-esproprio. Quelle che per intenderci, potrebbero impedire di pagare stipendi e pensioni.
Tu parli di una sinistra di ieri, ma quella odierna è ben peggio.

Massimo ha detto...

La sinistra è sempre uguale. Mette le mani nelle nostre tasche per pagare le sue clientele e scelte strettamente ideologiche. Per questo meno stato, significa più libertà per tutti. La sinistra, invece, vuole uno stato sempre più presente, sempre più regole, sempre più divieti. Che poi lo "stato" sia quello nazionale, europeo o onusiano poco importo. Alla sinistra interessa sopprimere la nostra libertà e sottrarci i nostri guadagni.