Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 giugno 2011

Ma le tasse, NO !

Nel momento in cui scrivo siamo ancora alle indiscrezioni sulla manovra finanziaria.
Se poi fossero confermate, si tratterebbe di una manovra che non ha nulla di Destra e neppure di Centro Destra.
E’ una manovra tipicamente di sinistra, socialisteggiante, nel solco degli gnomi di Bruxelles, degna della prima repubblica.
Berlusconi da diciotto anni rappresenta la speranza del cambiamento che talvolta è anche diventata realtà.
Ma le tasse, NO !
Berlusconi è stato accusato e sputtanato su ogni argomento.
Ma le tasse, NO !
Berlusconi è stato sostenuto, giustamente, dal Popolo di Centro Destra quando è stato perseguitato a seguito dei teoremi delle toghe rosse.
Ma le tasse, NO !
Berlusconi è stato ampiamente assolto (e spesso invidiato ...) per il suo bunga bunga.
Ma le tasse, NO !
Per dirla con Di Pietro: che c’azzeccano
l’aumento della tassa sui risparmi,
la tassa dell’invidia sui Suv (a proposito: il bollo auto non doveva essere abolito entro la legislatura ?),
la tassa sulle transazioni finanziarie,
la tassa sul trading bancario,
l’accise per foraggiare nani e ballerine con il fus,
l’accise per mantenere gli immigrati che cei, caritas, Vendola e Pisapia vogliono accogliere ,
che c’azzeccano con un Governo di Centro Destra ?
Assolutamente nulla.
Ma qualcuno dei suoi consiglieri ha avvisato Berlusconi che se passeranno quelle tasse non guadagnerà neppure un voto dalla sinistra, ma ne perderà tanti sul Centro Destra ?
E qualcuno ha informato Bossi che se sarà complice di quelle tasse non drenerà i voti in uscita dal Pdl ma ne perderà anche dei suoi ?
E certamente non per votare a sinistra, ma per astenersi, come è accaduto a Milano, o per votare partiti di nicchia, come Forza Nuova, e mettere il proprio consenso in frigorifero, in attesa di un nuovo Berlusconi che sappia fare di più e meglio dell’attuale.
I conti vanno riportati in ordine, ne siamo tutti consapevoli.
Ma perchè rinviare al 2030 la parificazione dell’età pensionabile delle donne (provvedimento sacrosanto !) e preferire l’imposizione di una tassa sulle transazioni finanziarie ?
Perchè continuare a sperperare denaro con le intercettazioni (un miliardo all’anno!!!) e preferire imporre una tassa sul trading bancario ?
Perchè continuare a mantenere una rai in passivo e preferire aumentare la tassa sui risparmi ?
Berlusconi e il Centro Destra, finchè i provvedimenti non saranno legge, sono ancora in tempo a pentirsi ed a cambiare rotta.
Meglio anche una crisi politica ed elezioni anticipate, piuttosto che vedere un governo di Centro Destra tassare come un qualsiasi governicchio di sinistra.
Se però dovessero procedere stolidamente sulla strada delle indiscrezioni, allora ci sarebbe l’addio a Berlusconi.
Perchè possiamo sostenerlo su tutto : magistrati, bunga bunga, persino sui bombardamenti in Libia.
Ma le tasse, NO !

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29 giugno 2011

Con meno tasse la sinistra crepa

Credo sia evidente che uno dei motivi principali per cui sono di Destra sia un accentuato antistatalismo che è inscindibile da una aspirazione alla libertà personale, di pensiero, opinione, parola, stampa, il tutto, ovviamente, senza gravare sui conti pubblici, cioè senza che il mio diritto di parlare e di esporre le mie idee sia pagato con le tasse altrui (come accade invece in rai).
Ed è evidente che la battaglia contro le tasse in genere e contro l’eccesso di tasse in specie, sia nel mio dna come in quello di qualsiasi persona liberale in economia.
Non posso quindi che apprezzare la parziale correzione di rotta nella ipotesi di manovra governativa, con la accentuazione dei tagli, del pagamento dei servizi e dell’innalzamento dell’età pensionabile, rispetto ad un aggravio fiscale.
Però non è sufficiente.
A questo punto chi fa trenta faccia trentuno.
Le tasse vanno ridotte.
Tutte le tasse, di qualsiasi genere.
Meno tasse e per tutti.
Tutti significa proprio “tutti”, nessuna esclusione per reddito o per patrimonio.
Si proceda dunque, con determinazione, a ridurre le aliquote (meglio se si imponesse una flat tax al 20% per tutti) e contestuale taglio della spesa pubblica.
Ben venga, dunque, il ticket sul pronto soccorso dei “codici bianchi”, come è perfettamente in linea l’aumento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni.
Sanità e previdenza sono due tra i settori che mangiano più soldi (la sanità pubblica ci costa 260 miliardi, oltre cinque volte la manovra del prossimo triennio !).
Produttività, selezione, merito dovranno entrare prepotentemente nel settore pubblico ed informare i quattro milioni e mezzo di dipendenti statali.
Se io chiedo un servizio (che sia l’acquisto di un quotidiano, la visione di una trasmissione televisiva, un trasporto pubblico, istruzione o l’utilizzo di una autostrada) sono io che devo pagarmelo, non pensare che siano altri, che non ne usufruiscono, a farlo per me.
Male, invece, la ventilata ulteriore accise sulla benzina per pagare l’accoglienza degli immigrati.
Se ci tengono tanto ad accoglierli, se li mantengano la caritas, la cei, Pisapia e Vendola, ma non li carichino sulla benzina che viene pagata da chi usa un mezzo di trasporto privato
Ma, soprattutto, Berlusconi e il Centro Destra dovrebbero sposare la mia tesi perchè tagliare le spese pubbliche, significa tagliare i rifornimenti ai sostenitori della sinistra: nani e ballerine, dipendenti pubblici, giornali, erogazioni varie.
Meno tasse, significa anche meno sinistra.
Come a dire: viviamo meglio, sotto ogni aspetto.

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28 giugno 2011

Tremonti:è solo ambizione personale o anche rigurgito socialista ?

La riottosità di Tremonti a procedere speditamente sulla strada della riduzione reale (quindi senza aumentare la tassa sui risparmi o ripristinare la tassa dell’invidia sui suv o inventarsi la tassa sulle transazioni finanziarie) viene da alcuni attribuita ad un suo personalissimo disegno in vista della successione a Berlusconi.
Personalmente credo che l’ambizione sia una buona benzina per le attività umane, ma, come tutto, non deve degenerare facendo perdere di vista l’obiettivo che è l’innalzamento del livello di Benessere, Sicurezza e Libertà.
Il sostegno che Tremonti oggi raccoglie in quegli stessi ambienti maggiormente ostili a Berlusconi, dovrebbe farlo riflettere sulla opportunità di continuare in una linea che provoca solo danni al Centro Destra e fornisce motivo di speranza alla parte peggiore della nazione, la sinistra.
Credo si debba essere molto chiari.
Il Centro Destra ha un mandato per ridurre le tasse, anche tagliando drasticamente le spese, perchè lo stato, la spesa pubblica, è insostenibile e se continueranno a studiare sistemi per approvvigionare le casse pubbliche, le spese non saranno mai tagliate, perchè ogni spesa corrisponde alle esigenze di una specifica clientela che, come abbiamo visto con gli editori dei giornali o con i dipendenti pubblici o con nani e ballerine a difesa del fus, farà barricate pur di conservare i propri privilegi in base all’umano ragionamento per cui le spese vanno sì tagliate, ma quelle di settori “altri”, perchè il proprio è “fondamentale” alla vita della nazione.
Non mi disturba, quindi, il Tremonti che pensa alla stabilità dei conti pubblici e vuole ridurre il debito statale, mi disturba che pensi di realizzare il suo obiettivo anche inventandosi nuove imposte o aumentando iva o quant’altro.
La strada maestra, quella giusta, è ridurre le tasse, far pagare i servizi a chi ne usufruisce e, come in ogni sana economica familiare, tagliare le spese fino a ridurre il fabbisogno a quanto è così disponibile.
Non vorrei, però, che oltre ad un ambizioso disegno di successione a Berlusconi anche prestandosi ad un connubio con la sinistra o spezzoni di essa (come già fece Dini, senza peraltro una prospettiva di ampio respiro) stia emergendo la vecchia anima socialista (e statalista) del ministro dell’economia.
Se così fosse, Berlusconi non dovrebbe perdere tempo a sostituirlo con un liberale doc, ad esempio Antonio Martino.

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No Tav, no futuro

E’legittimo protestare per sostenere le proprie idee.
Non lo è bloccare strade e ferrovie che servono a chi lavora per produrre anche nell’interesse di chi sciopera o manifesta.
Non lo è bloccare lavori deliberati da quegli organi rappresentativi eletti dal Popolo.
Le Forze dell’Ordine devono essere autorizzate a por fine a tali manifestazioni, garantendo invece le pacifiche manifestazione di pensiero, di dissenso ma anche di consenso.
La volontà di pochi non deve essere imposta agli interessi dei più.

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27 giugno 2011

Berlusconi non faccia una politica di sinistra

Allora mi domando: a cosa serve un governo dichiaratamente di Centro Destra se dobbiamo subire uno stato di polizia fiscale tipico della sinistra ?
Berlusconi e il Centro Destra nato con lui, hanno, ripetutamente, ottenuto voti sulla base di principi, di valori inequivocabilmente in contrapposizione con la sinistra.
1) Meno tasse per tutti.
Mi sembra chiaro.
Tutti, ma proprio tutti, devono pagare meno tasse.
Perchè aumentare le accise sulla benzina pur di mantenere un cospicuo tesoretto per il fus ?
Perchè aumentare la tassa sui risparmi e non tagliare le intercettazioni che ci costano un miliardo all’anno ?
Perchè imporre la tassa dell'invidia sui suv ?
2) Difesa della identità nazionale.
Anche questo è chiarissimo.
Allora perchè accettare di accogliere gli immigrati (illegali, perchè senza permesso) che ci vengono riversati da Libia e Tunisia e, addirittura, disperderli sul territorio nazionale ?
3) Tutela degli interessi nazionali.
E infatti abbiamo mandato i nostri soldati in Iraq e Afghanistan a difesa della via del petrolio e per contenere, se non estirpare, il terrorismo musulmano.
Ma allora perchè bombardare la Libia, facendo venir meno – in cambio di cosa ? – una serie di succulenti contratti economici e, soprattutto, un accordo che tratteneva sul suolo libico migliaia di illegali ?
4) Federalismo.
Allora perchè, ripetutamente, dobbiamo farci carico della incapacità dei napoletani ad eleggere amministratori in grado di gestire in proprio la immondizia che Napoli produce come qualsiasi altra città ?
E stendiamo un pietoso silenzio sulle proposte, addirittura di ministri in carica, su leggi repressive della libertà di opinione ed espressione come quelle che si vorrebbero approvare contro la cosiddetta “omofobia” o il “negazionismo”.
Tali azioni non solo danneggiano il Centro Destra nel suo complesso, ma offuscano l’immagine del Premier e dell’azione governativa che, in altri settori (turismo, abolizione ici, tenuta dei conti pubblici, attivazione del cantiere tav, sfortunata riproposta del nucleare e della privatizzazione dei servizi idrici, battaglia per una giustizia più giusta, riforma in chiave meritocratica della scuola e dell’università, piano casa, snellimenti burocratici, federalismo fiscale per cui ognuno comincerà a pagare in proprio i servizi che usa ...) ha pure rispettato in pieno l’orientamento politico di provenienza.
Capisco anche i condizionamenti (e probabilmente è un eufemismo) che anche Berlusconi è costretto a subire, ma mi domando – sospendendo la risposta finchè non sarà approvata la manovra fiscale e non sarà presa una decisione sui rifiuti di Napoli – se a questo punto valga la pena spendersi per ottenere il minimo risultato con il massimo sforzo o, piuttosto, non convenga dare una spinta all’Italia, ferma sul burrone, sul presupposto che “tanto peggio, tanto meglio”, per cui solo finendo in fondo al precipizio si potrà cominciare a ragionare per una rinascita senza le scorie e le resistenze del passato.

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26 giugno 2011

Tassa sui risparmi e rifiuti napoletani:morte del Centro Destra

Quos vult perdere, Iupiter dementat prius.
Ancora una volta devo rimarcare come un fato “cinico e baro” colpisca chi aveva ben svolto il suo compito.
Berlusconi sembra in preda ad improvvisa stanchezza e voglia di deporre le armi alle peggiori istanze del “politicamente corretto” e in un incredibile e inopinato slancio bipartisan, sta producendo un danno immenso al Centro Destra e alle future prospettive di governo, consegnando su un piatto d’oro l’Italia alla sua parte peggiore: la sinistra con le sue pulsioni giustizialiste e politicamente corrette.
Berlusconi deve infatti spiegare chi gli impone di adottare, con i voti del Popolo di Centro Destra, provvedimenti che al Popolo di Centro Destra sono totalmente invisi.
Mi riferisco alla ventilata tassa sui risparmi, che aumenterebbe al 20%, con la (momentanea) esclusione dei Bot (ma anche degli altri titoli di stato ?) la tassazione sugli interessi che derivano dai risparmi faticosamente accumulati dagli Italiani e salvati a fatica dalla rapacità dello stato.
Un provvedimento che è nel programma della sinistra e che mai mi aspetterei di veder assunto da un governo di Centro Destra, che, per quanto critica possa essere la situazione dei conti pubblici, ha nel suo dna il taglio delle spese statali, non il loro mantenimento grazie all’aumento delle tasse.
E che dire della volontà, nonostante il rifiuto che i napoletani stessi hanno opposto al Premier preferendo al suo candidato un ex magistrato come De Magistris, di scontentare le popolazioni e l’elettorato del Nord, emanando un decreto che consentirebbe, ancora una volta, di ripulire Napoli trasferendo la spazzatura in altre regioni ?
Mi auguro che su questo la Lega possa resistere anche a costo di aprire una crisi di governo, perché la vicenda napoletana, ottimamente riassunta da Gabriele Canè ne Il Resto del Carlino, non può trovare sempre la valvola di sicurezza dell’accoglienza delle altre regioni, così i napoletani non si rimboccheranno mai le maniche e continueranno la vita di sempre.
Berlusconi sembra colpito da un virus che lo porta alla fine, ingloriosa, della sua attività politica e, quel che è più grave, lascerà l’Italia in balia della sinistra perché gli elettori di Centro Destra non potranno più fidarsi di concedere il voto a chi lo usa per aumentare le tasse e accollare al prossimo i problemi di Napoli.
Perché Berlusconi e il Centro Destra, finchè sono ancora in tempo per evitarlo (e il tempo c’è fino all’approvazione della manovra fiscale e del decreto sull’immondizia napoletana) devono capire che legiferando come farebbe qualsiasi governo di sinistra, non acquisterebbero alcun voto dall’elettorato di sinistra, ma perderebbero solo il consenso di quello di Centro Destra.
L’esempio della Moratti a Milano non dovrebbe essere sufficiente ?


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24 giugno 2011

Come risparmiare tre miliardi di euro

Pare che in tre anni, fino al 2014, l’Italia debba ridurre di 40 miliardi di euro il debito pubblico.
Poichè è d’obbligo ridurre le tasse, si devono, ancor più, tagliare le spese.
Se è vero che le intercettazioni ci costano un miliardo all’anno (spesso solo per conoscere pettegolezzi irrilevanti) , il divieto di ricorrervi ci farebbe risparmiare tre miliardi in tre anni, riducendo a “soli” 37 miliardi i restanti tagli.
Come unire l’utile al buon senso.

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Silvio, non farlo !

Leggo, tra le tante indiscrezioni sulla futura manovra , di uno studio per uniformare la tassazione sulle rendite, cioè la gabella che insiste sui risparmi dei cittadini, su quanto, almeno, i cittadini hanno salvato dalle tasse sul reddito e dalle spese correnti.
In pratica è la stessa tassa sui risparmi che propone la sinistra.
Ma, dicono, si guadagnerebbe perchè la tassa sui conti correnti verrebbe ridotta dal 27 al 20% e non verrebbe applicata ai titoli di stato.
Il primo punto, riduzione della tassa sui conti correnti, è una pura ipocrisia, considerando il rendimento da prefisso telefonico dei conti correnti (con poche eccezioni su prodotti online) e che, per tale motivo, i risparmi sono investiti in azioni, obbligazioni e titoli di stato.
Quanto ai titoli di stato è tutta da vedere se la promessa di non eumentarnela tassazione sarà mantenuta, visto che già abbiamo avuto ministri e presidenti del consiglio (ricordate Goria ?) che giuravano non avrebbero tassato i titoli di stato e poi lo fecero
Oltre alla considerazione che una diversa tassazione rispetto ad analoghi strumenti finanziari emessi da stati esteri verrebbe sicuramente sanzionata dalla solita europa e, così, ci appiopperebbero la tassa “perchè lo chiede l’europa”.
Un aumento della tassazione sui risparmi sarebbe anche un incentivo ed una legittimazione alla piccola evasioneper recuperare quello che lo stato mi prende con le tasse”, ad esempio per i lavoretti artigianali, a prezzo scontati “senza ricevuta”.
Ma l’aspetto più grave è politico.
Berlusconi è stato votato per ridurre le tasse, non per aumentarle e se dovesse imporre una tassa sui risparmi come un Prodi qualunque, allora non vedrei alcun motivo per continuare a sostenerlo.
In parole povere.
Posso passare sopra a tutto, tranne su due aspetti.
La libertà di opinione e di manifestarla che rappresenta la differenza tra le dittature e ledemocrazie.
La libertà di disporre dei soldi che guadagno senza vedermeli sottratti oltre quel limite massimo necessario al funzionamento dello stato, non delle clientele.
Aumentare le tasse sui risparmi è una politica di sinistra, pauperista e massificatrice, che qualunque Uomo Libero deve respingere, contrastare e combattere.


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Chi sbaglia, paga

Primi effetti del federalismo.
Finalmente i cittadini delle regioni sprecone pagano di tasca propria l’incapacità degli amministratori che si sono scelti, senza scaricare sull’intera comunità nazionale le colpe di pochi.
Il principio deve essere espanso: i servizi vanno pagati da chi ne usufruisce.

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Veronesi: un bel tacer non fu mai scritto

E’ un peccato che un luminare dell’oncologia come Veronesi comprometta la sua immagine pubblica con affermazioni che stridono con il sentimento e la percezione popolare.
A cominciare dall’uso improprio della parola “amore” per rappresentare quelli che sono solo rapporti tra due persone dello stesso sesso.

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Pannella senatore a vita ?

Pannella è nuovamente in sciopero della fame e delle sete, al quale sopravvivrà diversamente da quanto accadde ai terroristi irlandesi quando cercarono di ricattare il Premier Inglese Signora Thatcher che, però, non si fece condizionare.
Pare, invece, che Napolitano stia pensando di concedere a Pannella un seggio da senatore a vita.
Farò anche io lo “sciopero della fame e della sete” (ovviamente modello Pannella, non certo Bobby Sands !) per ottenere il seggio a Palazzo Madama.
In fondo è sempre meglio che lavorare ...

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23 giugno 2011

La sinistra ancora scornata

Dopo la sbornia post elettorale e le relative illusioni, a sinistra dovranno vivere un’altra estate con Berlusconi Premier.
Del resto non si capisce come potevano le elezioni amministrative o i referendum obbligare a dimissioni chi aveva vinto le politiche nel 2008, le amministrative e le europee nel 2009 e le regionali nel 2010.
Per le sconfitte subite non si sono dimessi Sarkozy (il cui partito non governa più alcuna regione), la Merkel (che da due anni sta subendo sconfitte nelle regionali) e Cameron (che ad appena un anno dall’ingresso in Downing Street si è visto nuovamente superato dai laburisti alle amministrative di primavera,mentre il suo alleato liberaldemocratico Clegg rischia l’estinzione).
E non si sono dimessi neppure i compagni Obama (che ha addirittura perso la maggioranza alla camera dei Rappresentanti –quindi un voto prettamente politico, visto che si tratta di un ramo del Congresso statunitense - e tra i governatori nel novembre scorso) e Zapatero (umiliato in Spagna dai Popolari che gli hanno inflitto ben dieci punti di distacco, pur sempre nelle amministrative).
Se i comunisti vogliono, con la loro piatta espressione abituale, un “paese normale”, ecco che il Governo prende atto di una singola sconfitta alle amministrative (più per la perdita di Milano che per i voti complessivi conseguiti) e della volontà (autolesionista, annoto io) degli Italiani su nucleare, gestione degli impianti idrici e legittimo impedimento, ma prosegue per la sua strada, con la maggioranza che ha conseguito nel 2008, confermata nonostante il voltafaccia di una pattuglia di eletti nel Pdl solo parzialmente compensato da analogo comportamento di alcuni eletti tra i partiti di opposizione (semmai questi fatti dovrebbero portare ad un accordo bipartisan per far decadere che cambia partito dopo le elezioni, in modo da mantenere intatti i rapporti di forza voluti dal Popolo).
Certo Berlusconi dovrà intervenire per riconquistare il voto di chi, tra i propri elettori, è rimasto deluso dalla fatica con la quale si provvede a rinnovare la struttura dello stato, ma quanto esposto in sede parlamentare dimostra come sia ben chiara la giusta strada da intraprendere.
A cominciare dalla riduzione delle tasse e dal contrasto del fenomeno immigratorio.
Al palo sono rimasti quelli delle opposizioni, capaci solo di dire “no”, ma tra le quali, nel momento in cui svanisce il sogno di occupare qualche poltrona governativa, tornano a volare gli stracci come dimostra l’intervento alla camera di Di Pietro.
Mi preoccupa in parte il tono pacato e remissivo del Premier, ma non dubito che tornerà a tuonare, come piace a me, alla prossima aggressione giudiziaria, mediatica o di altro genere.
Adesso ci saranno due anni per realizzare la riduzione delle tasse e contenere il fenomeno immigratorio in modo tale da rendere sensibile all’elettorato il cambio di passo, per poi chiedere legittimamente un altro mandato quinquennale dal 2013 al 2018.
E senza che si perda tempo per individuare un successore a Berlusconi, aprendo anche il Centro Destra alla lotta per bande come accade a sinistra o con riti bizantini come la verifica di questi due giorni, utile solo ad impegnare i parlamentari con vuote chiacchiere, invece di votare provvedimenti di interesse generale.

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22 giugno 2011

Dalle parole ai fatti

Bossi ha chiosato l’intervento di Berlusconi alla camera: belle parole, adesso i fatti.
Berlusconi ha dimostrato di sapere cosa bisogna fare.
Adesso deve farlo.
E la realizzazione di quanto esposto alla camera sarà la manganellata più salutare sulla testa di quanti hanno manifestato con violenza davanti a Montecitorio, invece di lavorare contribuendo ad aumentare la produttività e il pil nazionale.

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Tre aliquote, due di troppo

Se passare da cinque a tre aliquote è comunque già un progresso, perchè non prendere il coraggio a due mani e applicare una flat tax al 20% per tutti ?
Il taglio delle spese improduttive (fus, contributi alla stampa, missioni “politicamente corrette” all’estero, elargizione di natura clientelare per accontentare lobbies mai sazie ...) e il far pagare i servizi almeno ai loro costi effettivi, ma solo a chi li utilizza, consentirebbero ampiamente una simile, rivoluzionaria iniziativa.
E porterebbe al Centro Destra nuovi consensi.

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21 giugno 2011

L'impegno virtuale e quello sostanziale

Molto spesso si criticano i rappresentanti che abbiamo eletto in parlamento o negli enti locali, accusandoli di lavorare poco, di prendere troppi soldi, di non fare quello per cui sono stati eletti.
E se, per qualcuno (soprattutto per chi non ha altra professione che la politica e per chi è cresciuto a congressi e corridoi dei partiti) è anche vero che lavora poco, prende troppi soldi e si occupa solo di quel che lo interessa, credo che vada rispettata la dignità dei più, di quelli che hanno avuto il coraggio di “metterci la faccia”.
Sì, perchè se è vero che l’elezione a parlamentare o anche solo a consigliere comunale, porta come minimo dei benefici di immagine e di conoscenze sociali, è altrettanto vero che spesso rifuggiamo schifati l’impegno diretto in politica.
E per quanto possa essere autoassolutorio scrivere un post, magari credendosi opinion leader perchè si registrano tre o quattrocento accessi al giorno anche quando non si scrive nulla, in realtà l’incisività della Rete è molto scarsa (salvo per poche eccezioni, divenute tali solo per il traino di precedenti exploit professionali).
Meglio: la Rete è utile a distruggere, non a costruire.
E’ sufficiente leggere i commenti ai forum dei quotidiani, dove (a parte il profondo odio reciproco che non favorisce certo dialogo, tolleranza e comprensione) emergono solo dei “no” e anche in occasione degli ultimi referendum la Rete è servita solo a spargere terrore, inibendo un autentico ragionamento logico e, quindi, a produrre un no a progetti essenziali (nucleare, gestione privata dei servizi idrici, affermazione della superiorità degli eletti dal Popolo rispetto ai magistrati) per il progresso della Nazione.
La colpa, però, non è di chi sfrutta la Rete per le potenzialità che ha, bensì di chi, a cominciare dal sottoscritto, non si impegna concretamente, preferendo la comodità di un impegno virtuale.
Non possiamo quindi gettare la croce addosso a chi, invece, si candida e viene eletto, pur con tutti i difetti e i limiti che può avere.
E’ necessario tornare a fare politica nei partiti, nelle sezioni e nei circoli, presentarsi di persona alle assemblee che vengono indette, iscriversi e candidarsi.
Facile a dirsi, molto meno a farsi.
Intanto è difficile la scelta.
Lega ?
Pdl ?
Forza Nuova ?
Ognuna di quelle formazioni ha, almeno per me, la sua attrattiva a seconda degli argomenti che si trattano.
La Lega ha mutuato molti dei Principi e dei Valori della Destra missina: contro gli immigrati, ordine e sicurezza, tradizione e buon costume morale ...
Ma certe sbandate che l’hanno portata a prendere in considerazione, almeno in alcuni suoi settori, persino una alleanza con il pci/pds/ds/pd mi sono totalmente estranee.
Il Pdl, dal canto suo, ha il Leader giusto per il Centro Destra italiano, Silvio Berlusconi, ma la sua età obbliga ad una riflessione su un futuro dove mi sembra vi siano troppi aspiranti direttori di orchestra, privi del tocco magico necessario, che è il carisma, l’autorevolezza e che non si ottiene con le primarie.
Il Pdl, inoltre, deve risolvere le contraddizioni tra gli statalisti (Alemanno, Polverini e soci) e i liberisti alla Antonio Martino, ma anche tra chi cerca di arruffianarsi i movimenti fondamentalisti del “politicamente corretto” tradendo la sua appartenenza al Centro Destra e chi invece mantiene una linea di rigore morale e nei costumi proprio del dna del Centro Destra.
E Forza Nuova ?
Tanto ne condivido alcuni aspetti trainanti (ad esempio proprio su rigore morale e nei costumi) quanto sono distante dal suo statalismo economico e da una politica estera che ritengo contraria ai nostri interessi di nazione pienamente integrata nell’Occidente libero e liberista.
E’, quindi, una scelta difficile, ma che si impone se si vuole avere il pieno diritto di critica nei confronti di chi tale scelta ha già compiuto “mettendoci la faccia”.
L’alternativa è quella di continuare con un impegno virtuale (e alquanto comodo) di testimonianza, senza alcun effetto concreto ...

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20 giugno 2011

Domande (im)pertinenti

Chissà perchè a sinistra non si domandano perchè stanno dalla stessa parte, contro Berlusconi per cercare di rimuoverlo, dei finanzieri globalisti e degli industriali che vogliono mano libera nelle aziende.
Sarà mica che a sinistra scuotano l’albero per far raccogliere i frutti agli Agnelli, ai De Benedetti, ai Soros ... ?
Sarà mica che in piazza ci vanno quelli che portano l'acqua ai miliardari per renderli ancor più miliardari ?
Sarà mica che gli antiberlusconiani si facciano menare per il naso dai poteri forti ?

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Responsabilità

Bossi a Pontida, dichiarando che non vuole rompere con Berlusconi per non “mandare il paese in malora” con la sinistra al governo, ha mostrato più senso dello stato e di responsabilità di chi strepita, dal Pdl, contro le sue richieste.

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Roma vuole tenersi i ministeri

Allora Alemanno e Polverini trovino a Roma i soldi per pagarseli, visto che gli unici benefici sono in ambito locale, mentre per il resto d’Italia sono solo costi di mantenimento e di burocrazia.

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19 giugno 2011

Sinistri inganni

Angeletti e Bonanni, segretari generali di uil e cisl, hanno indetto una manifestazione per chiedere la riduzione delle tasse su imprese e lavoratori.
Una iniziativa apparentemente lodevole, se non fosse promossa da due organizzazioni che sono tra le principali responsabili dell’esplosione della spesa pubblica negli anni settanta e che oggi è una autentica palla al piede.
Cisl, uil e cgil, infatti, con le loro richieste, con l’aver sposato le manifestazioni di piazza, con l’aver promosso scioperi generali di carattere politico, con l’aver tracimato dal loro ruolo sindacale per entrare nella gestione dell’economia nazionale, non sono credibili quando chiedono di ridurre le tasse, perché se abbiamo questo livello di tasse lo si deve alla loro azione a tutela dei privilegi, a cominciare da quelli dei dipendenti statali, settore ipertrofico e scarsamente produttivo, in cui cisl e uil racimolano il maggior numero di iscritti.
Quale affidabilità poi ha la trimurti sindacale ?
Bonanni è l’erede di Pezzotta, famoso per aver espresso l’opinione che le tasse fossero una bella cosa.
Angeletti, in una intervista al giornale radio, ha accompagnato la richiesta di ridurre le tasse con quella di elargire ben cinquemila euro per ogni figlio a carico (ma chi paga ?).
Non parliamo della Camusso che rappresenta l’autentico partito delle tasse, che è tutto a sinistra, con la richiesta di aumentare le gabelle sui risparmi (perché il significato della “tassazione delle rendite finanziarie” è aumentare le tasse sui rendimenti di azioni, obbligazioni e titoli anche di stato, anche dei bot) , ripristinare l’ici anche sulla prima casa e magari introdurre la “tassa sul celibato” .
Non sono credibili come non lo è Bersani che mette le mani avanti, pensando di essere ad un passo dal governo, blaterando, come è suo solito, di cappio al collo messo dalla politica finanziaria di questo governo per precostiruirsi una scusa per le tasse che lui e i suoi compagni vorrebbero imporci.
Del resto la sinistra non ha un progetto per il futuro, ma solo una serie di costosissimi velleitarismi, privi di concretezza e inutili quando non dannosi per l'Italia e gli Italiani.
Se leggiamo di cosa scrivno i bloggers di sinistra, i lettori dei quotidiani di sinistra troviamo:
odio per Berlusconi
accoglienza dei “migranti” e concessione loro di voto e cittadinanza
Berlusconi deve andarsene
Matrimonio degli omosessuali
Berlusconi è finito
Tassazione delle rendite finanziarie
Berlusconi è il male
Lotta all’evasione (sempre delle altre categorie, mai della propria)
Berlusconi è un incapace
Pace nel mondo e guerra alla Libia (e perché non alla Siria o all’Iran o alla Cina ?)
Berlusconi in galera
Costituzione …
Berlusconi come Hitler, Nerone, Gengis Kahn
No al nucleare, no alla tav …
Evidente il vuoto morale, intellettuale e programmatico che accompagna l'ossessione per Berlusconi.
Se invece guardiamo ai bloggers e alle lettere che scrivono ai quotidiani di Centro Destra, possiamo leggere:
- ridurre le tasse
- respingere gli immigrati
- tutela della Famiglia
- rispetto per la Vita
- federalismo
- riforma della giustizia per ridurre i tempi delle sentenze
- taglio delle spese improduttive e clientelari
- libero mercato
- proprietà privata.
E questi sono solo alcuni esempi.
A sinistra solo parole e ideologia che comporterebbe un costo enorme che sarebbe pagato dai cittadini che producono, non certo da quei parolai, guitti, nani e ballerine che rappresentano ormai i modelli e i guru della sinistra.
Il Centro Destra e Berlusconi hanno quindi una occasione da non sprecare per sbugiardare il coro dei sinistri inganni attuando rapidamente quei provvedimenti essenziali che maggiormente coinvolgono e hanno un impatto effettivo sui cittadini:
ridurre le tasse tagliando le spese clientelari
respingere ed espellere gli immigrati
dare piena attuazione al federalismo perché ognuno si paghi il suo
restituire dignità e terzietà ad una giustizia tanto di parte da aver perso qualsiasi credibilità.
In questo senso la sferzata di Bossi a Pontida è utilissima.
Se le resistenze geografiche (come quelle di Polverini e Alemanno) o i ricatti internazionali (come quelli di S&P o Moody’s) saranno ignorati, Berlusconi farà l’interesse del Centro Destra e quindi anche quello della Nazione.
Se cercherà di mediare, commetterà un errore esiziale per lui e per tutto il Centro Destra, quindi anche per l'Italia, lo stesso errore che potrebbero commettere quanti, dandolo già per spacciato, cercano di ritagliarsi uno spazio per un futuro senza Berlusconi.


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17 giugno 2011

Il pattume di Napoli è compito di De Magistris

Finalmente il Governo non ha perso tempo per nuovi, costosi e inutili interventi sul pattume a Napoli.
I napoletani hanno scelto De Magistris che, volenti o nolenti, rappresenta la continuità con Bassolino e Iervolino.
Che sia De Magistris a risolvere il problema.
Noi abbiamo già dato.

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Tamquam non esset

Viene venduta, da chi sostiene la lobby degli omosessuali, come un “divorzio di stato” la sentenza della corte di appello di Modena che ha disposto la fine del vincolo matrimoniale tra due soggetti, inizialmente uomo e donna, dopo che l’ uomo si è fatto operare per diventare donna.
Ma non c’è alcun divorzio, è semplicemente venuto meno il presupposto fondamentale per il matrimonio: l’unione tra un uomo e una donna.
Bene quindi ha fatto la corte di appello a sancire la fine di ogni effetto matrimoniale, evitando di aprire una breccia favorevole alle pretese degli omosessuali
.


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Le sberle sono salutari

Maroni ha detto che non ha più voglia di prendere delle sberle (elettorali).
Ma come accadeva a scuola quando i genitori correggevano con sonori ceffoni i figli che andavano male a scuola, invece di ricorrere al tar o chiedere risarcimenti agli insegnanti, le sberle ricevute da Maroni e dalla Maggioranza sembrano aver avuto un effetto positivo.
Ha subito una accelerazione la riforma fiscale con proiezioni di risparmio intorno ai 1700 euro.
Ed è stato approvato un decreto per l’immediata espulsione degli immigrati illegali e anche dei comunitari che delinquono.
Se il Governo continua così le sberle, alla prossima occasione, le torneranno a prendere quelli dell’opposizione.

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16 giugno 2011

1700 euro di risparmio


Una analisi della famosa cgia di Mestre dice che la riforma fiscale ipotizzata porterebbe ben 1700 euro in media in tasca agli italiani.
Cosa si aspetta a realizzarla?
Tagliando ovviamente le spese inutili (fus, trasferimenti alla rai, contributi alla stampa, costi dei bombardamenti in Libia, stanziamenti a fondo perduto per la “cooperazione”, accoglienza e recupero degli immigrati ...).

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Facce ride !


Leggo di una intervista al Corsera di Fini.
Con una faccia tosta incredibile si propone per il dopo Berlusconi quale capo del Centro Destra.
Ma si è posto la domanda di chi, tra noi elettori del Centro Destra, potrebbe ancora ingannare dopo le sue giravolte ?
Ma crede proprio che noi si abbia l’anello al naso ?
Non ha ancora capito che quelli che "non capiscono ma si adeguano", quelli che "i coccodrilli se non volano ... i svulazen", sono tutti dall'altra parte ?
Non pensa che otterrebbe più consensi partecipando alle primarie dei suoi nuovi sodali del pci/pds/ds/pd ?


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Allora le razze esistono ?

Leggo i quotidiani e ascolto i giornali radio e imparo che, dalla semplice analisi del dna rinvenuto su un indumento di una giovane e sfortunata ragazza assassinata di recente, gli inquirenti avrebbero deciso di attribuire alte probabilità di responsabilità ad un individuo maschio e di razza bianca.
Mi domando come sia possibile, non certo distinguere un maschio da una femmina , ma un bianco da un altro soggetto più o meno colorato.
Non ci avevano sempre detto che le razze non esistono e non fu Einstein, continuamente (e spesso a sproposito citato) che rispose di appartenere alla “razza umana” ?
Allora come è possibile individuare un “bianco” da una analisi dna ?
Non sarà mica che le razze esistono, con le loro peculiarità e differenze ?

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15 giugno 2011

Quale pericoloso gioco tenta Tremonti ?

Tanto l’ho apprezzato nel 2001-2006 (ma anche nel 1994) quanto Tremonti mi sembra oggi irriconoscibile.
Non capisco la sua ostilità a ridurre le tasse, con la preoccupazione del bilancio dello stato.
Per parafrasare il Ministro Saverio Romano: a che serve tenere in ordine i conti dello stato per perdere le elezioni e consegnare il tesoro pubblico ad una sinistra che sperpererebbe i nostri sacrifici a favore delle sue clientele di finanzieri, industriali, meridionali, nani e ballerine ?
L’idea delle tre aliquote e cinque imposte è buona, anche se io resto per una sola flat tax e una sola imposta sui redditi, lasciando il resto a tassazioni sui servizi.
E perchè parla di tagli alla politica (minimali) quando da tagliare ci sarebbero le spese inutili come
i contributi del fus,
la “beneficenza” pelosa ma costosa ad una miriade di enti del “volontariato” (e perchè chiedono soldi pubblici se sono volontari ?) e nazioni sottosviluppate,
i costi per l’accoglienza degli immigrati e il loro ripescaggio in mare,
i contributi alla stampa che dovrebbe mantenersi con le proprie forze o almeno con i finanziamenti dei suoi opulenti editori,
i trasferimenti per coprire i debiti della rai costruiti su laute remunerazioni a nani e ballerine ?
Sembra che la fantasia di cui Tremonti diede ampia prova nel 2001-2006 sia improvvisamente finita e visto che pensando male si fa peccato, ma ci si indovina, non vorrei che Tremonti abbia posto in essere un pericolosissimo gioco personalistico, puntando le sue carte su una rimozione di Berlusconi e la sua chiamata, quale salvatore della patria, a presiedere un governo di “salute pubblica”, cioè di compromesso storico, a carico integrale dei cittadini che per mantenerlo verrebbero spremuti con nuove gabelle.
Ora, a parte il fatto che io sarei comunque e a prescindere contro qualsiasi governo che contempli la partecipazione dei comunisti (ex, neo, vetero che siano) anche solo come appoggio esterno, credo sia opportuno dire chiaramente a chi pensa di giocare in proprio che chiunque partecipi al complotto per il regicidio, non avrà il mio voto, neppure se venisse investito della leadership di un “nuovo” Centro Destra.
L’unico che potrei accettare è un nuovo Leader che non abbia mai complottato contro Berlusconi per prenderne il posto e che lo sostituisca con il suo pieno e non forzato consenso.
E giacchè ci siamo, diciamo anche che provo profondo distacco verso quel signor Miccichè che sta provocando continue tensioni con la sua “Lega del Sud”.
Non mi sembra che il signor Miccichè contribuisca a migliore l’opinione che possiamo avere di lui e dei meridionali quando afferma, come si legge nei giornali di oggi, di non escludere alleanze con il pci/pds/ds/pd.
Una simile bestialità pronunciata da un sottosegretario del Governo Berlusconi non fa che rafforzare la volontà di secessione.

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