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No alla deriva

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16 agosto 2011

Rischiano di peggiorare la manovra

A leggere le proposte di modifica della manovra finanziaria c’è solo da rabbrividire.
Si stanno muovendo gli assaltatori della cassa pubblica.
C’è chi vuole tagliare i tagli ai comuni.
C’è chi vorrebbe tassare i già tassati capitali rientrati con lo scudo rendendo inaffidabile ogni futuro impegno dello stato italiano e, conseguentemente, legittimando chi i capitali porta e terrà definitivamente all’estero.
C’è chi si domanda quale aiuto viene dato alle famiglie e chi invece chiede aiuti “per la crescita” cioè contributi alle aziende.
C’è chi comincia ad eccepire sulla soppressione di questa o quella provincia, di questo o quell’ente.
C’è chi vorrebbe alleggerire la stretta sui dipendenti pubblici.
Solo una flebile voce proveniente dai “dissidenti” del Pdl contesta le due nuove aliquote aggiuntive sui redditi,mentre non ho trovato uno straccio di contestazione per l’aumento delle tasse sui depositi amministrati o sui risparmi portati dal 12,5 al 20% (con eccezione – momentanea – dei titoli di stato).
Eppure sono proprio questi tre provvedimenti (aliquote aggiuntive sui redditi, tassazione dei risparmi sotto forma di aumento delle imposte e del costo dei depositi) ad essere l’autentico vulnus della politica del Centro Destra.
Infatti, intervistato da Emilio Fede, Piero Sansonetti, giornalista di sinistra, esprime soddisfazione proprio su tali aspetti che dovrebbero far inorridire e sollevare di indignazione tutto il Centro Destra.
Invece sembra che, passata la “responsabilità”, persa Berlusconi la faccia che ha messo su questa manovra, si torni al punto di partenza: spesa pubblica senza limiti, ascolto delle varie lobbies di spesa, il tutto compensato con una maggiore tassazione.
Insomma invece di risparmiare, di tagliare le spese, di vendere i propri “gioielli” (il Colosseo è stato valutato ben 92 miliardi di euro, la Fontana di Trevi 75 !) come farebbe qualsiasi famiglia, si preferisce sfilare, per carità: legalmente, il che però non vuol dire moralmente legittimo !, i soldi ai cittadini, andando a ravanare nelle tasche dei privati cittadini, nei loro redditi, nei loro risparmi.
Dove sono finiti i buoni propositi di far dimagrire lo stato, di equiparare le pensioni all’europa (perchè dobbiamo solo adeguarci al peggio come, ad esempio, l’equiparazione delle tasse sui risparmi ?) ?
Vogliono il saldo invariato ?
La ragioneria tecnica oggi comunica che le tasse sui risparmi (l'aumento al 20% di trattenute e i “bolli” sul deposito amministrato) faranno incassare 1,8 miliardi.
Suppongo siano per tutta la manovra, quindi in due anni.
L'ex ministro delal giustizia, Alfano, aveva dichiarato in commissione che le intercettazioni ci costano un miliardo l'anno.
Ecco come chiudere a saldi invariati: niente tasse sui risparmi, niente intercettazioni.
Il cittadino ci guadagna due volte.
Quousque tandem abutere patientia nostra ?


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