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12 settembre 2011

Berlusconi forever contro gli sfascisti d'assalto

Le borse (tutte !) crollano per le dimissioni di uno sconosciuto signore che sedeva nel consiglio della Bce per conto della Germania.
Il tenore di vita che conosciamo è messo in serio pericolo dalle elargizioni degli anni precedenti, superiori a quel che potevamo permetterci.
Il terrorismo si riaffaccia nelle teste di molti in occasione del decimo anniversario delle stragi di New York e Washington.
A fronte di tutto ciò in Italia dobbiamo ascoltare:
- la sinistra che, come un disco rotto, attribuisce a Berlusconi il potere di sconquassare le borse mondiali e gli chiede di andarsene;
- le menti acute dell'opposizione, più o meno esplicitamente, chiedono a Berlusconi di lasciare volontariamente in cambio della totale cessazione di ogni accanimento e persecuzione giudiziaria, dimostrando con ciò che non vi è nulla di penalmente rilevante nei comportamenti del Premier;
- gli organi di stampa di proprietà dei poteri forti italiani pubblicano intercettazioni telefoniche contro Berlusconi, prive di significato giuridico, solo per sfruttarle e danneggiarne la persona;
- le opposizioni, tutte, temendo che la crisi finisca con Berlusconi Premier, incuranti dei danni che compiono, irridono alle manovre finanziarie del Governo senza saper proporre altro che patrimoniali, inasprimenti fiscali (ancora sabato Bersani ripeteva il mantra della tassa sulle transazioni finanziarie) , limitazioni alla libertà economica (e non solo) dei cittadini, proiettando una immagine negativa e sfiduciata della nazione, quindi in alleanza oggettiva, per interesse proprio, con gli speculatori che stanno affossando la finanza internazionale e italiana;
- un anziano signore ultraottantenne non ci risparmia sermoni e lezioni, dimenticandosi che la sua carriera, unicamente in politica, è stata costellata di fallimenti sia ideali che reali nell'unica occasione in cui, nominato ministro degli interni, dovette concretizzare qualcosa e fu poi accantonato dai suoi stessi compagni per far posto a Rosa Russo Iervolino (mica ad un premio Nobel !!!);
- la presidentessa pro tempore di Confindustria è incapace di sostenere per due giorni di seguito la stessa tesi sulla positività o negatività delle azioni del Governo;
- la cgil … beh, la cgil fa la cgil ... son comunisti ... è detto tutto, mentre altri sindacati, che apparivano timidamente responsabili, si sono presi paura del loro coraggio e si fanno condizionare da chi urla più forte.
Davanti a cotanta insipienza, non si può che affermare: meno male che Silvio c'è !
Meno male che Silvio c'è, nonostante le debolezze che sono emerse nella stesura della manovra e i pesanti condizionamenti subiti dalle varie lobbies anche dei partiti alleati.
Come ho già avuto modo di scrivere, avrei preferito che Berlusconi “morisse” (politicamente si intende) come Custer a Little Big Horne, impugnando il vessillo della Libertà e osteggiando, anche a costo della sfiducia, ogni tassazione.
Così non è stato e, per me, è il sintomo di una debolezza derivata dall'azione di demolizione svolta contro di lui dalla magistratura, dalla stampa, dai poteri forti interni ed internazionali, dalle varie lobbies interessate ad avere, in Italia, un governo debole e suddito, non un Governo con un Premier che, anche caratterialmente, non si sente secondo a nessuno, che sia questi francese, inglese, tedesco o americano.
E' evidente che la crisi passerà e la speculazione finanziaria cesserà quando avrà conseguito gli obiettivi prefissati, con particolare riguardo agli interessanti portafogli azionari di banche e società quotate, oggi offerti a veri prezzi di saldo nonostante una patrimonializzazione e fondamentali eccellenti (e chi avesse della liquidità disponibile potrebbe comprare bene ai prezzi odierni per poi mettersi in attesa e cullarsi nei guadagni quando la crisi finirà).
E' altrettanto evidente, tranne ai trinariciuti che attribuiscono a Berlusconi poteri da superman e possibilità di comando che, purtroppo, non ha, che la crisi non è italiana (la borsa di Francoforte ha perso in un mese quanto e forse più di quella italiana) ma generale e nulla si può fare per uscirne, se non aspettare e, nel frattempo, utilizzarla per sistemare quelle “pendenze” che in Italia pesano come macigni sulla nostra economia.
Pendenze che, essenzialmente, si chiamano debito pubblico e spesa clientelare.
Da abbattere il primo, da estinguere la seconda.
Un'azione dolorosa, perchè più o meno tutti abbiamo beneficiato delle richieste lobbistiche, ma necessaria se vorremo sfruttare al meglio la ripresa.
Berlusconi lo ha nel suo programma, ripetutamente confermato, gli altri neppure in quello.
Resta, quindi, Berlusconi l'unica opportunità per l'Italia, non potendosi prendere neppure in considerazione uno qualsiasi dei nanerottoli, funzionari di partito che neanche sanno cosa voglia dire lavorare e neppure quei nomi fino ad ora emersi (Profumo, Monti, Montezemolo) che rappresenterebbero solo la formalizzazione della sudditanza ad istituzioni finanziarie sovrastatuali.
Certo, come nel 1994 scese in campo Berlusconi, così nel 2013 potrebbe emergere un Mister X, il cui nome ancora non è stato fatto e che neppure saprei individuare, che possa raccoglierne l'eredità originale.
Ma poiché non si vedono Mister X in circolazione, il Centro Destra e gli Italiani tutti non possono che applicare la saggezza popolare: mai lasciare la via vecchia per la nuova, perchè si sa cosa si lascia, ma non cosa si trova.
Anche per questo, respingendo per totale ripugnanza alla sola idea di camminare anche brevemente assieme a loro, chiunque fosse designato a guidarlo, un governo di “larghe intese” con i comunisti (neo, ex, post, vetero che siano) e i loro caudatari (vecchi e nuovi) scelgo di tenermi Berlusconi e di essere ostile (per quanto possa servire) ad ogni ipotesi di sostituirlo con qualcuno già in pista, anche se scelto da lui stesso e nell'ambito di questa stessa coalizione di Centro Destra.

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5 commenti:

IL CRONISTA ha detto...

"...Anche per questo, respingendo per totale ripugnanza alla sola idea di camminare anche brevemente assieme a loro, chiunque fosse designato a guidarlo, un governo di “larghe intese” con i comunisti (neo, ex, post, vetero che siano) e i loro caudatari (vecchi e nuovi) scelgo di tenermi Berlusconi"...

Niente da dire su questo virgolettato. Per quanto riguarda il dopo, visto che Berlusconi è anzianotto e non è eterno, ci si dovrà pur pensare. Sperando anche che la scelta andrà su qualcuno che oltre ad essere in gamba politicamente, lo sia anche in fatto di serietà e abbia anche frequentazioni di un miglior livello, non sociale, ma morale.

unedame ha detto...

Anche per me, e sopratutto dopo aver visto l'infame film, SILVIO FOREVER! L'hanno demolito in tutti i modi e temo che siano riusciti a scalfire la sua corazza, ma non sono capaci di produrre un capo, un personaggio che valga qualcosina.
Ciao Massimo! :-)

Massimo ha detto...

Gaetano. E' un importantissimo (e noto ...:-) punto in comune. Poi, chi è che rifiuta di migliorare ? Vi aspiriamo tutti. Il fatto è che nel panorama politico non c'è nessuno che sia migliore di Berlusconi.
Lontana. Benritrovata ! Questo tuo commento è il primo passo per un ritorno ? :-)

unedame ha detto...

hahah Massimo! A volte mi ripassa per la mente..chissà! :-)

Massimo ha detto...

Lontana, a te "giro" lo stesso invito che hai fatto a Giovanni sul suo blog: riprendi a scrivere che sei brava ! :-)