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16 settembre 2011

Gioventù bruciata

E’ comprensibile che un ventenne abbia l’ambizione e l’aspirazione ad un mondo diverso da quello dei suoi genitori, così come è naturale che un cinquantenne con una solida base professionale ed economica non ami i cambiamenti, mentre un anziano pensionato rimpianga gli anni della sua gioventù e li trasformi nell’età d’oro.
Stigmatizzare però il comportamento di una certa gioventù, spesso guidata da pessimi maestri più anziani, che appare priva di qualsiasi senso del limite, non può essere inquadrato nella naturale contrapposizione tra generazioni, ma rappresenta un grido di allarme per il futuro e la sopravvivenza della nostra stessa Civiltà.
Lo spunto mi è offerto dalla triste vicenda di Roma, dove una giovane donna è morta ed un’altra è in coma irreversibile, per un “gioco” erotico, basato sul trattamento sadomasochista.
La ricerca del piacere attraverso l’abuso del proprio corpo, fino alla morte, mi sembra che caratterizzi una generazione alla quale, probabilmente, non è stato insegnato il rispetto per il prossimo che si manifesta prima di tutto con il rispetto verso se stessi, una generazione annoiata dall’aver tutto, anche troppo, senza alcun reale merito, né sofferenza.
In questi giorni viene trasmessa su Sky Cinema una bella serie che offre una rivisitazione spettacolare e fantasiosa del papato di Rodrigo Borgia.
Sicuramente Papa Borgia fu un uomo nel pieno delle sue passioni e delle sue pulsioni, ma erano indirizzate ad un mero rapporto sessuale con persone dell’altro sesso, in un accoppiamento naturale e privo di risvolti morbosi (indipendentemente da come viene cinematograficamente presentato: qualche scena sopra le righe fa sempre audience!).
E Alessandro VI fu un grande papa che avrebbe potuto fare grande l’Italia … ma questa è un’altra storia.
Non è il sesso naturale con una persona del genere opposto che si discute (anzi !) ma il “famolo strano” che si traduce in pulsioni verso persone dello stesso sesso, verso individui ambigui o con strumenti di autentica tortura, ancorchè sotto controllo di un “esperto” che poi, nei fatti, non si rivela tale visti i risultati (perché non è solo la vicenda di Roma citata in apertura, ma troppo spesso si legge sui giornali di “giochi” erotici finiti in tragedia).
E’ preoccupante, a meno che non sia solo una maggiore morbosità della stampa che amplia le notizie del genere, se i giovani si dedicano a sperimentare simili pratiche.
E’ preoccupante perché la storia insegna che ogni civiltà del passato è crollata prima di tutto per la perdita di coscienza della distinzione tra il Bene e il Male del proprio popolo che, indebolendo i costumi, ha indebolito la capacità di resistenza nei confronti dei flussi di nuovi venuti.
E noi ci troviamo proprio in un crocevia della storia, dove all’invasione degli immigrati del terzo mondo, si unisce una crisi economica che vede stati privi di quelle tutele sociali e sanitarie che appesantiscono la produzione e i costi in Occidente, mostrarsi aggressivi e in grado di comprare pezzi importanti della nostra economia.
Non possiamo certo pensare di respingere la duplice invasione se una parte, mi auguro ampiamente minoritaria, del nostro Popolo indulge in comportamenti contrari alla morale tradizionale la cui stella polare ha contribuito a rendere grande la nostra Civiltà.
Spero che i casi di cui si legge sulla stampa siano solo un modo, discutibile, per far vendere i giornali o realizzare un tipo particolare, molto, molto discutibile, di business (in fondo: pecunia non olet).
Se così non fosse direi che dovremmo aspettarci gravi ripercussioni per la nostra struttura e tenuta sociale, nella consapevolezza, solo parzialmente consolatoria, che se arriveranno a comandarci da altre civiltà, saranno proprio quelli che indulgono in simili discutibili comportamenti a subire le conseguenze più severe.


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2 commenti:

Nessie ha detto...

Il post scrive cose condivisibili, ma il titolo è un po' fuori luogo. I giovani del citato film di Nicholas Ray degli anni '50, in confronto a quello che descrivi, sono degli innocui chiericchietti da parrocchia di provincia. Oggi con le movide e i rave party, si tagliano la gola coi cocci di bottiglia.

Massimo ha detto...

Il titolo definisce perfettamente molti giovani di oggi, anche se collegato ad un film in cui il "maledetto" James Dean era una verginella a confronto loro. :-)