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No alla deriva

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18 settembre 2011

Riscoprire decoro ed eleganza

Ogni mattina passo davanti al liceo che mi vide studente.
Le scuole inizieranno domani in Emilia Romagna ma una mattina, nei giorni scorsi, davanti all’ingresso del glorioso e famoso Istituto felsineo, erano ferme alcune persone, sicuramente non studenti, che fumavano.
Voglio sperare che non fossero insegnanti .
Non potrei, infatti, concepire un professore come colui che ci insegna solo a far di conto o a scrivere correttamente e non anche come educatore.
E non potrei considerare tale chi butta i mozziconi di sigaretta per strada o chi si presenta al lavoro con abiti che non tengano conto del decoro personale e del ruolo.
Libero ognuno di vestirsi come crede, ma quanto possono essere eleganti e consone in un luogo di lavoro le “infradito” viste ai piedi di una signora, tra l’altro di corporatura pesante e non più giovanissima, o la t-shirt da Big Jim esibita da un signore seduto o, meglio, svaccato, sui gradini del portone e appoggiato ad una colonna ?
Sì, mi auguro proprio che non fossero insegnanti ma casuali passanti in attesa di un loro amico per una gita al mare …

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9 commenti:

IL CRONISTA ha detto...

Forse non ho capito bene.. Ti indigni perchè qualcuno fumava davanti al portone di una scuola? Io sono un fumatore e, purtroppo, fumo non appena ne ho la minima occasione. Ciò non toglie che piuttosto di buttare le cicche per terra me le tengo in mano fino a quando non trovo un cestino in cui gettarle.
Mi sembra strano, però, che fustigatore di costuni come sei, non ti scandalizzi per certi altri comportamenti perpetrati de gente ben più importante per l'Italia, di un gruppetto di persone che hanno "la colpa" di avere il vizio del fumo e che, per questo, sono anche tassate per bene, dallo stato che, fumando, sovvenzionano.

Massimo ha detto...

Anch'io fumo (la pipa) ma non in ufficio, non svaccato sui gradini di una scuola (che potrebbe anche essere - non lo so, spero di no - quella in cui insegno), non mi presento in ufficio con la t-shirt da Big Jim o in "infradito". No, non mi scandalizzano le feste di Arcore, perchè sono fatti privati, sbattuti sulla stampa unicamente per demolire una persona e conseguire una utilità politico-economica. E senza i pettegoli che spiano dal buco della serratura ed origliano dietro una porta nessuno, come è giusto che sia, conoscerebbe i comportamenti privati di una persona. Perchè valgono i comportamenti pubblici. Davanti ad una scuola, come a Palazzo Chigi. I comportamenti privati sono, per l'appunto, privati e tali devono restare.

IL CRONISTA ha detto...

Non sono i festini di Arcore a scandalizzare, sono le persone che partecipano ai quei festini: faccendieri, ruffiani, zocc..., pardon, prostitute, tutta gente che spilla milioni al premier - che, probabilmente, non conosce più il valore dei soldi quando questi siano sudati timbrando un cartellino per tutta la vita. Ma loro, secondo la loro logica di gente di malaffare, fanno anche bene; è il premier che fa male a fidarsi di gente che non può procurargli altro che guai seri.

Josh ha detto...

E' lo stesso mio ex liceo. Inquietante si trovi a fianco dal luogo dove Prodi diede a Soros la laurea honoris causa.

Dubito che docenti stiano in infradito e maglietta arcobaleno sui gradini di un liceo, a mo' di "ragazzi del muretto", anche col settembre di 34 gradi.
Io non sto in infradito, pantaloncini e majetta nemmeno lontano da scuola.
Un fatto di gusto e cultura.
Non erano docenti.

Per quanto riguarda le sigarette, il fumo è vietato in interni, dei locali pubblici, quindi anche scolastici, ma per ora non è vietato in esterno.

Ho conosciuto docenti straordinari, fumatori. Alla fine della mattina, FUORI, spesso mi accendo una sigaretta (di solito di trinciato aromatizzato alla vaniglia).
Non gliene frega nulla a nessuno e non vedo come possa influire sulla mia (eventuale) capacità maieutica.

Durante gli anni di liceo da studente un po' fumavo, ma non certo perchè l'avessi visto dai miei docenti (che in parte fumavano).

Per quanto riguarda lo stile, che o si ha ma non s'insegna, certo almeno il decoro: però trovo ugualmente deprimenti tanto i prof post68ini alla Guccini, con la barbazza e il maglioncione, ma anche certi completi da "funzionario" ingrigito e burocrate, con spalline, tessuti infeltriti, tagli anni 60-70, all'insegna del formale ma no-style, zero fantasia, tipico del grigiore impiegatizio impersonale. Ugualmente indecorosi:-))

Massimo ha detto...

Gaetano. Sono sempre scelte private. In feste cui partecipano decine di persone l'anfitrione non può essere in grado di sottoporre ad esame tutti. Si deve fidare di chi gli porta le persone. E, comunque, resta un fatto privato.
Josh. Piacere di sapere che sei anche tu un "galvaniano" :-). Comunque vi siete troppo soffermati sulla sigaretta. Non è il fumare, ma il modo in cui lo si fa (svaccato sui gradini) e la noncuranza del buttare il mozzicono sotto il portico. Ma anche l'abbigliamento è censirabile ... in città, sul lavoro. Poi voglio sperare che non fossero insegnanti ...

gricci ha detto...

Non sono scelte private, ma riguardano noi tutti. Nella mia regione c'è una consigliere regionale, Nicole Minetti, che viene pagata con le MIE TASSE, che fino ad oggi non si è distinta per nessun intervento o particolare attività legislativa. Dovrebbe gestire LA MIA regione, ma non lo fa. Sta lì per avere fatto certe cose a certe feste. E il discorso fatto su di lei può essere fatto su diverse ministre e parecchie deputate.

Merito e dignità, a quanto mi risulta, sono valori di destra. Dove sono in questa storia? Per non parlare che, a quanto pare, certe persone alle feste venivano portate per ottenere appalti pubblici (che sono, se non lo sai, soldi nostri).

E poi, visto che ti preoccupi tanto dell'effetto educativo sui giovani. Che cosa dobbiamo dire alle nostre figlie, davanti a storie di ragazze che si degradano solo per soldi e il successo materiale? Sono questi valori di destra secondo te? Dove è la spiritualità? La crescita interiore? Il rispetto per se stessi? La dignità? Il guadagnarsi il proprio posto nel mondo con la propria onestà e trasparenza?

Scusa Massimo, queste storie sono tutt'altro che private.

Massimo ha detto...

Sono fatti privati che una aggressione mediatico giudiziaria, spendendo pare ben cinque milioni di euro in intercettazioni (quante consigliere regionali, parlamentari etc. si pagherebbero con cinque milioni di euro ?) ha pubblicato unicamente con spirito di fazione, per eliminare dalla scena politica un Premier che, come risulta anche dalle decisioni delle agenzie di rating, sembra essere l'unico ostacolo perchè gli speculatori internazionali possano papparsi l'Italia e quindi vorrebbero sostituirlo con un governo più malleabile.
La Minetti è stata eletta e chi non la voleva doveva "solo" votare Penati che se ben ricordo era l'oppositore di Formigoni ... :-D
Se andiamo a guardare gli eletti, anche io non vorrei pagare nessuno di quelli di sinistra, perchè uno che vota a sinistra è, ai miei occhi, peggiore del peggiore di uno che sceglie il Centro Destra anche se fosse il migliore dei suoi. Del resto basta ricordare il fallimento da ministri (e non solo) dei vari Napolitano, Bindi, Iervolino, evidenziare il disco rotto di Bersani e il Di Pietro che sostiene il Carpa (omologo del Trota ...) e sorvolare sui gusti sessuali di Vendola per comprendere che sa sinistra non si ha alcuna legittimità a criticare le elette del Centro Destra. L'educazione è insegnare ai figli quali comportamenti sono corretti e quali no, anche prendendo spunto da quel che mostrano nelle pubbliche occasioni i personaggi al centro dell'interesse mediatico, non per quello che fanno nel privato che è e resta un fatto esclusivamente privato e che dovrebbe essere tutelato in ogni modo. Del resto non si può criticare Berlusconi e magari perdere la testa per le Hilton o le Winhouse ...

gricci ha detto...

Allora Massimo, facciamo a capirci. Premetto che sono di destra, ma che non amo essere presa in giro.
1) La magistratura quando ha notizia di reato, indaga. E per indagare usa le intercettazioni. Punto. Poi, personalmente, ce la possono anche avere con il presidente del consiglio. Ma se uno si porta in casa prostitute e spacciatori non deve poi lamentarsi se finisce coinvolto in indagini. E se leggi gli atti con occhio distaccato, pure tu ti accorgi che i reati ci sono

2) Le intercettazioni non sono pubblicate dai magistrati. Ma dai giornali. E lo possono fare, perché a indagini finite (e certe volte anche prima) le intercettazioni sono pubbliche e a disposizioni delle parti. E dunque pubblicabili. Che poi i giornali ci sguazzino in certe intercettazioni è un altro fatto, ma, vale il discorso di sopra, se ti porti a casa prostitute e spacciatori, non stupirti poi di vedere pubblicate le tue intercettazioni. E oggettivamente le intercettazioni del premier sono una notizia. Qualunque giornale di qualunque parte del mondo le pubblicherebbe. Punto.

3) Il governo attuale è il più malleabile che ci sia. Ormai per garantirsi la sopravvivenza è disposto a concedere qualunque cosa a personaggi come Scilipoti. Pure gente come Tarantini e Lavitola, ha influenza su questo governo. Francamente non mi pare un baluardo chissà quanto forte.

4) La Minetti era nel listino bloccato di Formigoni. Cioè non partecipava neanche al gioco delle preferenze. Il listino bloccato, che sarebbe già un aberrazione di suo, dovrebbe servire al presidente di Regione per scegliersi un gruppo di tecnici fidati. E ti posso assicurare che trovarsi la Minetti (e pure il massaggiatore del Milan) nel listino di Formigoni, ha dato fastidio a parecchi elettori. E le notizie sulla Minetti uscite dopo sono state ancora più schifosa, per chi sa che l'ha involontariamente eletta. Dal mio partito mi aspetto più rispetto e trasparenza verso i propri elettori.

5) E' vero che bisogna avere rispetto per il privato, ma non è vero che quello che è uno fa nel privato non conta. Io mi aspetto coerenza dagli altri. A me non basta che uno dica che è contro la droga, se poi nel privato tira cocaina (ti ricordi quell'onorevole dell'udc beccato con la droga?). E poi, torno a ripetere, se nei festini privati si decidono appalti e nomine pubbliche, beh, non sono più tanto privati. Perché riguardano anche i miei soldi. Francamente un uomo di 75 anni, che chiama "bambine" le ragazze che si vorrebbe portare a letto, mi fa schifo. Privato o pubblico che sia.

Massimo ha detto...

1) L’assunto è sbagliato. Le intercettazioni devono essere utilizzate quando c’è una ipotesi di reato già nota, per impedirne il compimento e per poterlo dimostrare in giudizio. E’ una aberrazione ascoltare massivamente conversazioni e poi estrapolare per proprie finalità conversazioni, spesso prive di risvolti di reato e comunque estranee all’ipotesi sulla quale si indaga. E non vedo alcun reato a spassarsela con una ragazza … diversa ogni sera (semprechè uno ci riesca …).
2) Le intercettazioni sono disposte dai magistrati che ne devono curare la riservatezza a tutela dei soggetti spiati. Che sia un magistrato, un cancelliere o un addetto tecnico a passare le registrazioni ai giornali poco importa, tutto è sotto la responsabilità del magistrato inquirente.
3) Sarà anche “il più malleabile”, ma se i poteri forti internazionali vogliono sbarazzarsene è perché la personalità di Berlusconi non consente loro di fare strame dell’Italia come con qualche funzionario di partito che fosse messo al suo posto e che ancora dovesse accumulare ricchezze per la propria famiglia.
4) Infatti ho scritto che chi non era d’accordo doveva votare l’oppositore di Formigoni, cioè Penati. Quanto al listino, la sua funzione è quella di garantire la governabilità del Presidente eletto, contro i ribaltoni. Quindi devono entrarvi persone disposte ad alzare la mano quando il Presidente dice di alzarla e ad abbassarla quando dice di abbassarla.
5) Il privato che resta tale è privato. Se uno espone il proprio privato alla curiosità morbosa altrui, peggio per lui. Se viene spiato e origliato e poi sbattuto in pubblico è esente da colpe perché i suoi comportamenti erano destinati a rimanere privati. A me fa molto più schifo chi ostenta di convivere con una persona del medesimo sesso, che non un 75enne che chiama “bambine” le ragazze che vuole portarsi a letto (e se veramente lo avesse fatto con tutte quelle la cui foto è apparsa sui giornali aumenterebbe anche nella mia stima, ma temo – per lui – che siano un po’ troppe …). Sono e restano fatti privati e neppure un costo per lo stato, vista la capacità economica del personaggio.